Davvero stupenda. Nel leggerla avevo un magone in gola che non riusciva ad andare giù. Da roleplayer/cosplayer di Prussia non potevo non immedesimarmi in questo personaggio, proprio in momento così delicato della sua storia.
E poi il tocco finale. L'arrivo di Russia.
Fantastica. Davvero.

Beh, normalmente la neve è associata a Ivan Braginski - con ovvi e chiari riferimenti alla nazione che rappresenta.
Trovo bello il fatto che, nonostante tu riprenda questo parallelismo, lo superi dando voce ai pensieri di Gilbert, in un momento storico poco trattato e con una profondità che, diciamolo, è solamente tua.
Il bianco, alla fine, risulta qualcosa di estremamente minaccioso, eppure è delicato e soffice, esattamente come la neve che cade.
E se devo proprio dirlo, ho trovato terribilmente efficace l'immagine di Ivan nell'ultimo pezzo. Come lo hai definito tu, un orco insaziabile.
Molto, molto bella, i miei complimenti sinceri <3

E' Trsite, ma molto bella, e ben fatta :)
(Povero Prussia ceh non esiste più D:)
Inutile dire che Adoro Prussia, e questa fic lo specchia molto bene, sia lui che Russia (L'essenza di Vodka, poi XD)
Complimenti, complimenti :D Bella :)

Non conosco molto bene Hetalia e non ho visto tutte le puntate, ma la tua fic ho potuto apprezzarla ugualmente: mi è piaciuta perchè in poche righe sei riuscita a dipingere (direi che è proprio il termine giusto) uno scena crude e sofferta. Personalmente adoro sia il personaggio di Prussia, sia quello di Russia e in questa breve storia hai ridisegnato la spartizione del territorio Prussiano in maniera diversa e affascinante (o almeno per me è così, ma io amo il sadismo e la crudeltà, quindi non ti fidare troppo XD)

Gnaaaa complimenti >.< strabella.
Leggevo riga per riga col magone in gola, pensando al povero Gilbert lì, abbandonato e nudo nella neve, morente.
Russia, naturalmente, come uno sciacallo che giunge a prendersi un pezzo anche lui della piccola Prussia.
^^ complimenti ancora

Mamma mia!
Dire che è bella è dire poco ç.ç
Questa fiction è fantasterrima! Davvero, esprime tutto il dolore e la paura di quando un uomo sta per morire di freddo, nudo, inerme.
Davvero bravissima! COMPLIMENTIII!