Recensioni per
Alla mia rosa
di Leia345

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/04/20, ore 12:32

Di André Grandier conosciamo i gesti, pacati ma risoluti, le parole, spesso misurate ma anche taglienti, ma soprattutto i silenzi.
Non era di molte parole ma non credo lo fosse proprio per il motivo che viene splendidamente evocato in queste righe.
Forse era davvero un uomo silenzioso

Significa preparare splendidi discorsi, languidi sonetti ,
Discorsi brillanti
Argute osservazioni

Immaginare conversazioni perfette
Costruire intere tragedie
e commedie

per catturare l’attenzione di chi ci sfugge

E significa di fronte alla persona amata

Perdere poi ogni parola
Perdere l’intelligenza

La ragione

non fare nulla

non dire nulla


Quando si prova un sentimento di amore, la parola spesso resta in gola, figuriamoci poi se la paersona amata dimostra di non vedere neppure colui che la ama ed anzi volge gli occhi ad un altro ancora.

Non sono proprio d’accordo sul fatto che se non si è ricambiati non si ha il diritto di parlare.
André avrebbe potuto farlo ma così avrebbe rischiato di perdere Oscar, di ritrovarsela ancora più lontana di quella lontananza che pur essendo loro così vicini, li ha sempre comunque divisi.

L’amore di André si declina così dunque, attraverso i suoi silenzi, e attraverso questi delicatissimi ma intensissimi pensieri che seppure velati di malinconia non disdegnano d’immaginae un amore sensuale, fisico, potente e definitivo.
Anche Oscar ama ma non può rivelare il suo amore così come accade ad André.
Ma in pochi s’immaginerebbero i pensieri di Oscar verso Fersen altrettanto intensi e dolorosi, pur con tutto il rispetto che ogni amore, unico ed innocente, merita.

L’incedere della narrazione è bella, forse solo sporcata da qualche pensiero un po’ troppo stucchevole in effetti, come se André non avesse il coraggio di ammettere tutto il suo dolore, preferendo consolarsi con l’immaginazione che lo porta a vedere l’altra quasi come una dea leggiadra ed irraggiungibile e dunque impossibile da amare.
Ilomilo

Recensore Master
16/02/15, ore 09:08

È davvero una bella poesia che racchiude perfettamente tutti i sentimenti provati da Andrè per Oscar.
Mi è piaciuta molto l'ultima frase che hai scritto "Ma io perdo la vista e la cieca sei tu" è una frase bella e veritiera.
Ti faccio i miei complimenti per questa poesia perché è davvero originale!
Spero di riuscire a leggere qualcos'altro di tuo al più presto.
Alla prossima :)
(Recensione modificata il 16/02/2015 - 09:13 am)

Recensore Master
22/04/11, ore 18:31

struggente, bellissimo. magari un uomo fosse davvero capace di parlare così al cuore di una donna!

Recensore Veterano
28/09/10, ore 20:31

Ahi… i diari! Pozzo di figuracce, che quelle di Fersen, al confronto scompaiono! Riesumando Lady Oscar dalla mia cantina, son saltati fuori anche loro: mi son rotolata dal ridere a rileggere di appostamenti, pedinamenti, imbambolamenti, cuori spaccati, tutto da auspicare che una voragine si potesse aprire all’istante sotto i miei piedi! Per non parlare delle foto, nelle quali ho catalogato, col senno di poi, i Fersen ed i Girodelle, non trovando naturalmente, neanche un Andrè. Ma ora, il tuo pezzo. Andrè sappiamo teneva un diario, perché non aveva altro modo di sfogare tutti i suoi pensieri, i suoi sentimenti, tutto quel peso che, in qualche modo doveva uscire dalla sua testa, perché una persona non può portare tanto dolore dentro, tutto quel tempo, senza impazzire. E se il tuo pezzo fosse una foto, ci riconoscerei Andrè. “E’ difficile aspettarti, quando sei già qui”: la vita di Andrè in una frase. “Sei capricciosa e credi di non esserlo”: il caratteraccio di Oscar in una frase. “Io perdo la vista e la cieca sei tu”: povero Andrè, le cose stavano proprio così. Come puoi non essere soddisfatta di questo pezzo? Ok ok, mi serve l’insulina per abbassare il glucosio che ho in corpo, dopo averlo letto e riletto, ma non è colpa del tuo pezzo, ma di quello zuccherino di Andrè che è proprio così, cara! Daresti dello stucchevole ad Andrè? Non penso proprio : ) E le ultime due righe spiegano anche come sia arrivato alla camicia strappata: completamente disperato. Davvero bello! le altre poesie di Andrè, per favore, SCRIVILE!!! Ciao!!!

Recensore Veterano
22/06/10, ore 15:55

Ciao,
innanzitutto questa poesia è scritta benissimo! Lo vedi che migliori di volta in volta.
Non l'ho trovata particolarmente smielata, anche perchè penso che siano perfetti come pensieri in testa di Andrè.
Lui la ama, la desidera, la anela, ma non può fare altro, non è in grado di fare altro.
La domanda finale è perfetta.
Fantastico il passaggio:
"Se mi permettessi di farti vedere l’immensità del mio amore
Mi ameresti all’istante
Ma io perdo la vista
E la cieca sei tu"
Proprio brava. Complimenti
A presto
Ciao

Recensore Veterano
20/06/10, ore 08:06

Ciao! Avevo già letto questa tua poesia ma ho esitato prima di commentare perchè non avrei saputo cosa scrivere!xD
Intanto inizio dicendo che è molto bella. Hai saputo cogliere abbastanza i pensieri di Andrè e scriverli in forma "poetica". Anche io non credo che sia molto molto dolce, la trovo più che altro "in linea" con il personaggio originale... Mi hai fatto venire in mente una canzone ("Emozioni" di Battisti) che probabilmente con quanto hai scritto non c'entra nulla, non so, ma ogni volta che penso ad Andrè e al suo amore non ricambiato, o ogni volta che leggo qualcosa che mi ci fa pensare (come in questo caso) mi viene in mente quella canzone, che... boh, mi pare si affianchi molto bene...
A presto! :)

Recensore Master
18/06/10, ore 16:52

Io non l'ho trovata assolutamente stucchevole, anzi. E direi che non è neppure dolce, è piuttosto decisamente amara!! Bellissima sul serio.

*****

E sono tornata, come promesso.
Mi sono letta e riletta questa storia, l'ho soppesata, rigirata ad alta voce, per sentirla.
Se parlare di quello che è la realtà complessa e piena di mistero di un sentimento come l'amore, che di stucchevole o dolce in alcuni casi ha davvero poco, allora non abbiamo capito nulla.
Certo, nell'amore c'è il romanticismo, può esserci la dolcezza, (qui totalmente assente)ma questi sono spesso elementi solo superficiali.
In queste parole che tu hai scritto non c'è nulla di superficiale; questi pensieri di Andrè sono tutt'altro che stucchevoli, non sono i dolci pensieri che un uomo rivolgerebbe alla sua donna.
Sono invece, le parole dolorose di un uomo costretto da sempre a dissimulare quello che sente, cosa c'è di dolce in questo?
M'è dolce il soffrire? Cito a memoria... Ma Andrè non è masochista... o forse sì?
Questi sono i pensieri lucidi e addirittura impietosi di un uomo che capisce fin troppo chiaramente la pena della sua amata, perchè è la stessa che prova lui.
L'amore non è cieco, (altra credenza idiota, scusa se sono così cruda) in realtà ci vede fin troppo chiaramente.
"Io so cosa provi... io so cosa significa vivere come morti in assenza di chi si ama e cominciare a vivere solo in sua presenza..." Quanto tormento in queste parole, ma Andrè lo accetta.
"Solo tu puoi sapere cosa provo, perchè solo tu ami come io amo..."
In fondo, Oscar e Andrè soffrono per le stesse cose, conoscono lo stesso dolore, amano senza essere ricambiati.
E ancora: "Taccerò di questi spiriti perversi che mi trafiggono l'anima e il corpo..." Andrè desidera Oscar, la vuole per sè in una maniera tale da farlo quasi diventare pazzo, eppure quale controllo sfibrante esercita su di sè per anni, che forza deve avere per resistere, e paradossalmente, nello stesso tempo, è lucidamente consapevole che se Oscar sapesse la verità, lo amerebbe immediatamente. Eppure lui aspetta, aspetta che lo capisca anche lei. Perchè ostinarsi ad amare senza speranza? Chi glielo fa fare?
Perchè magari, qualche volta l'avrà odiata o si sarà dato dell'idiota... perchè l'amore non è tutto rosa, ma ha le sue sfumature di grigio.
E la frase finale, fulminante e assolutamente vera nella sua profonda amara rassegnazione: "Ma io perdo la vista, ma la cieca sei tu... e io non so più cosa fare."
Scusa se la citazione non è perfetta , ma il senso è quello.
Ho sempre pensato che Oscar è stata cieca per gran parte della sua vita e purtroppo, apre gli occhi quando ormai è tardi.
E questo succede spesso in tutte le realtà della vita.
E allora, io dico che questa storia è così dolorosamente 'stucchevole' (caratteristica che non amo nemmeno io, per intenderci) che la metto tra i preferiti.
I miei più sentiti complimenti per questa meraviglia.

Ah, un' altra cosa: l'idea delle 'Poesie di Andrè', secondo me, è stupenda.
Dovresti pensarci seriamente. Quante emozioni nascoste avrebbe da raccontare, dolore rabbia, gelosia, amore e odio. Ti potresti sbizzarrire.
(Recensione modificata il 19/06/2010 - 12:36 am)

Recensore Veterano
18/06/10, ore 15:57

Non l'ho trovata così sdolcinata come hai detto anzi, forse dovevi essere più cruda.
Nel complesso mi è piaciuta, potrebbe sembrare un momento di sfogo per Andrè.
Le parole azzeccatissime.
Brava a me è piaciuta.

Nuovo recensore
18/06/10, ore 15:28

ciao! la fic è carina, però forse effettivamente può risuonare un po' pesantina per tutta la sdolcinatezza..ma a parte questo credo che tu abbia usato proprio delle parole ed espressioni perfette e confacenti alla situazione! mi è piaciuta molto la frase che hai inserito quasi alla fine "ma io perdo la vista e la cieca sei tu", molto significativa a mio parere! ti faccio comunque i miei complimenti, brava! hai proprio uno stile buonissimo! :D

Recensore Master
18/06/10, ore 14:07

Davvero bella, perché esprime appieno tutta la disperazione e l'ardore di un amore non ricambiato. Ed è bellissimo quando dici che lui conosce i sentimenti di lei verso Fersen, capisce i suoi dolori, e che nessuno la capisce meglio di lui: paradossalmente, è proprio André, del cui amore Oscar non si accorge nemmeno, a comprendere quello che c'è dentro il cuore di lei; in un certo senso, André capisce Oscar (non ricambiata da Fersen) proprio perché lei non lo ricambia! E' proprio il "muro" esistente fra loro in questo senso, che permette a lui di penetrare il cuore di lei e di scorgervi le stesse sue pene d'amore. E' un complicatissimo quanto delicato intreccio, che tu hai saputo esprimere assai bene, complimenti.

Recensore Veterano
18/06/10, ore 13:56

Per la serie adoro farmi del male ho letto la tua fic..
Su una cosa avevi assolutamente ragione per i miei gusti è stata una cosa da vomitare.. credimi niente da dire.. ma dopo la prima parola avevo la nausea.. Non avrei dovuto leggerla ma senza leggere non posso commentare quindi... Bè oltre ai sensi di vomito che mi ha allegramente suscitato, come fic si se uno adora le cose sdolcinate è carine, ci sono certi pezzi che sono davvero belli.. altri che non so mi bloccavano la lettura probabilmente dato l'argomento è normale!
Ti dico non scrivi male, anzi dalla prima fic sei migliorata moltissimo.. è che come hai detto tu era meglio che mi astenessi!
Parte quello c'è qualche piccola ripetizione ma nulla di grave! Lo so che dovrei essere l'ultima a parlare e so altrettanto che non avrei dovuto leggere la tua fic..
Bè spero non ti sia offesa
Priscilla Corvonero