Recensioni per
Sadie
di Erisachan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/04/12, ore 23:57
Cap. 1:

Molto carina! Mi è piaciuta la descrizione di Sadie al locale e il finale mi ha sorpresa, non mi aspettavo che la uccidesse... poi il finale con lui che va a cercare vendetta è molto appropriato e un po' sembra lasciare intendere che con quel "noi" lui voglia dire che presto comunque la seguirà anche lui... Poi non so! XD Bella!

Recensore Veterano
11/08/11, ore 12:51
Cap. 1:

Ci sono prove d'autore che non lasciano adito a dubbi, e il noir è un genere complesso, ricco di cliché ed estremamente visivo. Scriverlo, e bene, è quindi una delle massime sfide che un autore possa vincere. Ho trovato questa storia estremamente realistica, toccante e sporca, di quello sporco di cui tu riesci a raccontare a meraviglia lasciandomi a bocca aperta per lo stupore. Nella tua cattiveria ci sono sempre sentimenti profondi, netti e chiari. Non usi mai sfumature, le tue sono pennellate vivide di colori accesi. La tua Sadie è bella, è corrotta, è sporcata dal mondo ma bellissima nella sua sincerità disarmante. E' una storia breve ma intensa, e io l'ho amata follemente. Hai saputo caratterizzare personaggi assolutamente fantastici, e posso solo rinnovarti i complimenti per aver superato a pieni voti la "prova noir", sperando che tu decida di rimettere mano al tutto (^^)

Recensore Master
08/02/10, ore 14:13
Cap. 1:

Come sempre devo tristemente prendere atto del totale disinteresse che regna sovrano in determinati ambienti. Ed a farne tristemente le spese sono piccoli capolavori come questo, ingiustamente passati sotto un silenzio che non meritano affatto.
Sadie è un quadro rapido, a tinte forti e violente, di una scena qualunque. E' la descrizione di un momento che si perde nella staticità di un luogo - una Città come mille altre - strappato ad un fumetto o ad un film.
Per assurdo, ad incarnare meglio l'anima di questo luogo, ritengo non sia affatto il protagonista senza nome di questo breve racconto, bensì la donna dal nome esotico ed evocativo che muore su un palco, lavorando come puttana e vendendo se stessa proprio come l'anima di una Città maledetta. Nei suoi colori c'è tutta la violenza che c'è nelle parole dell'anonimo narratore, perfino nella sua morte quella stessa violenza rende vivo tutto il resto.
Bellissima.
MEM