Ciao, sono la tizia che ti ha aggiunto su Facebook (perché sei tu Caranil EFP, giusto? XD). Stamattina non sapevo che fare e di conseguenza sono passata a sbirciare sul tuo profilo. Questa storia è molto interessante, forse per la sua tematica coinvolgente. Ho sempre pensato che sia difficile decidere cosa dà valore alla vita. O forse sarebbe meglio dire cosa non lo dà. In questa storia ci presenti la vita e le ambizioni di una bambina, poi di una donna ed infine di un'anziana che si è fatta completamente prosciugare dal lavoro e dall'idea di essere al di sopra degli altri. La storia prosegue finché non avviene il cambiamento, ciò che, appunto, fa cambiare qualcosa. "Un giorno si guardò allo specchio. E vide sgretolarsi tutte le certezze su cui la sua vita si era fondata": in una sola riga, interrompi di scatto la narrazione riguardante la vita della protagonista, di cui hai detto praticamente tutto, per dedicarti al nucleo della storia. Questo cambiamento brusco rappresenta bene lo sbigottimento della donna, che si accorge all'improvviso di quanto la sua esistenza sia stata senza senso. La conclusione è veloce, rapida, come se la protagonista non avesse il tempo di riparare ad i propri sbagli. La tua storia mi è piaciuta. E' molto semplice, ma è comunque carina da leggere perché è scritta bene ed è, come avevo detto sopra, coinvolgente. A tratti mi ha ricordato "La Roba", di Verga (sarà forse perché mi hanno fatto una testa così a scuola per studiarla? Chissà XD). Quindi, in conclusione, la recensione è positiva! Complimenti :D

E' davvero splendida, sul serio.
E' un peccato che le belle storie ricevano così pochi commenti :(
Rinnovo i miei complimenti per il tuo stile molto intrigante e fluido =)

nonostante tu sappia già che cosa penso di questa storia, te lo riscrivo qui, non perchè sono la tua beta, ma perchè te lo meriti. La protagonista mi fa una immensa tristezza: e non per la classica morale che i soldi non danno la felicità, che può risultare banale a volte, ma perchè lei non ha il tempo di accorgersene per potervi porre rimedio. Nella sua vita se ne frega di tutti, senza pensarci due volte, ma solo alla fine capisce che non se l'è goduta davvero la sua ricchhezza. questa storia ti lascia l'amaro in bocca. lo stile affannoso lo accentua. soprattutto la fine: quel più ninente. vabbè come prima storia non hai scelto un qualcosa di commerciale, o facile, e di questo devi esserne contenta.brava!