(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ritrae in poche parole, una realtà ermetica, infinita e delicata.
Un rapporto personale a volte accennato, ma mai dipinto a chiare tinte.
Il rosso come colore della colpa, del peccato è qualcosa di talmente antico che si incontra perfettamente con il personaggio di Anna, che sembra però rilucere di consapevolezza: il dubbio rimane un po' anche a noi lettori, che non sappiamo bene come prendere questa storia, come comprenderla, come analizzarla. La consapevolezza è una colpa?
Mi è piaciuto il modo in cui hai ritratto questo significativo passaggio da uno stato di grazia, decisamente naive, e molto puro, ad uno invece dove la consapevolezza della scelta e la colpa della scelta diviene un tutt'uno.
Anna è un personaggio meraviglioso di Supernatural, non solo caratterialmente, ma persino fisicamente: non so te, ma leggendo questa storia ho ritrovato la sua duplicità da una parte nel candore della pelle dell'attrice e dall'altra in quello dei capelli rossi; non so se sia stata scelta appositamente, ma sembra essere il perfetto equilibrio di un mondo che sta andando in scatafascio: quello di Castiel, per la precisione.
E mi è piaciuto il dubbio che assale, infine, tutti noi, ma sopra ogni altro Castiel, che rimane a chiedersi quale sia la sua colpa: scegliere o meno.
Spero di non essere andata troppo fuori tema, era solo un modo articolato per dirti che ho trovato la tua storia meravigliosa: delicata, come se un barlume di consapevolezza rossa trascinasse anche i pensieri solitamente schematici di Castiel. E l'Anna che tu qui descrivi è un'Anna dirompente, magnifica, che occupa a chiare lettere lo spazio e sembra descrivere Castiel un bambino per quell'innocenza così cieca che ancora riesce a conservare.
Grazie. |