Recensioni per
Abelardo e Eloisa
di Rodelinda

Questa storia ha ottenuto 217 recensioni.
Positive : 213
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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"Un aspetto che amo particolarmente, e che ho finora sempre scordato di sottolineare (mea culpa!), è che inevitabilmente anche il lettore si ritrova coinvolto nelle lezioni tenute da Ricci, e finisce per essere travolto dalla sua stessa passione (la poesia dei trovatori non mi aveva mai interessata per nulla: anche studiarla per me era una tortura autentica. Eppure nel discorso del professore filava tutto così liscio, così... insomma, così come-dovrebbe-essere-il-discorso). sul piano strettamente legato al suo ruolo di insegnante (seppure ormai un po' stretto, almeno considerato in relazione a Federica) il messaggio è chiaro: l'insegnamento, quello vero, che realmente costituirà un precetto e un consiglio prezioso nella vita di coloro che imparano, non può basarsi su semplici programmi stilati e approvati a tavolino da un qualche ministro o da qualche consiglio d'istituto"

Questa frase l'avevo scritta non appena finito di leggere il capitolo precedente (non preoccuparti, anche se non recensisco sempre sappi che ci sono, e che ti starò dietro fino all'ultima riga :)). Doveva entrare, in un qualche modo, a far parte della mia recensione, che come hai potuto notare, non c'è stata. Il fatto è che sta diventando sempre più difficile esprimere in modo "completo" tutta la gamma di sentimenti, pensieri, colpi al cuore che mi vengono leggendo Abelardo ed Eloisa. Hai una passione e una voglia di raccontare, buttar fuori la storia di questa ragazza, meravigliose (e che personalmente ti invidio un sacco) e che sono visibili chiaramente in ogni capitolo della storia... Ma questo, quest'ultimo "Graffiti" ha fatto una cosa che i precedenti non erano ancora riusciti a fare: parlare di me, e a me. Sarai libera di non crederci, ma quest'estate ho letto anch'io 1984 e i grandi russi, rimanendone letteralmente conquistata. E' stato grazie a quei libri se oggi posso dire di avere idee, opinioni, diritto di parola nelle discussioni, quando prima preferivo starmene in disparte, tenendomi dentro tutto col rischio di soffocare. Avevo sempre avuto il sospetto che sarebbe saltato fuori un dettaglio, nel corso del plot, che mi avrebbe fatto sobbalzare e finalmente ammettere di aver riconosciuto, dalla prima volta in cui viene nominato Ricci, il Professore, quell'uomo enigmatico e schivo che mi insegna storia e filosofia, il primo che mi abbia bruscamente risvegliata dal sonno della ragione, come direbbe Goya, e spinta alle letture di cui sopra. Cos'è mai un libro?, potrebbe dire qualcuno. Cosa conta ai fini pratici di una vita umana? Lui mi ha insegnato che conta quanto l'ossigeno, che parole scritte in un passato per quanto remoto hanno il potere di cambiare il destino. Tutto questo senza mai parlare direttamente: ha parlato alla mia anima, come hai fatto tu senza saperlo. E, ricollegandomi alla mia vecchia frase, è quello che dovrebbero (peccato dover usare il condizionale) fare gli insegnanti, sempre e comunque. Scusa, è il mio solito "melodramma" ma stavolta viene direttamente dalle zone insondabili del mio orgoglio, del mio sangue, e soprattutto, di lei, l'anima, che ha dormito troppo a lungo: ti ringrazio, dalle viscere fino ai tuoi occhi, quando leggeranno la recensione. Ti ringrazio per ogni parola, ogni minuscola lettera digitata sulla tastiera (senza coerenza, ma con che classe! XD), per essere il mio specchio sulla mia stessa realtà... E a questo punto mi chiedo... Non è che sei davvero una sorta di Big Brother e mi hai spiata quest'estate????
Alla prossima!!! (e continua sempre così, che te lo dico a fà?? :))

Ho trovato la tua storia tra le scelte. L'ho letteralmente bevuta tutta d'un fiato. La trovo mirabilmente scritta e la prosa e' scivolata sotto i miei occhi famelici veloce e appagante. Federica e' un personaggio affascinante, ma devo dire ancor di più lo e' Ricci. Sono proprio curiosa di vedere come continuerà questa loro avventura mentale e l'approfondirsi del loro rapporto in tutto ciò che esula dal mero campo accademico. Spero solo di non dover attendere troppo per saperne di più.

Recensore Junior
06/10/10, ore 09:42

Mi piace. Oltre ad essere scritta con uno stile colto e raffinato, affronta quello che potrebbe essere uno stereotipo (studente-professore) in modo originale e per niente banale. Spero che tu non abbia abbandonato la storia perchè promette bene e, non ultimo, mi ha incuriosita. Non avendo ancora capito dove vuoi andare a parare, sono in attesa di leggere i prossimi aggiornamenti.

Recensore Veterano
06/08/10, ore 22:53

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Va bene, dal momento che non ci ha ancora pensato nessuno, provo io a segnalare questa storia per le scelte, anche se non sono molto brava quando si tratta di tessere le lodi di una storia!
Dunque, la storia ha uno stile molto bello: scorrevole, piacevole da leggere, ma al contempo non leggero e capace di soffermarsi e adattarsi anche a passaggi seri (anzi, sopratutto a passaggi seri!).
I personaggi poi, mi paiono tutti ben caratterizzati: sono tutti personaggi credibili, "quotidiani" quasi: con simili persone potremmo benissimo avere o aver avuto a che fare. I protagonisti, oltre a ciò, possiedono anche una loro interiorità, che gli conferisce un certo spessore e profondità: abbiamo Federica che per tutti è la "Cantastorie" ma dentro nasconde un mondo molto più vasto di quello che gli altri percepiscono e vive quasi un disagio per questo; e Ricci: per tutti il professore "bastardo" ma in realtà un uomo solo che ama profondamente la cultura e vive per essa.
A ciò bisogna aggiungere la capacità (a mio parere geniale) dell'autrice di ricordarci costantemente che la storia è ambientata nel 1994. Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma usare espressioni e modi di dire di quasi vent'anni fa, dare alla protagonista pensieri del '94 (ad esempio, in un capitolo vi è una riflessione sull'omosessualità, che immagino al tempo non fosse così accettata come lo è ora...) e far comportare i personaggi in maniera adeguata secondo me non è da tutti.
Bene, spero che la segnalazione non sia troppo lunga, e sopratutto di non aver fatto troppi danni!xD
Posso solo aggiungere che la storia, naturalmente, è meglio di come ho provato a descriverla io.

Recensore Veterano
06/08/10, ore 21:49

Ed eccomi a recensire anche quest'utlimo capitolo.
In effetti, fa strano pensare che domani non potrò aprire di nuovo la storia e leggere il prossimo capitolo ma dovrò aspettare l'aggiornamento!xD In qualche modo rende questa storia più... preziosa.
So bene che hai iniziato il discorso anche con un'altra commentatrice, ma non posso fare a meno di scrivere la stessa cosa: davvero non capisco come mai nessuno recensisca questa storia! Ti giuro, è stupenda, davvero! Spero almeno che tu abbia più riscontri nelle "letture", nel senso che, anche se non viene commentata, spero che questa storia sia molto seguita (io non posso saperlo, ovviamente...), perchè, insomma, merita molta più attenzione di quella che sta avendo, almeno a giudicare dalle recensioni.
Finito lo sproloquio inutile, posso iniziare a commentare il capitolo: dunque, la parte sul passato di Ricci ti è venuta molto bene, ma non è quella che ho preferito.
Mi sono piaciute di più le riflessioni di Federica all'inizio e la scena in macchina alla fine; sopratutto le ultime due battute, quando Fede dice: "Se sapesse da cosa deriva, professore, desidererebbe non averla". Ti giuro, non so perchè mi ha colpito tanto proprio questa frase ma mi ha... impressionata!xD
Ah, e ho apprezzato anche quando Federica inizia a leggere i racconti di Oscar Wilde, è stata una scena che ha avuto su di me un certo effetto...
Sì, lo so, posta in questo modo sembra che mi sia piaciuto tutto il capitolo tranne quella parte, il fatto è che io, come lettrice, non ne sentivo l'esigenza di sapere cosa aveva fatto diventare Ricci così com'è. Forse queste informazioni mi torneranno utili in seguito, o forse semplicemente erano indispensabili alla narrazione ma a me non hanno fatto molto effetto, è per questo che ho preferito altre parti.
Beh, che altro dire? Solo che aspetto con ansia l'aggiornamento e sono curiosa di vedere cosa dovrà inventarsi Fede per giustificare il suo ritardo con Andrea!
A presto! :)

Recensore Veterano

Questo è, fino ad ora, il capitolo che preferisco in assoluto.
Intanto, una coincidenza strana (per me, ovviamente) ma che non può farmi che piacere: io anche sono nata il sette luglio! *_* Come l'ho letto ho fatto un saltino di gioia! :D
La descrizione della festa è stata così... così bella. Insomma, hai descritto grosso modo la festa che mi sarebbe piaciuto dare per i miei diciotto anni (ma che, causa quotazioni sociali leggermente più basse di quelle della Cantastorie e causa cambio dei tempi, non ho organizzato).
E poi io adoro proprio il tuo modo di descrivere: hai saputo rendere l'atmosfera, ad esempio del momento in cui Fede torna in casa e passa per la casa silenziosa e vuota... o quando apre i regali... insomma, il momento perfetto, a coronamento dell'adolescenza. Fede, almeno per ora, ha ancora la possibilità di essere normale. Il che non vuol dire appiattirsi solo... essere capace di vivere in mezzo alla gente, e di viverci bene, per giunta; perchè Fede, a parte i momenti di sconforto, riesce a stare bene tra i suoi coetanei...
La scena finale, poi, con il profesore, è una scena emozionante (nel senso che da emozioni!xD), l'ho adorata, davvero. Anche se... continuo a trovare assurdo il comportamento del professore. Probabilmente è solo una mia fissa mentale, perchè noi siamo dentro la psicologia di Federica e non in quella di Ricci, ma tutto ciò che fa quest'uomo mi pare quantomeno strano. Forse semplicemente si sente solo ma... ma non mi sembra una buona ragione per stare un'ora fuori dalla porta di Federica aspettando che qualcuno risponda al citofono! Non è tanto il regalo, quello l'avrei anche potuto capire, se, ad esempio, gliel'avesse consegnato in biblioteca. Ma andare fino a casa sua... no, non riesco a capirlo. Potrei anche pensare che ciò si deve all'elevato grado di intimità che hanno raggiunto in biblioteca, eppure, se così fosse, Fede non se ne sarebbe stupita così tanto!
Comunque, ripeto, questo capitolo è quello che ho preferito, sopratutto nella seconda parte, nella descrizione della festa...
Ora me ne manca solo uno e poi... non mi resterà che attendere l'aggiornamento! =)
A presto!

Recensore Veterano
03/08/10, ore 12:05

In effetti, questo è stato un capitolo molto lungo, ma il piacere che provo nel leggere questa storia è immenso, perciò sono solo stata molto contenta! :D
Dunque, qui per la prima volta hai descritto un "vero" incontro tra Fede e Ricci, perchè quelli precedenti erano stati, in un certo senso, solo per "prendere accordi", oltre che iniziali e acerbi confronti. (e a proposito: non hai scritto cosa ha inventato la Cantastorie per giustificare la convocazione di Ricci in sala professori! Volevo leggere della balla colossale che avrebbe inventato davanti alla sua classe!xD)
A proposito di quest'ultimo colloquio, devo farti un appunto, riguardo al discorso che hanno fatto in biblioteca. Insomma, a me non è sembrato nulla di sconvolgente. Certo, riconosco che non è per tutti. Ammetto senza problemi che gran parte dei miei (ex)compagni di liceo (liceo, non istituto tecnico!!) non sarebbero riusciti a capire/discutere/sentire una poesia simile ma insomma, esistono migliaia di persone capaci di farlo. (Io, ad esempio, sono capace!:P)
Secondo me ti sei avventurata su un terreno scivoloso. Il rischio, infatti, era in primis di dare della "sconvolgente" a te stessa, che sei stata in grado di scriverlo questo dialogo (tu obietterai che, appunto perchè l'hai scritto tu, non subisci il giudizio di Ricci, eppure Ricci, in questa tua opera, a livello intellettuale, sembra godere di un'autorità pressocchè indiscussa e assoluta e fin quando il complimento rimane sul piano intellettuale, c'è appunto questa nota che stona) e poi di fare lo stesso complimento a chiunque avesse compreso la conversazione (per esempio io e, come ho detto prima, tantissime altre persone).
Insomma, per farla breve, il commento di Ricci mi è sembrato un filino (vabbè, più di un filino) esagerato...
Riconosco che questa è una critica piuttosto "distruttiva" perchè non so suggerirti un'alternativa (se diventassi brava a scrivere almeno la metà di quanto lo sei tu sarei già felice!xD) però la sentivo e ho preferito scrivertelo.
Entrando poi nel merito dei poeti: io non conosco la poesia francese (a scuola non l'ho studiata e la poesia in generale mi interessa poco) però così, a leggere le due frasi che hai scritto, mi è venuto in mente: perchè non Leopardi? Mi è sembrato molto simile alla situazione dei poeti descritti (e adesso ho dimostrato che in realtà non ci ho capito un tubo del discorso!xD no, vabbè, spero di no...) Perchè non trovò mai un'anima affine?xD No, sono sicura che qualcuno trovò anche Leopardi... mmm...
Invece, per quanto riguarda la seconda parte del capitolo... mi è piaciuta. Mi è piaciuta la descrizione, arrivata già a storia inoltrata e per questo più interessante, di Federica, nell'aspetto e nelle... malattie!xD E mi è piaciuta anche la scena di "vita quotidiana" prima con il fratello e poi con Manuela (che mi assomiglia un po', con la storia della razionalità, della matematica etc.xD).
E, secondo me, dal dialogo di Fede con l'amica, vediamo come lei ha ripreso ad auto-ingannarsi. In fondo, raccontarsi che Manuela, come pure Andrea, non capirebbero, secondo me è solo ingannarsi e cercare di non portare alla luce alcune... emozioni che accompagnano quegli incontri e che non saprebbe raccontare ad altri senza... tradirsi.
Ok, mi è uscita una recensione fiume!xD Ma questa è una cosa positiva perchè vuol dire che la storia, oltre ad essere bella, mi ha anche fatto riflettere! =) Spero solo che tu sia riuscita a capire anche la metà di quello che ho scritto, perchè certi pensieri mi capita sempre più di frequente di non riuscire a scriverli come vorrei e ogni volta ho paura che l'autore non colga il mio messaggio.
Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
02/08/10, ore 16:36

Oh, un altro capitolo splendido! *_*
Adoro queste "schermaglie" tra Fede e Ricci!
Anche se Ricci... boh, ad ogni apparizione mi pare più strano.
Cioè, parlare così sinceramente ad un'alunna alla quale, la settimana prima, si rivolgeva a malapena la parola...
Probabilmente tutto ciò è sempre dovuto al fatto che Ricci è un ottimo conoscitore e osservatore delle persone e ha capito da subito (magari confermando l'impressione ascoltando quel famoso discorso dietro le quinte del teatro...) che Fede è in qualche modo speciale e con lei può anche confidarsi senza temere la gogna... comunque, mi sa che avevo dimenticato di dire che lo trovo un personaggio molto affascinante *_*
Riguardo al tuo stile poi, lo trovo perfetto. Mi sono piaciute sopratutto alcune espressioni che hai utilizzato nei capitoli scorsi, che ho trovato terribilmente retrò prima di rendermi conto che la storia è ambientata nel 1994. Insomma, il tuo modo di narrare si è conformato all'anno della storia! :D
E alla fine di questo capitolo hai chiarito un altro mio dubbio: stavo giusto per chiederti come mai la storia non era nell sezione "Romantico". Andando avanti ti saprò dire se, secondo me, hai fatto bene o meno a spostarla... certo per ora di romantico c'è poco ma è come se si intuisse (seppur vagamente...) che insomma, sarà lì che andremo a parare...
Infine, grazie mille per le risposte, sei stata davvero gentile! Ho deciso di commentare capitolo per capitolo perchè questa storia, un po' per scelta un po' per necessità, la sto leggendo più lentamente rispetto all'altra e anche perchè vedo che ti fa piacere avere pareri più dettagliati come a me fa piacere lasciartene (per quanto possano valere i miei pareri... :D). Penso comunque che, per il prossimo aggiornamento, sarò riuscita a recuperare "l'arretrato".
A presto! =)

Nuovo recensore

Mentre leggevo questo capitolo, curiosamente e inaspettatamente si è verificato in me uno strano fenomeno. Almeno, un fenomeno che leggendo fanficions, anzi, leggendo in generale, non ricordo mi abbia mai colpita. Una specie di vuoto allo stomaco, come quando nei film dell'orrore sai che in pochi secondi il maniaco spunterà fuori e farà a fettine il malcapitato di turno. Ovvio che alle volte il fruscìo, la musica martella-nervi non annunciano proprio un bel niente, e il "maniaco" altri non è che un innocuo micetto che faceva i suoi bisognini dietro un cespuglio. Tutto questo sproloquiare per dirti che mi sono sentita realmente angosciata al pensiero che qualche invitato, qualche comune mortale che comunque "non avrebbe potuto capire" si trovasse ad assistere alla scena che a pochi metri di distanza, giusto appena fuori dal cancello di una casa dall'enorme cortile, si stava svolgendo. Insomma, c'ero dentro fino al collo, non so come spiegarlo altrimenti. So che il momento in cui questo legame meraviglioso verrà portato alla luce solare, e, purtroppo (nella concezione più alta di questo termine), verrà esposto alla folla di individui che popolano la vita della Cantastorie, mi sentirò ugualmente angosciata. Come se fosse concesso soltanto a pochi di assistere, lanternina in mano, a scene stupende come queste, che si svolgono nel buio della campagna, fatte per stare lontano dai giudizi e dalle chiacchiere.
Ribadisco, adoro alla follia il personaggio di Ricci, e mi ritrovo, per i motivi di cui sopra, a nutrire una folle antipatia nei confronti di Andrea, per il suo essere così materiale in confronto al professore. Per essere esplicite: mentre Andrea infila la mano sotto il vestito di Fede, Ricci gliela infila sotto l'anima (scusa la metafora orribile ma serve a rendere bene l'idea XD), per guidarla verso qualcosa che a parole è indefinibile ma che fa parte di entrambi, come la pelle. Con Ricci ogni minuscolo sguardo, ogni gesto, ogni parola ha un valore inestimabile, e il pensiero che tutto questo andrà perdendosi, perché di per sè irrealizzabile e perché in fondo i destini di Fede e Andrea sono già un'unica cosa (ho letto il capitolo di "Istituto Torquato Tasso") ... Non so, mi mette tristezza.
Oh, beh, ora basta con gli sfoghi mélo: aspetto con ansia il prossimo chapter!!!! A presto!

Recensore Veterano
31/07/10, ore 12:17

Un altro capitolo bellissimo, anche se ho preferito il II.
Questo però, per fortuna, è più narrativo del precedente, così possiamo "tirare il fiato" e aspettarci un'altra schermaglia di menti eccezionali nel prossimo capitolo! =)
Qui, a parte le riflessioni di Federica sulla sua solitudine e su Ricci (e ho finalmente capito perchè la "cantastoria" dell'altra storia è tornata, semplicemente "Federica") hai descritto il suo rapporto con Andrea.
Il problema è che su quest'ultimo non c'è molto da dire. Insomma, è proprio un rapporto "ordinario" di due ragazzi che stanno bene insieme e conducono vite tutto sommato "normali" (ovvero: studio e divertimento). Comunque, sei riuscita come al tuo solito a trasmettere sensazioni precise.
Un'altra cosa: la casa di Federica!!! *_* è molto, molto, molto simile alla casa dei miei sogni che ho sempre immaginato! Beata lei, che può vivere in un posto simile *_*
A presto! =)

Recensore Veterano
30/07/10, ore 13:50

Questa storia diventa sempre più bella, e sono solo al secondo capitolo!xD
Penso che tu abbia saputo descrivere la psicologia di Federica e del professore in maniera superba, davvero.
Sono, in fondo, molto simili, eppure estremamente differente, perchè l'uno ha già percorso una strada, abbandonato a se stesso e, forse, sbagliando, mentre l'altra ha ancora molto da scoprire (sebbene creda che non ci sia più niente che possa sorprenderla) e molta strada da fare.
Insomma, a parte dirti che mi piace sempre di più leggere quello che scrivi, non posso dirti molto perchè hai già scritto tutto tu. Hai scritto qualcosa che mi ha lasciata letteralmente senza parole, perchè è completo e perfetto e...
Forse (proprio sforzandomici xD) mi ha lasciata un po' perplessa l'atteggiamento del professore, il fatto di convocare un alunna in biblioteca, di offrirle delle "lezioni private...probabilmente però, lui non è una persona normale (ehm, scritto così suona brutto!xD). Nel senso che non è soltanto un professore che ama il sapere e che, anche senza darlo a vedere, osserva gli alunni e li conosce. Non è solo questo. Forse è anche un uomo che è annegato nella sua eccezionalità, e ha bisogno, in qualche modo, di salvarsi, magari "sfruttando" un'altra persona come Federica...
Mi è piaciuta molto la descrizione della biblioteca: di solito le descrizioni così particolareggiate mi risultano pesanti ma il tuo stile ha l'effetto di rendere piacevoli anche queste parti e hai reso il luogo dove si svolge la vicenda un posto... beh, per certi versi molto affascinante *_* (tralasciando il fatto che io adoro le biblioteche, anche quelle scolastiche!xD)
Ti faccio ancora una volta i miei complimenti: al prossimo capitolo! =)

Recensore Veterano
29/07/10, ore 14:19

Bene, dopo più di due settimane sono riuscita ad iniziare a leggere questa storia, ma non so quanto ci metterò così preferisco recensire ogni capitolo! =)
Rispetto all'altra storia Federica è da principio più "simpatica". Cioè, più che altro è più umana ed è per qiesto che l'apprezzo molto di più che nell'altra storia. è vero, anche descritta da quel ragazzo (la voce narrante, perdonami ma non mi ricordo il nome!) è umana, cioè, "alla portata di tutti" (a differenza di Alex) però... però appare troppo perfetta. Invece qui fin da subito appare con tutte le sue debolezze e i suoi dubbi... ok, spero di non aver fatto un discorso senza senso.
La figura del professor Ricci mi incuriosisce abbastanza, lo trovo molto in linea con l'istituto, che di soggetti strani deve averne sfornati negli anni!xD
Mi ha in parte ricordato la mia professoressa di filosofia: lo stesso amore per la materia e la stessa freddezza nelle spiegazioni e interrogazioni.
Beh, anche per questa storia (benchè io si asolo all'inizio) devo farti i complimenti: è davvero ben scritta e ben immaginata.
Al prossimo capitolo! :)

Nuovo recensore

Ti ringrazio tanto per esserti presa la briga di rispondermi punto per punto! Deve essere stata veramente una faticaccia: mi sono resa conto solo ora di avere scritto davvero tantissime cose inutili nelle recensioni, tra pseudo-riflessioni e supposizioni di dubbia origine :D. Sei stata troppo gentile. Ad ogni modo, niente applausi. Ho voluto recensire ogni singolo capitolo di questa storia perché mi sembrava assolutamente giusto, insomma, merita davvero. Le tue risposte mi hanno schiarito le idee ed hanno alimentato ulteriormente la mia curiosità... mi ritrovo ad attendere gli aggiornamenti con impazienza! Non so da quanto tempo non mi succedeva più.
Anche questo sesto capitolo mi è naturalmente piaciuto tantissimo, ma mi ha anche spaventata. Più le distanze tra Fede e Ricci si accorciano, più io temo per entrambi. Non ho ancora focalizzato la fonte delle mie paure, ma è così. E' come se questo rapporto non potesse aspirare ad un lieto fine (e qualcuno potrebbe dire: con un titolo così e le presenze incombenti di Rimbaud e Verlaine...). Ho trovato ottimo il modo attraverso il quale, gradualmente, sei riuscita a descrivere con estremo realismo lo scoprirsi di questi due personaggi: il processo di avvicinamento risulta piacevolmente spontaneo, autentico. Il resoconto del compleanno è tenero, ma l'ultima parte del capitolo è quella che mi ha toccata di più. La sensazione che avverte Fede al tocco di Ricci (alla fine mi hai corrotta!) è così percepibile! Da sentire sulla pelle il disagio e allo stesso tempo quella "bellezza" inaccettabile... Complimenti!
Ti prego, risparmiati almeno la briga di leggere le mie aberrazioni, perché non sei tenuta a farlo. Sul serio, è roba di pessima qualità.
Per concludere: ho imparato che certe cose sono davvero impossibili da comprendere... almeno, a me sfuggono drammaticamente. Nell'elenco delle assurdità umane potremmo tranquillamente inserire anche la passione mostruosa per la spazzascrittura, posizionandola tra "eleggere ripetutamente Presidenti incapaci" e "definire Fabio Volo alta poesia". E' chiaro che stiamo parlando di interrogativi fuori dalla nostra portata.
Alla prossima (:

Nuovo recensore
15/07/10, ore 21:53

Lungo, intenso. Mi è piaciuto. Direi che è questa storia in linea generale, a piacermi. E ti ringrazio, per aver deciso di condividerla con noi tutti.
Federica e Cantastorie, queste due facce, l'una nascosta, incerta e sola, l'altra evidente, sicura e fasulla. Il peso della solitudine è così palpabile in lei... questa solitudine della mente che è così devastante e temibile, ghiacciata. Il pensiero che il proprio essere sia così dannatamente sbagliato, avanzato, nella sua insopprimibile diversità che condanna all'emarginazione. Attraverso le tue parole io so che Federica vive in un costante controllo di sé, che Federica non può trasmettere agli altri i suoi quesiti, le sue domande, perché non capirebbero, e non per cieca cattiveria, ma per innocente incapacità. Eppure, ciò non può nemmeno lontanamente essere consolante. Le ha fatto così male, in passato, dover sopportare il peso di questa totale indipendenza, che accettare la presenza di Leonardo Ricci non deve essere per nulla semplice. Io credo che, probabilmente, resterei paralizzata dalla paura. Federica lo è, non immobilizzata ma impedita nel normale vivere i suoi pensieri (e ciò è già molto, per una personalità simile), ma allo stesso tempo si tende verso un uomo che le è tanto affine quanto differente, poiché ha già attraversato, già scelto qualcosa che invece a lei si pone ancora davanti come un foglio bianco. Leonardo vuole in qualche modo salvarla dal suo stesso destino, ma io mi chiedo se effettivamente ci riuscirà. Cosa le darà? Altro sapere, altre delucidazioni, altri solchi da immagazzinare nella sua anima "sconvolgente". E questo non finirà per renderla sempre più sola? La nascita di uno scambio di questo tipo pone le basi per una vera e propria dipendenza e, in questo caso, è Federica ad essere in svantaggio, perché più giovane, perché non completamente indurita (io credo). Leonardo la sta costringendo (forse anche senza rendersene conto) ad una situazione estremamente pericolosa, in qualunque senso possibile.
E la presenza dei fantasmi di Rimbaud e Verlaine, e del loro amore tormentato, non mi tranquillizza proprio per niente. Dare vita a dei potenziali parallelismi è stato un impulso quasi naturale.
Lo ammetto, sono una lettrice da seghe mentali non indifferenti.
Per ora mi fermo qui, attendo con ansia il tuo prossimo aggiornamento.
Ancora i miei complimenti. Non ti scoraggiare ;)

Nuovo recensore
15/07/10, ore 21:10

Il lato umano del professor Ricci (ok, potrei anche abituarmici) aumenta di volume e il freddo controllo che Federica ha mantenuto, fino a questo momento, sul suo disilluso universo comincia a sgretolarsi. Il che mi piace, ma mi spaventa (come è giusto che sia).
Leonardo comprende Federica in un modo terribile, la svela: "Ma così, almeno per un po’, ti sentirai vivere anche senza camminare dentro una fiaba" questa frase è proprio uno schiaffo, per esempio.
E lei vuole toccarlo, quasi per accertarsi fisicamente che lui esista, mossa da un qualche istinto di difficile assorbimento (tant'è che Cantastorie inganna se stessa, auto-inducendosi a dimenticare).
Ahimè, l'ultimo (per ora) capitolo mi attende.