Che bella storia! E' realistica, mostra un possibile domani. Il cielo rosso è una delle cose (forse la maggiore) che mi ha colpito. Rosso. Complimenti per questa breve storia (sole 990 parole!), che mi ha lasciato un senso di malessere per come stanno andando le cose nel mondo. Anche questa volta sei stata davvero molto brava.
Alla prossima,
Cla

Sicuramente una denuncia senza mezzi termini! E mi è piaciuto molto anche quell’amarezza che c’è – e c’è giustamente. I protagonisti sono ben delineati, le loro vite e il loro modo d’essere, e il messaggio giunge forte e chiaro, mon captaine.
Bell’eredità storica del cazzo merita tutta, tutta la mia approvazione! *se la appunta* C’è un’ombra orwelliana, che mi ha fatto contorcere dal piacere sulla sedia, e sto aweggiando in giro ù__ù Giuro che se avessi più caffeina in circolo probabilmente riuscirei a dire qualcosa di più, ma sto smaniando per del caffè hic et nunc!
Riesco solo a dire: Grazie! Quando ci vuole, ci vuole!

Alla letta "dipartimento per l'ambiente nucleare- il noto dan-" mi sono balenati in testa Orwell e Huxley e tutta la storia a confermarlo: decisamente da dedicare a questi due grandi uomini.
Buona narrazione oltretutto, perché ho potuto vedere il balcone, la ragazza anche se non li hai descritti era come in un film...come se la situazione e gli altri colori avessero dato loro una forma.
Grande Trick ^^

Come sempre colpisci nel segno nelle tue storie, anche se solitamente leggo solo quelle Potteriane. Ma per fortuna, vedendo che hai aggiornato con questa nuova storia, ho deciso di darci un'occhiatina.
Mi piace. Mi piace, e anche tanto.
Alla prossima,
Bianca

"Mi si stringono le viscere a pensare che dipendiamo totalmente dalla loro distribuzione di ossigeno. Secoli fa, bastava la vegetazione».
«So cos'era. Ne ho dovuto studiare un intero capitolo per la verifica di storia"

Leggendo la tua storia, sono tante le frasi che mi hanno colpito e mi sono rimaste impresse e, credo, mi rimarranno impresse in testa per un bel po', pronte a far riflettere. Eppure quella che ho riportato sopra è quella che più di tutte mi ha colpito. E' strano pensare che fra chissà quanti anni qualcuno studierà la nostra storia, quella che stiamo vivendo per ora, eppure è così. Tante volte mi sono chiesta "Chissà cosa toccherà studiare a chi verrà dopo di noi. Chissà quale eredità gli lasceremo". E anche se l'idea che traspare da questa tua storia non è proprio molto ottimista, beh, con i tempi che corrono non appare poi così inimmaginabile. L'uomo vive da secoli e ha sempre sviluppato un percorso in salita, verso il progresso; eppure ormai sembriamo destinati a una regressione.
Hai ragione, dovremmo pensare noi a migliorare le cose, finchè siamo in tempo. Dovremmo darci un po' tutti da fare, anzichè pensare che "tanto chi se ne frega di come saranno le cose quando non ci saremo più?".
Una visione amara, capace di far riflettere. Complimenti!
Kià

Tesor ma è bellissima questa OS!!!!
rispecchia totalmente i pensieri che più volte hai espresso!!!
mi hai fatto venire la pelle d'oca!!
Grande davvero!
Scappo ad inglese prima che Laura chiuda la porta, un bacione, Jess!