Che delizia questo capitolo! Entra subito nella lista dei miei preferiti (la lista inizia con la frase “tutti tranne” e i capitoli esclusi sono pochi, ma comunque). Ogni tanto dovresti scrivere male, altrimenti poi noi poveri lettori siamo costretti a trovare nuovi modi di esprimere la nostra approvazione ogni volta che aggiorni—mettiti una mano sul cuore.
Ti ho già parlato da qualche altra parte e in qualche altra occasione di quanto siano speciali i tuoi personaggi "secondari", ma ogni volta devo lottare contro me stessa per non ripetertelo ancora e ancora, ad infinitum. Helena mi piace così tanto. È una donna forte, decisa, intelligente, ma allo stesso tempo c'è in lei una delicatezza che fa venir voglia di proteggerla a qualunque costo. Credo che sia la condanna di molte donne profonde tanto quanto lei, questo doversi arrendere a un rapporto che va avanti per inerzia facendoselo andar bene, perché alla fine non ci sarebbero motivi per porgli fine—o meglio, ci sarebbero, ma anche in tal caso sarebbero troppo sottili perché chiunque altro capisca—devo smetterla con gli incisi ma è più forte di me, perdonami. Ho amato Matt. Più del solito. Il momento in cui pensavo che sarei morta affogata nel brodo di giuggiole è stato quello in cui ha mandato il messaggio a Brian senza pensare, solo per rallegrarsi della sua risposta e del suo essere ancora lì. Dimenticandosi di fare una domanda intelligente o che almeno portasse a qualcosa, certo, ma l'ho amato anche per questo.
E poi Brian l'abbiamo perso. Addio, proprio. Cotto lesso. Come biasimarlo?
A questo punto l'unico timore è che a Brian stia cadendo la corazza, un po' troppo. Non temo che Matt gli faccia del male di proposito, ma Matthew è maldestro, terribilmente. E abbiamo già visto che a volte questo ha messo Brian in difficoltà, ragion per cui ho letto le ultime righe sorridendo amaramente su questo bus londinese come una mamma preoccupata.
Sono in pari con le recensioni e quindi adesso non ho davvero idea di che cosa accadrà. Spero cose belle, ché se no qui io ci sto male T.T

A presto,

pwo_

Ps. So che ultimamente devo essere un po' ovunque sul tuo pc, ti prego di scusarmi. Ma non so se riuscirei a riassumere tutto ciò che penso in tre, quattro recensioni per tutta la storia—anzi, lo so, e no, non ci riuscirei. Quindi perdonami [si prostra ai tuoi piedi], ma continuerò su questa strada.

A presto,

pwo_

-Vuoi che me ne vada?- è il mio turno di chiedere. Anche se mi costa troppo, e così non lo guardo mentre formulo quella domanda.
-No. Non ti avrei dato l’indirizzo di questo appartamento, altrimenti.
[...]
-…vuoi che me ne vada?- sussurro di nuovo.
-…no.- mi risponde allo stesso modo.
URLO! Ma quant'è bello quando Brian si lascia andare—no, rettifico—quant'è bello quando Brian si sciogliesotto al tocco di Matt? Rispondo io: tantissimo. Fai bene ad essere orgogliosa di questo capitolo. Posso solo immaginare quanto sia difficile gestire un Matt come questo, che sembra cambiare idea ogni minuto a seconda della corrente più forte. Le tue descrizioni di Parigi sono meravigliose e vivide, cosa che finora ho apprezzato molto soprattutto perché io a Parigi non ci sono mai stata, e leggendoti mi pare di poterne toccare con mano l'unicità. Il problema è sempre quello: Brian cede, non è che non ceda, però anche quando cede cede per poco. E Matt non capisce un accidenti di Brian e—ancora peggio—di se stesso, quindi nemmeno lui aiuta. Mi chiedo per quanto durerà questo equilibrio delicatissimo e precario prima di spezzarsi—perché che si spezzi mi pare inevitabile; c'è solo da capire tra quanto ciò accadrà, in che modo e soprattutto quanti pezzi resteranno.
Non mi resta che continuare a leggere e sperare ç_ç

Sei sempre tanto brava, baci!

pwo_

Devo ammetterlo, all'inizio ho pensato davvero che li avresti chiusi in una stanza d'albergo e li avresti lasciati fare spezzando il cuore a noi tutte(/tutti?). Però non sto recensendo a caldo perché in realtà questo capitolo l'avevo già letto e quindi IO SAPEVO. Confermo, Matt non sa più che pesci pigliare, ma è lodevole che non si arrenda. Dovrebbe solo avere un pochino di coraggio in più—d'accordo, molto coraggio in più—e prendere in mano la situazione. Lasciando Kate, dicendo la verità a Chris (Dom me lo figuro troppo incline all'esaurimento nervoso) e andandosi a riprendere Brian per un orecchio.
Quanto mi diverto çvç

Ciao ciao,

pwo_

Arieccomi!
Sono andata avanti a leggere ma sono rimasta un po' indietro con le recensioni, che brutta persona che sono. Va be', mettiamoci in pari.
Andrej Peijic è stato una bella sorpresa—intendo trovarlo qui nel capitolo, perché in realtà lo conoscevo già è sì, è una personcina piuttosto sconvolgente, anche se io dal vivo non l'ho mai visto. Ma a noi.
Andrej non mi spaventa troppo. Almeno non per quanto riguarda Brian (li vedo troppo come donna+donna, e non ci sarebbe nulla di male ma no, non sarebbero una coppia realistica). Matt potrebbe benissimo fare La Cazzata—maiuscole volute—e farci un pensierino, e non per altro, certo, ma per infastidire il nostro eroe.
E comunque di Helena avrei paura anch'io. Non so perché ma mi manca un po' Mamma Stef, gn.

A presto,


pwo_

Ohohoho, hai capito te il nostro caro, vecchio Matt? Aveva una cotta per l'attuale suocera! Ad ogni modo. I capitoli in cui Matt è senza Brian, o meglio, i capitoli in cui Matt non ci pensa più di tanto sono un po' uno strazio al cuore. Un po' perché essendo io dalla parte di Brian, da brava fangirl, aspetto sempre trepidante quel momento in cui i due litigano e poi tutto finisce nel sesso e tutti siamo contenti e i Mollamy tornato insieme ed evviva; un po' perché quando Matt è da solo perde tutta l'arroganza che me lo rende così affascinante e che in un certo senso mi dà la certezza che se Matt vuole Brian per davvero (e noi sappiamo che è così), allora niente e nessuno potrà impedirgli di averlo. Invece qui Matt è quasi rassegnato, e ho come l'impressione che ciò che cerca di fare quando è con Dom e Chris è farsi dire come dovrebbe comportarsi. Farselo proprio dire, non farsi dare un consiglio o una mano. E questo ovviamente va contro i nostri interessi (perché io mi immagino che i miei interessi coincidano con i tuoi), tanto più che Dom e Chris, povere stelle, sospettano tutto meno che il loro frontman voglia provare ad amare (sempre che non lo ami già) il cantante—uomo—della band rivale per eccellenza.
Quanto pathos, non ne uscirò viva (che poi in realtà sono andata avanti a leggere e quindi fino a un certo punto so già che succede, ma ora recensisco capitolo per capitolo perché ogni volta ho provato cose diverse)!

A presto,

pwo_
(Recensione modificata il 02/09/2015 - 12:13 am)

Cosa posso farci, Kate mi piace ancora. Certo, mi sta antipatica per principio, ma devo ammettere che se dovessi muoverle una critica, ora come ora, non saprei nemmeno da dove cominciare.
Sono rimasta spiazzata dalla sincerità di Brian nell'ammettere di essersi innamorato, non pensavo che potesse mai succedere. È ancor di più, non certo nel momento in cui Brian si è accorto che non solo si è innamorato, ma è stato anche “preso in giro”—sempre che quella di Matt possa essere definita una “presa in giro”.
L'ultima frase di Brian mi ha fatto un po' male [pwo_ ormai la prende sul personale], ma sai che c'è? DEVO ANCORA LEGGERE UN SACCO DI CAPITOLI (!!!) E SO—IO LO SO—CHE LE COSE CAMBIERANNO. Spero solo che i prossimi capitoli siano abbastanza da ribaltare la situazione una volta ma non abbastanza per ribaltarla due volte e farci tornare al punto di partenza.
Continuo a seguire con piacere,

pwo_

Cosa.
Chi.
Dove.
Come—no rettifico—come hai potuto?
[riaggiorna la pagina nella speranza che cambi qualcosa]
Allora, innanzitutto devo dire che Dominic è un po' ingombrante—gentile, eh, per carità di Dio!, ma—sì. Io capisco che stia solo cercando di aiutare Matt, ed effettivamente questo gli fa onore, ma al momento mi dà solo noia, perché aggiunge alla lunga lista delle possibili “scelte” di Matt una donna in più (e le altre donne sono Kate, Gaia e Brian, in caso non fossi stata abbastanza esplicita). Per il resto, ho interpretato la ritrosia di Matt non tanto come un gesto di fedeltà galante nei confronti di Brian, quanto come un modo di garantirsi una breve tregua da questo turbinio di donne e amori che sembra non volerlo lasciare in pace. Che Kate prima o poi sarebbe arrivata, questo me lo aspettavo—qualche capitolo fa hai buttato lì quell'indizio della sua chiamata, e mi immagino che dopo averlo fatto tu te ne sia andata fischiettando con finta aria innocente—ma di certo non mi aspettavo che sarebbe successo ora e così. Oh, mio dio. Kate, ahimè, mi piace, lo ammetto. Trovo che abbia usato le stesse parole che in una situazione simile avrei usato anch'io. Però capisci bene che io non posso tifare per Kate, e ancor meno se Brian entra in scena come entra in scena Brian e in due secondi di numero ha già indossato il più falso dei suoi sorrisi.
Un capitolo che è un capolavoro (e sì, sono ripetitiva), e il cui fulcro sono tre frasi che, da sole, basterebbero a descrivere tutta quanta questa storia—almeno finora.
“Non riesco a capire il suo viso. Non riesco a capire la sua espressione. Io non so assolutamente nulla di quest’uomo.”

A presto,

pwo_

Delizioso. Questo capitolo entra a far parte della mia lista di preferiti assieme al primo e a quello della barca (il terzo, mi pare, vero?). Dom mi piace fino a un certo punto: capisco che anche lui, come tutti, voglia solo tutto il bene di questo mondo, per Matt, ma senza accorgersene, spesso, rischia di diventare ingombrante e basta. Credo che non mi faccia impazzire soprattutto perché ho paura di come reagirà quando saprà tutto - perché arriverà quel momento, e io già tremo al solo pensiero.
Brian che si registra in albergo per poi precipitarsi da Matt è pari solo a Matt stesso che ogni volta che lo guarda... beh, sappiamo come va a finire. Descrivi con eleganza e scioltezza quello che si prova quando si viene investiti dalla presa di coscienza di quanto effettivamente ci è mancato qualcuno, ed è vero: ce ne si accorge solo quando la persona in questione ce la si ha davanti per la prima volta dopo tanto tempo. Eppure ho una strana sensazione, riguardo a quello che potrebbe accadere adesso. Forse perché in fondo quella è la villa di Dom, e nessuno ti impedirebbe di fargli andar male l'appuntamento e farcelo ripiombare in casa proprio mentre i nostri eroi si stanno dando da fare - Nai, ti prego, non farmi questo, il mio povero cuore non reggerebbe.

Vado a vedere che cosa succede ora e continuo a pendere dalle tue labbra!

pwo_

Leggi la risposta dell'autore

"-Uhm.- concorda Helena, sorridente e rabbonita.- E’ un lui o una lei?
-Un lui.
-Oh-oh!- ribadisce.
Brian ride ancora ed Helena posa la tazzina davanti a sé ed incrocia le mani.
-Lo conosco?
-Non personalmente, no.
-Allora è una persona famosa.
-Vuoi davvero giocare a questo gioco?
-Vuoi davvero dirmelo?
Ci riflette ma alla fine annuisce tranquillamente ed Helena inclina la testa ed aspetta.
-Matthew Bellamy.
-Quel Matthew Bellamy?- ripete lei, perplessa.
-Beh, non ne conosco altri, io.
-Credevo non lo sopportassi.
-Sì, lo credevo anche io."
[Fissa la pagina con entusiasta adorazione] Questa è stata la mia parte preferita di tutto il capitolo. Helena è un personaggio che, in qualche modo, non è mai ingombrante, nella vita di Brian, sebbene, con tutto ciò che sa di lui e con tutto ciò che lo lega a lui - primo fra tutti Cody -, avrebbe tutti i motivi per esserlo. La vedo come una stampella che Brian tiene nell'armadio per quando comincia a fare davvero fatica a camminare, e quindi sì, ci piace un bel po'.
Matt è meraviglioso. Non saprei dire se io stia parlando da semplice lettrice oppure da lettrice innamorata di uno dei personaggi - il suddetto Matt, appunto -, però credo che tutti qui siamo d'accordo che Matt è meraviglioso. Siamo ancora in quella fase di cauto corteggiamento reciproco che precede il BAM - e con "BAM" intendo quel bellissimo: "BAM, Mollamy!". Non vedo proprio l'ora.

Corro a recensire il prossimo (che in realtà ho già letto qualche ora fa) e poi riprendo con questa lettura piacevolissima. Ah, dovrei lavorare un po' ma mi sa che anche oggi faccio tutto domani. Se mi licenziano posso dare la colpa a te? X)

Volo al capitolo 9,

pwo_

Stef ha già capito tutto. Se non tutto, allora molto, come sempre accade. Mi piace molto questo Matt che "si lancia nel vuoto". Non conosce ancora Brian, non sa praticamente nulla, di lui, eppure ha il coraggio di provare a fare funzionare le cose (a modo suo, ovvio). Avevo già letto parte di "Tempo Perso", per poi abbandonare la lettura a causa degli orridi impegni di ogni giorno. La parte del regalo mi era rimasta impressa, ma tempo di non aver mai scoperto che cosa decide di fare Brian riguardo a quel regalo - non mi resta che scoprirlo da me.
Ci vediamo con il prossimo capitolo!

pwo_

"-Ti sto dando fastidio?- s’informa educatamente.
-Non necessariamente."
[Indica con foga] SI STA LASCIANDO ANDARE!!! Ah, che bellezza. Sai, ogni volta che concludi la narrazione di una scena e cominci la successiva con l'immagine di loro tra le lenzuola di una stanza d'albergo io muoio un po' dentro (in senso ancora, sempre ed eternamente positivo). Ed è proprio vero che Matt non potrebbe affrontare argomenti come questi e con questa nonchalance con altri che non siano Brian. Parlano dei risvolti più scomodi della loro "storia" con tranquillità, come si parla del più e del meno. La dolcezza di Brian è una dolcezza che non diventa mai stucchevole, o almeno non se la racconti tu.
Cucino qualcosa di commestibile e poi riprendo la lettura!

Baci,

pwo_

Lo stralcio di quotidiano che hai strappato dalla vita di Ania e Marcus mi è piaciuto molto. Soprattutto, credo che tu abbia reso molto bene la sensazione che si prova quando si sta davanti a un giudice silenzioso sentendosi colpevoli - sapendo di essere colpevoli. Brian è più razionale quando è lontano da Matt, o almeno questa è l'impressione che ho avuto. Mi pare, per essere più specifica, che quando Brian è con Matt si "dimentichi" un po', e passami il termine, di tutto il resto. Non corregge il tiro durante, ma piuttosto lo corregge dopo, quando è da solo e ripensa a quello che è stato.
Questo continua attesa che tra i Mollamy accada effettivamente qualcosa è estenuante. Però lo è in senso positivo, capisci, sto aspettando quel momento in cui Brian si accorge di essere ormai indissolubilmente legato a Matt (sempre che questo momento arrivi) nello stesso modo in cui si aspetta una cosa bella - godendosi tutto ciò che le precede.
Spero che sia superfluo dire che, se mai vedrai queste recensioni, non sei affatto tenuta a rispondere a tutte una per una (ché qui se no non si finisce più).
A prestissimo, mi sa che oggi mangio davanti a "Tempo Perso", tanto più che sono a Londra e sola in casa (uiiiii)

Besitos,

pwo_

Matt sta portando l'arroganza ad un livello completamente nuovo (era un tentativo di traduzione dell'espressione inglese corrispondente, ma ci siamo capite). Un conto è chiamare — mandare un messaggio — a Brian e piombarsi in casa sua (o quasi), un conto è balzare su un aereo e intrufolarsi nella sua camera da letto per guardarlo dormire. Mi piace come Matt sia arrivato a Udine per uno scopo e come, pian piano, abbia capito che forse con Brian non voleva più fare solo quello. Ah, e per inciso, Stef-MammaChioccia è un'immagine che non guasta mai.
Volo a leggere il prossimo!

pwo_
(Recensione modificata il 24/08/2015 - 02:25 pm)

Apriamo un capitolo su questo capitolo.
Allora, innanzitutto parliamo di Brian, che è sempre meraviglioso (non mi sovvengono termini più complessi), e soprattutto è proprio Brian. Ho letto tutto questo capitolo sorridendo come un'ebete, un po' perché i Mollamy sono un pezzo di cuore e un po' perché effettivamente questo capitolo fa proprio ridere, e se non tutto, almeno parte di esso. Credo di aver riletto due o forse duemila volte i botta e risposta in barca — sul podio “fuori di metafora”, “tanti auguri” e “te ne compro altre dieci”.
Ma Matt. Io credo, anzi sono sicura, di non aver mai visto un Matt così... così... così. È un Matt molto nuovo e che tu (come al solito) ritrai magistralmente — e Brian ha proprio ragione a dire che l'aspetto più irresistibile di questo Matt è la sua arroganza, il suo mettere i propri desideri davanti a qualsiasi altra cosa. Come al solito, anche in questa storia dovrò identificarmi con Brian — anche perché è certamente più donna lui di Matt — e innamorarmi della controparte.
Menzione di onore alla bellissima scena dello spinello (che detto così non rende molto, ma procediamo): Brian che sente Matt andarsene e pensa a quanto è carino è già un colpo al cuore, ma che Matt, contro ogni aspettativa, si faccia trovare sul ponte della barca a fumare tranquillamente — ad aspettare che Brian si svegli — è la fine del mondo.
Continuo a seguire sfidando mancanza di tempo, lavoro e quant'altro!

Baci e a prest(issim)o!

pwo_

La presenza di Gaia, in un certo senso, mi inquieta; so che Matt tiene ancora a lei (lo so perché è ciò che traspare dal capitolo), ma allo stesso tempo so che ora nella vita di Matt c'è un nuovo punto interrogativo (o di riferimento?), Brian. Mi piace la sensazione di “star entrando nel vivo”, e ovviamente so già per chi tifo — c'è bisogno di specificare? Ti ringrazio davvero per aver scritto una storia che mi terrà in ottima compagnia per un po' (non molto, visto che ho tutta l'intenzione di divorarmela, ma va bene così).

Sempre bravissima,

A presto,

pwo_