Recensioni per
Stan
di Ernil

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/12/10, ore 23:56
Cap. 1:

Una storia su un personaggio "minore" della saga che lascia sensazioni contrastanti - tutte o quasi positive - durante il proseguimento stesso della lettura: la compassione per il protagonista e per il suo essere una voce inascoltata, seppellita all'interno di uno dei pochi posti al mondo dove non è possibile ricevere risposta alle proprie domande, è complementare al senso di distacco nei confronti di una vicenda che è insieme lontana ed attuale.

Inusuale il taglio dato alla caratterizzazione di Stan, e tuttavia molto azzeccato, perché rende bene la progressiva perdita della sanità mentale quando l'effetto dei Dissennatori (o è "solo" la solitudine? Può fare molti più danni della magia, imho) si rinforza nel tempo e gli Auror posti a guardia di Azkaban, messi in crisi dalla situazione nel mondo magico che precipita lentamente e tuttavia ligi ai doveri superiori, lo costringono ad abbracciare una strada che prima sembrava non poter essere sua.

Una lettura soddisfacente, apprezzabile ed apprezzata in toto - a parte una scelta di una parola in inglese, per essere più fedeli al testo della canzone che ha ispirato la storia, che mi ha fatto storcere un po' il naso.

(È per questa, non ce la siamo mica dimenticata.)

Def per il solito collettivo FDP/MDC/eccetera.

Recensore Junior
07/07/10, ore 07:49
Cap. 1:

Si, stanotte ho fatto il giro delle tue one-shot che mi ero segnata di voler commentare.
Ed eccoci all’ultima!
Questa ff è disarmante, sul serio.
Quando nel rating dici che con “rosso” intendi “rosso” hai davvero ragione.
Mi sono venuti i brividi, nel leggerla ed è rimasta impressa nella mia mente per giorni.
Quello “Scrissi delle lettere, ma nessuno rispose mai...” mi ha fatto venire la pelle d’oca alta così, fa percepire il senso di abbandono di Stan e poi, quando muore… non trovo davvero le parole.
Mi sono restati gli occhi lucidi per non so quanto tempo!
Sublime davvero.
_kiki

Recensore Junior
17/06/10, ore 15:13
Cap. 1:

Complimenti. E' favolosa. Stan Picchetto è SEMPRE stato uno dei miei personaggi preferiti. Grazie per questa storia.

Nuovo recensore
25/02/10, ore 22:22
Cap. 1:

Ti leggo da diverso tempo, ma non ho mai saputo quale fanfiction recensire per esprimere tutta la mia ammirazione nei tuoi confronti.(Dio, detto così sembro una stalker!)
Beh, ora ho trovato l'occasione perfetta: questa storia è un capolavoro.
Sono pochissimi gli scritti amatoriali che mi danno la stessa quantità di emozioni di un buon libro, ma tu sei riuscita nella difficilissima impresa di incollare i miei occhi allo schermo. Mi hai fatto sentire le emozioni di Stan, provare, in misura minore, la stessa angoscia e vedere infrante le stesse aspettative. La tua è una storia che solo dopo poche righe mi aveva già dato più di molte lunghe fanfiction, essendo uno squarcio pressoché perfetto sugli orrori della guerra, così poco dettagliati (credo anche per scelta) nei libri originali.
Non posso fare altro che farti i miei complimenti, quindi, e scusarmi per lo sgrammaticato commento: a mia discolpa posso dire che ho diverse ore di sonno arretrato, ma ti posso assicurare che la tua storia è stata in grado di tenere ben desta la mia attenzione per tutto il tempo della lettura.

Recensore Junior
19/12/09, ore 14:39
Cap. 1:

ciao!
allora,da dove cominciare?ho trovata questa fic,se non sbaglio,perchè Myria l'ha consigliata in un suo capitolo..ma fossi in te non mi fiderei.
è da giorni che la tengo tra le seguite per trovare il tempo di leggerla.
è davvero molto lunga e perciò dovevo avere tempo per assaporarla davvero,come merita.
Solitamente non leggo qusto genere..sono più tipo da Draco/herm per rendere l'idea..in ogni caso ho deciso di provare.
Il tuo lavoro è veramente stimabile,in primis perchè hai dato spessore a un personaggio a cui la Row accenna appena.
Questo è uno dei punt ideboli della nostra amata scrittrice.
Alcuni personaggi,probabilmente per scelta,sono poco approfonditi.
In ogni caso questa tua shot è meravigliosa.
Triste.
Malinconica.
Deprimente.
Tutti aggettivi tristissimi,tranne uno:
meravigliosa.
Ringrazio chi mi ha permesso di trovarla perchè da sola non ce l'avrei mai fatta a trovarla.
é molto toccante e realistica(nonostante quella cosa del miglio verde ;) )perchè concordo con te,nessuno sembra interessarsi del povero Stan.
Mi fa proprio pena..
la tua fic colpisce fin dall'inizio,anche nei ringraziamenti concisi che hai fatto.
A tua sorella,quella battuta ironica che ho molto apprezzato e a tua padre
"E un grazie a mio papà, lui sa perché. Gli dedico questa storia, anche se verosimilmente non se ne interesserà mai abbastanza per leggerla. Se succederà, comunque, sono sicura che capirà perché è tutta sua."
l'idea che dai è piuttosto triste ma sono sicura che tuo padre avrà già letto la fic.O magari ti dirà di no ma l'avrà fatto.
Oppure non ho capito niente.
CI STA.
nessuno può giudicare chi non conosce.Una volta ho scritto una poesia su noi scrittori e lettori..ha ricevuto delle recensioni e tutti hanno avuto la stessa impressione:che io fossi una persona triste che odia questo mondo e che va errando in cerca dell'amore vero.
A parte il fatto che non mi piace la mia generazione(vado al liceo)e che preferirei essere nata in anni diversi..adoro la mia vita,ho un sacco di amici,ho una bella famiglia.Eppure le persone che non mi conoscevano mi hanno detto di non abbattermi.COME SE AVESSI INTENZIONE DI SUICIDARMI.
perciò ti dico.
Quello che ti hpo detto,quaranta righi sopra ormai,lo devi prendere come un giudizio di una persona che di te sa solo ciò che ha letto nella presentazione.
"Cavolo, Harry, tu non hai idea di come è brutto qua."siccome sono molto pignola volevo farti notare che qua è morto un congiuntivo e siccome anche io mi inserirei "nel club" " Ho fatto Voto Infrangibile di punire i violentatori della nostra stupenda lingua. Alzate gli scudi, Spartani: QUESTA E’ GRAMMATICA!",mi tengo in dovere di dirtelo.Francamente,ho pensato che questo fosse un effetto stiloistico,in quanto qua : Harry, questi qua pensano davvero che sono un Mangiamorte" hai fatto lo stesso errore a distanza di pochi righi.
Quindi mi è sorto il dubbio,visto che per il resto scrivi meravigliosamente,che fosse un effetto per caratterizzare Stan.Se trovi il modo,fammelo sapere.(non so conmtrollare se qualcuno mi contatta,perciò finmchè non imparo te lo sconsiglio-in ogni caso non credo tu sia molto interessata xD)
Proseguendo.
"Pensaci tu, Harry. Sono tre settimane che sono qui dentro.
Sinceramente,"una tristezza incredibile.
Veramente toccante.In questa fic ho profondamente odiato HArry e l'immagine di Salvatore Universale che dà a tutti.
« Sei Stanley Picchetto, nessun secondo nome, nato il 23 Agosto 1974 a Manchester? »
Stan guardò l’uomo davanti a lui." in questo caso dovrebbe essere "davanti a sè" ma è un dettaglio(io probabilmente faccio errori molto peggiori,se mai dovessi venire a leggere qualcosa,ti invito a essere sincera)
 "Qui è tutto diverso, Harry. Qui non ci sono regole da rispettare. Sembra che se infrangi una volta la legge, ti buttano in un posto dove non ce n’è, di legge. Beh, tranne quella del più forte. Ma quella c’è sempre stata, non è vero?" ho quasi pianto nel leggerla.Mi sento in dovere di dirtelo.
"Stan si sollevò su un gomito per guardarlo, facendo ansimare i propri polmoni.
Poi non ebbe più forze e cominciò a ridere. " anche quauna lacrimuccia è scesa.Una tenerezza incredibile.Complimenti.
Adesso ho finito.
Praticamente ho scritto una shot con questa recensione :)
BRAVA(ancora)

Recensore Junior
17/12/09, ore 19:58
Cap. 1:

wow. è tremenda, bellissima e tremenda. c'è mancato tanto così "-" che una gocciolina on mi cadesse da un occhio, hai fatto un lavoro splendido. dico davvero, ma del resto non è la prima volta no? *adulatrice version* xD
e ADORO il modo in cui usi le citazioni, soprattutto quelle prese da passi della Bibbia o dei Vangeli. Beh al prossimo masterpiece eh? ti aspetto!

Nuovo recensore
15/12/09, ore 14:30
Cap. 1:

Avrei così tanto voluto che non morisse, per chiederti se potevo scrivere un seguito in cui finalmente qualcuno si prendeva cura di lui.. Ce l'avevo quasi tra le dita, la sua salvezza, quasi sulla punta della lingua. Ma poi lo trova Lucius, e no, non è il tipo di conforto in cui avrei sperato.

Stan è una canzone maledettamente appropriata. Non sarà una songfic ma ho amato quella canzone, a suo tempo, e dal titolo ai rumori di fondo alla musica al testo... tutto sembra scritto su misura per te e questa storia. E questa storia è meravigliosa perchè mi ha intriso a fondo di quello che volevi dirci, come se fossi un vecchio asciugamano ingrigito e consunto immerso in una pozza d'acqua gelata. La parte che mi ha convinto di più è la prima, fino all'evasione di massa. E' l'accurato ritratto della lenta discesa di un uomo nell'abbruttimento e nell'instabilità mentale, e anche se certi particolari non erano perfetti non ha alcuna importanza, perchè alcune immagini che hai usato me le porto addosso come tatuaggi freschi e vividi.

Come al solito c'è una particolare abilità che hai solo tu nello scrivere, e nello scrivere di angst, che mi colpisce forte tra gli occhi e mi fa rendere conto di come tu esprima sensazioni e immagini che sono tanto vicine al mio modo personale di vedere le cose. Solo che tu le scrivi per davvero, mentre io mi limito a pensarle e a partorire una shot ogni tre mesi - se tutto va bene.

Recensore Junior
11/12/09, ore 14:10
Cap. 1:

Complimenti per l'originalità! Mi è piaciuto molto il fatto di aver preso in considerazione i sentimenti di un personaggio marginale come Stan. Putroppo si tende generalmente a trattare le emozioni e i caratteri soltanto degli eroi o, a volte, dei cattivi, ma non ci si ferma mai a riflettere su quanto possano essere profonde e significative anche le esperienze di personaggi che non "fanno" la storia, ma la subiscono solamente. Per questo, quindi, ancora complimenti!XD..

Recensore Veterano
10/12/09, ore 23:48
Cap. 1:

E' davvero possibile che questa storia diventi sempre più bella, ogni volta che la leggo?
E ormai l'avrò letta una dozzina di volte...

Quelle minuscole ma significative modifiche non fanno altro che donare ancora più drammaticità e carattere ad una storia che io ho reputato magnifica già alla prima stesura e che non ha mai smesso di stupirmi per la sua evoluzione continua verso una perfezione sempre maggiore!

Ringrazio anch'io emme (prima o poi me la devi presentare, perchè non posso fare a meno di adorarla già per le sue storie e adesso la adoro ancora di più! ^^) per i consigli che ti ha dato, per aver letto la storia in anteprima e aver collaborato alla nascita di questa splendida opera d'arte!

Non aggiungo altro, conosci già i miei pensieri e pareri su ogni singolo dettaglio di questa storia (o giù di lì) e non vorrei essere ripetitiva...
Ma una cosa va ripetuta, e di sicuro lo sarà, all'infinito se necessario: complimenti, questa fic è una delle più belle one-shot che abbia mai avuto la fortuna immensa di leggere (e betare... L'averla betata mi riempie d'orgoglio! *.*).

Un grazie di cuore e un bacione a te per ciò che scrivi, a emme per i suoi preziosissimi consigli, a tuo padre per averti ispirato una simile perla, a tua sorella per i suoi gusti musicali, a Stan (la canzone) ed Eminem che hanno avuto un ruolo centrale nell'ideazione di questa storia...
...e un brindisi a noi due (sì, mi prendo un po' di gloria! XD) e a emme: dopo questo parto travagliatissimo, ce lo meritiamo proprio! ;)
*me, mollemente adagiata sulla sua sdraio ai Caraibi, alza il suo long-drink e fa cin-cin con Ern, mollemente adagiata accanto a lei: bella la vita! XP*

Recensore Master
10/12/09, ore 13:33
Cap. 1:

Come si può commentare una storia del genere? Sinceramente non saprei....è molto triste, molto cruda, è qualcosa che se ci pensi bene non dovrebbe mai essere ricollegata ad una saga di libri per bambini...ma poi Harry Potter lo è? Un pò di tempo fa mi stavo divertendo a vedere le differenze di stile tra i primi e gli ultimi libri....sono enormi! Se nel primo leggiamo ad es "Mamma Weasley", nell'ultimo assistiamo a morti violente e ad un bambino che si deve trasformare in un assassino....la verità è che non molti si sono fermati a pensare alle conseguenze di questi cambiamenti...tutte le "vite" spezzate, i traumi dei personaggi...anche quelli minori, come Stan, in questo caso...che io a malapena mi ricordavo chi fosse, figurati scriverci sopra una storia così lunga...Finalmente vedo messa in atto la canzone di Eminem!!Sai la cosa che mi piace di più di quel testo è la lettera che giunge alla fine in risposta, e che lui non leggerà mai...anche se qui non è presente, credo che tu abbia reso molto bene il testo lo stesso. I particolari così crudi, i ricordi d'infanzia...lo stile che come al solito ti contraddistingue...davvero una piccola perla, che sono molto felice di aver letto...è ovvio che come autori pensiamo sempre a migliorarci, e forse in futuro ti verranno in mente anche altre cose da aggiungere...ma è meglio averla pubblicata che esserci rimasta a pensare troppo sopra!! complimenti quindi...te l ho mai detto che hai un'enorme talento??(hahah me fa la spiritosa:P)

Recensore Master
10/12/09, ore 11:23
Cap. 1:

Da romanticona inguaribile in genere leggo storie d'amore, ma ieri mi sono imbattuta per caso in questa, colpita dal piccolo trailer iniziale, così ben scritto e accattivante.
Ne sono uscita allucinata. Questa storia è di una bellezza agghiacciante: si è quasi tentati di non proseguire, ad un certo punto, per l'amarezza e l'angoscia che risalgono pian piano lungo la gola e trasudano dalla pagina virtuale.
Le tue abilità lessicali e sintattiche non si rivelano solo nella costruzione perfetta di ogni paragrafo, ma anche nel modo in cui cambi registro lessicale a seconda della situazione: da quello alto della narrazione a quello colloquiale dei dialoghi, sino all'ingenuità povera e disarmante delle lettere di Stan.
E poi costringi il lettore a riflettere su questo personaggio che passa quasi invisibile nei libri, ed a riflettere nello stesso tempo su quanti altri nomi siano finiti dimenticati in un angolo, quante altre storie la Rowling abbia appena accennato, lasciandole in sottofondo nella stesura di un libro per ragazzi che, come tu ci fai comprendere, non sarebbe dovuto essere un libro per ragazzi. Perché a volte ci si dimentica, quando si legge di magia e stregoneria, che la storia narrata è terribile e cruda, che Harry è un orfano maltrattato, che Stan e Mundungus sono, pur con i loro difetti, due innocenti incarcerati in un luogo terribile, che Sirius ci è rimasto per anni, preda dei Dissennatori, prima di morire in modo così idiota, che Bill è stato sfigurato, che insomma il mondo di Harry Potter non è esattamente rose e fiori, ma lascia presagire un universo di violenza ed ingiustizia che, forse per ragioni di marketing, non sale mai davvero in superficie. Ce l'hai fatto salire tu, e hai raggiunto secondo me il picco nell'incontro tra Stan e Mundungus, in quella risata isterica davanti all'affermazione 'Conosco Harry Potter', e poi nella consapevolezza del ragazzo che quando i cattivi vincono per lui in fondo cambia poco o nulla. Nella saga di Harry Potter credo si possa ben comprendere come non esistano distinzioni assolute tra buoni e cattivi: escluso forse Voldemort, tutti hanno un lato oscuro ed uno luminoso; magari l'esempio più lampante è Piton, ma trovo intollerabili anche alcuni comportamenti egoisti ed invidiosi del Trio, così come sono intenerita davanti alla paura adolescenziale di Malfoy. Ed ecco, con questa storia c'è davvero da chiedersi quanto sia labile il confine tra giusto o sbagliato, quanto comunque gli ideali e le cause finiscano per lasciare per terra solo le vittime.
Come il povero Stan, che con questa storia mi ha fatto perdere per un po' la voglia di scrivere lettere.

Recensore Veterano
09/12/09, ore 22:33
Cap. 1:

Angosciante, inquietante, drammatica e commovente.

Mi ci è voluta quasi un' ora per leggerla tutta. Non è lunga, affatto, ma ogni parola, ogni frase, ogni metafora era così profonda e triste, che mi ci volevano almeno due secondi prima di assimilarla interamente e proseguire con la lettura. Addirittura alcuni pezzi me li sono letti due volte. Oh, bhè, so che adesso potresti fare qualche bella battuta sul vuoto nel mio cervello, falla pure! Il fatto è che leggendo, assaporando ogni singola parola, sentendo che suono avesse tra le mie labbra, non potevo fare a meno di lasciarmi pervadere dal gelo e dalla solitudine, ritrovandomi così a dover chiudere gli occhi, immaginando di essere Stan Picchetto, di sorridere e sentire il sangue arrivarmi in bocca, di provare a muovere un gomito e sentire solamente una fitta lancinante -come un lampo in una notte nuvolosa. Sinceramente, mi hai inquietato.
Non so che dirti, se non che forse con ulteriori modifiche e riletture avresti solo potuto peggiorarla. Così è perfetta.
E' bellissimo il contrasto presente tra la narrazione e le lettere che Stan scrive; la prima è, come sempre, intrisa di citazioni, modi di dire e riferimenti vari, ordinata, pulita, eppure così piena di angoscia. La seconda, invece, è sgangherata, sgrammaticata (perchè SO che gli errori grammaticali non stanno lì per caso!), sprecisa e molto più rude... Ho adorato come, in certi punti, il narratore zoommi direttamente su Stan, narrando le cose dal suo punto di vista (come alla fine): ne esce un farneticare ordinato, scritto con grazia e maestria, eppure di una semplicità disarmante.
I ricordi di Stan del padre mi hanno fatto pensare al mio papà. Credo che anche io scriverò qualcosa su di lui, un giorno. Mi serve solo il personaggio adatto, e so che, scrivendo, metterò tutto di me stessa. Mio padre, forse, è un po' meno "materno" di quello di Stan, ma alla fine i rapporti padre-figlio si assomigliano un po' tutti. Perchè tutti vogliamo bene al Babbo, come lo chiamiamo noi XD Oddio Ernil, mi sto commuovendo. DI NUOVO. Cazzo, ti odio.
Che altro dirti? Mmm.. nulla. Forse certe parti erano troppo imbastite di aggettivi e particolari, ma come poteva essere altrimenti? Se non avessi scritto descrizioni così dettagliate e approfondite, così dannatamente tristi e drammatiche, non sarebbe venuta fuori questa stupenda storia, ma un' altra tirata via e poco approfondita. Quindi complimenti. Come al solito hai saputo mettere le parole giuste al posto giusto, e ho trovato tutto straordinario. Molto malinconico, ovviamente, mi ha messo addosso un' ansia pazzesca. Alla fine, poi, quando Stan vede le luci, io penso subito alla macchina di mio padre, e i fischi nelle orecchie diventano per me il suono del vento che di sabato mattina entra dal camino e... quando lui non vede più niente, io ho smesso di leggere. Sei sempre così dannatamente brava, Ernil, che ormai mi chiedo cos' è che ti recensisco a fare :) Sarà che ogni tanto mi piglia di voler fare discorsi intelligenti. ^^

Ah, a proposito: complimenti anche alla tua beta.

A presto,

Gelb_augen

Recensore Veterano
09/12/09, ore 21:44
Cap. 1:

ç_______________ç
Ma... ma... ma... Ernil!!!
La tua storia mi ha commossa, sconvolta e toccata nel profondo.
Attraverso la vicenda di Stan Picchetto, ora solo Stan, hai portato alla luce le tenebre di luoghi senza legge ne umanità. Dove il giusto viene trattato alla stregua del malvagio, dove la linea di confine fra giusto e malvagio è una lastra di ghiaccio sottile, trasparente e fragile.
I tempi narrativi, la scelta del lessico, le citazioni e i dialoghi sono magistralmente diretti.
Giuro che ora che ho appena terminato la lettura sto tremando, il freddo di Azkaban mi ha raggiunta nella mia camera riscaldata e confortevole.
Grazie infinite per continuare a creare storie tanto toccanti e colme di pensieri per portano a riflettere.
Un caloroso abbraccio dall'infreddolita Sklupin.

Recensore Master
09/12/09, ore 21:21
Cap. 1:

Questa ff è davvero molto forte, affrontare il tema della giustizia è sempre difficile perchè se è vero che al mondo ci sono cose sempre giuste e altre sempre sbagliate è anche vero che non sempre è facile capire chi sta da una parte e chi sta dall'altra. C'è poi il problema se " è meglio un innocente in prigione o un criminale in libertà". Sicuramente chi svolge funzioni di controllo e garanzia, come gli Auror, dovrebbero comunque mantenere un comportamento umano nei confronti dei colpevoli o presunti colpevoli. Stan era innocente fino alla fine, perchè comunque ha ucciso sotto l'Imperius. E' davvero triste diventare il mostro che gli altri ci hanno accusato di essere, sapendo che in realtà si è un bambino che ha paura del General Inverno! Poi, il fatto che l'auror di guardia fosse in realtà dalla parte dei Mangiamorte non ha aiutato per niente. Che delusione vedere che i giorni passano e nessuno risponde alle tue lettere! Devo dire la verità che questa ff ha fatto nascere in me sentimenti di delusione, tristezza e molta amarezza. Però non sofferenza. E' tremendo! L'amarezza è così tanta che non si ha neppure la forza di sentire il dolore. Per quanto riguarda i tuoi dubbi sulla riuscita della ff, io credo che sia buona, molto buona. Non mi ha travolto e coinvolto pienamente però mi ha colpito e ci sono molti punti su cui riflettere. A presto, Alida

Nuovo recensore
09/12/09, ore 19:26
Cap. 1:

Cacchio, Ernil. Ho avuto difficoltà a finirla tanta era l'angoscia che mi ha messo addosso. Ammetto che la tua dedica a tuo padre forse mi ha spaventato più del dovuto, all'inizio, poi mi sono tranquillizzata. Tu però, dannazione, scrivi troppo bene! Ho passato una bruttissima mezzora (no, no, è sempre un complimento). Conosco gli standard degli artisti ma ti posso dire quello che mi diceva il mio insegnante di pianoforte a ogni concerto: "il pubblico è talmente ignorante che potresti fare un'errore dopo l'altro e non se ne accorgerebbe nemmeno; basta che non ti fermi." Nel tuo caso hai fatto bene a pubblicarla così com'è perché noi ignorantoni non sapremo mai cosa ti sia passato per la testa quando l'hai pensata e l'apprezziamo in tutto il suo valore.

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