Recensioni per
Parlando nel silenzio
di FLPP

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
22/07/14, ore 13:09

Fantastica! Il periodo romano è una delle sezioni della storia più avvincenti e complesse oltre che interessanti. La accuratezza di alcuni dettagli è realmente eccezionale e trasporta il lettore dentro la storia come se fosse il "quinto" della vicenda. Molto bella la descrizione psicologica del pontefice. Stile corretto tranne che per una parola, circa a metà(hai scritto sorrise ma è sorriso) ma è chiaramente un errore di battitura. Complimenti! Aspetterò con impazienza altre tue storie, per ora Buona giornata. A presto!

Nuovo recensore
22/07/14, ore 12:02

Buon giorno! Eccomi finalmente a recensire questo tuo capitolo. Inutile dire quanto mi sia piaciuto visto che oramai il tuo modo di scrivere mi ha travolto dal primo capitolo da te scritto. Non conosco praticamente nulla riguardo questa parte di storia, non conoscevo il personaggio né il contesto in cui si muoveva, quindi grazie per avermi aiutato a conoscere qualcosa di nuovo. Lo stile è come sempre sciolto e corretto quindi è inutile che mi dilunghi troppo, complimenti!
(Recensione modificata il 22/07/2014 - 12:03 pm)

Nuovo recensore
09/06/14, ore 16:35

E ancora un grande capitolo, composto con incredibile maestria. La storia è, come le altre d'altronde, molto toccante e purtroppo le vicende da te narrate sono note come una delle peggiori macchie nella storia dell'uomo, specialmente come sottolineato dell'America latina. Qui hai anche intrecciato tre vicende insieme riuscendo a comporre uno scritto notevolmente complesso. Complimenti, dalla storia dei personaggi di per sé alla storia effettiva e senza nomi che si conosce.

Nuovo recensore
28/05/14, ore 19:03

Dio mio... è agghiacciante la descrizione che fornisci nello scritto. Ho sentito i brividi pervadermi la schiena da metà racconto fino all'ultima parola. Ancora una volta hai toccato tasti dolenti della storia (dimenticata) dell'uomo. Stile perfetto fa trasparire benissimo le forti emozioni di paura e terrore che provarono. Corretto anche se con una o due sviste. Del resto, complimenti, questo scritto dovrebbe essere un pezzo di storia.

Nuovo recensore
27/05/14, ore 19:30

Sorprendente come riesci ad unire tematiche così complesse, e poco note, con uno stile così fluido e corretto, veramente interessante la storia, breve e forte allo stesso tempo, molto intensi i personaggi e le loro emozioni che, almeno io, ho percepito come mie, cioè come se stessi effettivamente guardando il professore che veniva portato via. Bello il finale "non chiuso". Complimenti bellissimo scritto!
(Recensione modificata il 27/05/2014 - 07:33 pm)

Recensore Junior
15/06/10, ore 19:53

Hai scelto un bel protagonista per questo capitolo, un esempio di chi ha lottato in modo attivo e con estremo coraggio contro la violenza (gli esempi sono tanti e dovremmo ricordarcene più spesso).
Ho apprezzato davvero questo cambio di scritura: anche i precedenti capitoli raccontavano bene determinati episodi storici, però, come tu stesso dici, erano reinventati da te, mentre invece, a mio parere, quando si narra di un personaggio, come in questo caso, realmente esistito, e non di una realtà fittizia, l'intera vicenda prende una piega diversa, ancora più toccante.
Trovo il tuo stile semplice e scorrevole, non ti perdi in descrizioni molto lunghe, ma sei abbastanza diretto in quello che esponi. Ritengo sia un tipo di scrittura adatto visti i contenuti (nel senso che, almeno per quanto mi riguarda, è il messaggio che presenti che mi rimane in mente principalmente); come mi sembra di averti detto le varie vicende mi sembrano presentate a mò di cortometraggio ed anche per questo concordo sull'utilizzo di una scrittura semplice.
Ti invito però a prestare maggiore attenzione all'ortografia e soprattutto alla punteggiatura: forse posso sembrarti un pò pignola però certi errori minano la lettura ed è un peccato visto che comunque il tuo lavoro è buono.
Non credo che neanche questo capitolo possa creare polemiche: è il messaggio promosso da queste storie che viene fuori, piuttosto che eventuali appartenenze a certe fazioni politiche o religiose.
Alla prossima!

Recensore Junior
15/06/10, ore 01:15

Ormai sono sempre qui a commentare queste splendide storie che riesci a creare, partendo da dei fatti storici.
Non appena ho letto tutta questa storia,subito ho provato diverse sensazioni, ma soprattutto: commozione - tanto che come al solito avevo gli occhi lucidi (mannaggia a te!), ma anche ammirazione per un uomo del genere, come ormai ce ne sono davvero, ma davvero pochi.

non mi dilungo molto. Ma, è una delle tue storie più belle.
Complimenti davvero, e continua così!

Nuovo recensore
06/06/10, ore 21:06

" lo lasciò interdetto per alcuni istanti, prima che la puzza di sangue acre lo sopraffacesse e gli facesse venire la nausea improvvisamente."
toglierei improvvisamente, fa rima con sopraffacesse e fa un effetto strano alla lettura.
"mentre una mano improvvisamente lo afferrò ai capelli e ne sollevò il volto lentamente" credo sarebbe preferibile usare l'imperfetto per afferrare e sollevare, perchè rende meglio
"Pochi istanti dopo e si trovò seduto su di una sedia" credo ci sia una E di troppo
"mentre la stessa voce glaciale di prima tornò a parlare lentamente, scandendo con attenzione la parole adesso" stessa storia che per afferrò e sollevò del quale ho parlato prima
"ed una leggera sfumatura d’ironia apparve improvvisamente nella voce, assieme ad una sensazione di calore che pareva renderla meno odiosa come voce," ripeti due volte voce a breve distanza (magari non sembra nella scrittura, ma nella lettura è così), prova a variare
"e dell’aspirazione di una sigaretta appena iniziata ad aspirare" ripetizione
"Il professore, riuscì finalmente a riaprire gli occhi e ad osservarsi attorno" non ne sono certo ma credo si dica guardarsi attorno, osservarsi non credo vada bene
"voglio sapere cosa stia succedendo in questa struttura" credo che vada:
o "vorrei sapere cosa stia succedendo..."
o "voglio sapere cosa sta succedendo..." (che credo più efficace)
"continuava lentamente a fumare la sigaretta, porgendo poi il portasigarette al professore con un gesto lento e distaccato" sigaretta e portasigarette? secondo me converrebbe mettere semplicemente fumare, senza la sigaretta
"mentre insisteva nell’offrire la sigaretta all’altro e quando questi accettò, a porgere l’accendino con altrettanta lentezza quasi esasperante" a porgere è relativo all'accettare? allora andrebbe "accettò di porgere", comunque la sintassi in questo caso non sembra molto chiara in genere
"Solo quando la nuvola di fumo apparve" apparve? mmm... forse metterei si materializzò, o cose del genere
"due bicchieri che iniziarono ad essere riempiti lentamente del liquore" metterei lentamente riempiti, piuttosto che riempiti lentamente.
"rese Piasecki nauseato e sempre più terrorizzato, prima di bere tutto d’un fiato il bicchiere ed osservare un punto nel vuoto con espressione persa" questa consecuzione non va, sembra che prima è terrorizzato, poi quando beve non lo è più. metterei semplicemente rese piasecki [...]. Bevve tutto d'un fiato ecc.ecc.

Recensore Junior
03/06/10, ore 22:03

Devo dire che ogni tuo capitolo rappresenta per me un’occasione di riflessione e per questo ti ringrazio della lettura che offri.
Non credo ci si possa sentire offesi da quello che scrivi, anche perché quello che si legge è uno spaccato di vita, non fai trapelare alcuna posizione politica o ideologica, anzi la cosa che emerge è una certa obiettività nell’affrontare certi episodi storici (nel senso che parli di diversi eventi, senza limitarti a soffermarti su crimini commessi da una determinata fazione politica piuttosto che un’altra); c’è insomma una certa (non so se uso il termine corretto) apoliticità, che reputo giusta nel momento in cui si tratta di episodi tanto tragici. Credo che si dovrebbe pensare alla memoria come ad un’occasione per riflettere su un tipo di sofferenza che è globale, non individuale, e ancora ad un imput alla documentazione e alla riflessione sulle atrocità commesse dall’uomo (e alla loro condanna).
Oh, una cosa che ho dimenticato di dirti nella precedente recensione: mi piace molto il titolo che hai dato alla tua raccolta:)
Attento il prossimo aggiornamento.

Recensore Junior
03/06/10, ore 18:24

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ci ho pensato molto, e alla fine ho reputato giusto segnalare l'intera raccolta per le storie scelte.
I motivi possono essere diversi: tutte le storie sono scritte molto bene, il testo scorre in maniera fluida, e a mio parere priva di errori grammaticali o di sintassi (non volendomi però reputare un'esperta di grammatica, quale appunto Non sono).
Tuttavia, il motivo principale per cui vorrei far risaltare questa raccolta è molto semplice: l'autore prende in considerazione eventi storici che molto spesso non sono trattati in maniera approfondita nei libri di storia, o che non si sentono facilmente in televisione, e da questi, crea una storia incentrata proprio sull'argomento. Leggere queste storie è come entrare in tante piccole ma intense scene di film, che scorrono in maniera fluida, facendoti arrivare alla conclusione con tante diverse emozioni e sensazioni dentro di te. Spesso leggendole, trattandosi comunque di scene crude, mi sono ritrovata ad avere gli occhi lucidi, e a domandarmi "perchè?".
Perchè nella storia l'uomo è stato capace di compiere simili azioni? E altri mille perchè, di cui ora non espongo...
E poi corro subito a leggere meglio quel capitolo di storia spesso sconosciuto, e mi informo, e apprendo maggiormente.
Questo è il motivo più importante per cui vorrei farla risaltare. Ti spinge a provare emozioni, ti porta a volerne sapere di più.
Perchè spesso certi tratti di storia sono nascosti o non vogliono essere fatti risaltare troppo. O almeno così ho notato, ammettendo quindi la mia ignoranza su queste storie.

Recensore Junior
11/05/10, ore 00:42

Lo sai già qual è il mio commento. E sai già quanto ti "odio" per farmi, ancora una volta, affiorare le lacrime.
Adoro il modo in cui riesci a trarre delle storie, da fatti spiacevoli o meno spiacevoli della storia reale. A mio avviso, non è per nulla facile, ma tu ci riesci.

E' bello anche il fatto che riesci a far risaltare in qualche modo fatti storici che non si conoscono troppo... vuoi per mancanza di informazioni o per altro.


Complimenti!

Recensore Veterano
03/05/10, ore 14:15

Un racconto davvero originale, per la tematica trattata, e molto interessante. Purtroppo alcune pagine della nostra storia, non ultimo il massacro di Katyn, sono state taciute per molto tempo (e qui non vorrei entrare in facile retorica o ideologismi storici), ma lo spaccato che hai raccontato tu, è sicuramente una visione profondamente realistica di quello che molto probabilmente accadde. L'ufficiale russo è l'emblema dell'obbedienza incondizionata alla sua patria, pronto al sacrificio, e a sacrificare per essa i leali "oppositori" rappresentati appunto dal professore, e che incarnano quell'intelligenzia fastidiosa e pensante che va eliminata. Complimenti per il coraggio del tema. Una curiosità: è un racconto autoconclusivo oppure hai in mente altre one-shot sempre sulla stessa tematica?
Io comunque ti seguo.
Bravo!
Hime