Recensioni per
Sub robore creverat infans
di Mia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Mi ero ripromessa di commentare con serietà questo lavoro, ma dubito di esserne in grado. Caspita, che lettura interessante.
Hai scelto un mito stupendo che io ho conosciuto durante un compito in classe di greco; mi è rimasta doppiamente impresso.
Utilizzi un lessico molto evocativo, che veste a pennello la storia. I riferimenti storici/epici sono forniti e danno spunti interessanti. A volte non mi convincono molto le metafore, perché si sfocia nel melenso, che a me personalmente non piace. Non condivido moltissimo l'impaginazione della shot, il testo centrale crea un brutto effetto.
Ti suggerisco inoltre, di scrivere Dèi con l'accento, se vuoi indicare le divinità olimpiche. E se proprio vogliamo essere pignoli, in una frase la ripetizione del nome Phoebe è cacofonico.
La caratterizzazione di Adone ragazzino è molto verosimile. Gli atteggiamenti gai e genuini fanno innamorare subito del protagonista. Le descrizioni sono buone anche se rallentano un po' la lettura perché non troppo originali. Il pathos raggiunto verso la fine, con l'associazioni mirra/sangue/lacrime è di ottimo livello.
Complimenti, sei brava. (:

Recensore Junior

Ti faccio i miei più sinceri complimenti perché ho trovato che il tuo racconto sia assolutamente attinente con il mito, riesco ad immaginare che il rapporto del piccolo Adone con la natura ed in particolare con l'albero di mirra, e poi ancora la scoperta, o meglio, la presa di coscienza che esso era sua madre sia potuta andare benissimo così come l'hai raccontata tu. Inoltre sei riuscita a farmi immedesimare nella lettura attraverso i sensi, ho proprio avuto le stesse sensazioni visive, tattili e olfattive che hai descritto, nel momento in cui le leggevo era come immergermi nelle tue parole.

Recensore Veterano

OOOooooooh, che tenero Adone da piccolo, è scritta molto bene, io neppure lo conoscevo il mito della nascita di Adone.
Però mi sembra un po' retorico il fatto che si sia ricordato il momento della sua nascita guardando l'albero.
E poi dice "ah, Mamma!" all'albero, come se fosse una cosa ovvia!
Insomma non tutte le madri hanno partorito i loro figli da alberi.