Recensioni per
IL PROFUMO DEL RICORDO
di NonnaPapera

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/07/10, ore 00:52

In primis ti rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti per aver preso in considerazione la mia più che modesta idea per scrivere questa storia, che non esito a dire mi è piaciuta molto, secondo me sei riuscita molto bene a cogliere il senso di questa canzone, che è sostanzialmente una confessione addolorata ma non certo querula sulla nostalgia e su quella che avrebbe potuto essere e non è stato, la scelta di un protagonista in abito talare mi è parsa poi particolarmente felice perché si tratta di una categoria di persone che (almeno in ambito cattolico) fanno voto (in nome di un bene supremo) di non lasciarsi tentare dalla pratica di certi particolari atti.
Devo dire che mi è piaciuta molto la scena del protagonista che gira per le strade di questa città con fare apparentemente distaccato, conscio del suo ruolo (che dopo tanti anni sente ormai come parte di sé) e di quello che ne consegue, perché in lui deve essere riposta la più ampia fiducia da parte della comunità (che da come è descritta deve avere davvero bisogno di una guida saggia e accorta che possa aiutarla, infatti mi sembra un ambiente piuttosto degradato, a proposito, davvero bello l’accostamento contrastante tra la gente e l’ambiente che la circonda, che a quanto pare non è dei migliori, credo proprio che uno dei pochi punti di riferimento su cui il quartiere può contare), anche se all’interno della sua anima la situazione non è altrettanto solida (molto bella l’idea che un vago profumo abbia avuto il potere di riportargli alla mentre ombre di un passato che credeva ormai sepolto, ma evidentemente tale ricordo aspettava l’occasione propizia per presentarsi).
Ho trovato (sempre per quello che può valere il mio parere) ben descritto nella sua indeterminatezza il personaggio che fu al centro delle attenzioni del protagonista quand’era giovane, un periodo che ora a colui che ora cammina nelle strade di una realtà urbana così diversa, lontana sia nello spazio che nel tempo (bella l’immagine simbolica della foschia presente nella mente del protagonista), bello l’accennare alla sua presenza dal profumo che portava con sé, in un ambiente molto diverso e lontano dall’attuale, l’importanza della sua presenza e del valore che essa aveva per lui, nonostante che al contempo nella sua mente fosse chiaro fin da subito che non era lecito nemmeno avere pensieri di tal genere (ma ora, con il tempo trascorso, si può pensare a lei e a cosa può esserle capitato in tutti questi anni, e se anche quella persona ha ricordi di quel periodo, e se sì di che tipo, e se per lei hanno la stessa valenza che hanno per lui).
Molto affascinante la riflessione sul tempo, che secondo la saggezza popolare è un tipo di medicina capace di curare tutto, è chiaro che la nuova realtà in cui è stato trasferito avrà rappresentato uno sfida per il protagonista, che doveva vedersela con un nuovo ambiente, nuove persone e nuove necessità che esse avevano (che possono essere diverse, ma in fondo anche simili a quelle dei precedenti parrocchiani) hanno di certo aiutato il nostro a non pensare a quello che era avvenuto, ma ciò non toglie che in qualche anfratto neurale sinapsi maliziose avranno conservato il ricordo di quell’esperienza particolare e struggente, che rendeva inquiete le giornate del giovane sacerdote che ora ricorda con una certa dose di nostalgia non disgiunta da un pizzico di tenue tristezza.
Mi sembra davvero ben scritta la parte ispirata dai versi “Chissà com’è la tua vita oggi…”, si vede in esso la presenza di un delicato pensiero verso quella persona che è stata così importante sia pure per un fugace momento, credo proprio che sia sincero nell’augurare che quell’essere abbia avuto una vita felice e serena come nonostante tutto lo è lui in quel momento.
Non posso non farti i complimenti per la ben descritta scena della “caduta” del protagonista, che pur accorgendosi che tale relazione era andata oltre la semplice amicizia o l’assistenza spirituale, è stato solo un semplice bacio, ma per il valore intrinseco era già venuto meno al suo dovere, ed era qualcosa che doveva essere evitato, e che nonostante la sua indubbia buona volontà non era riuscito nell’intento, immagino che la sua passione fosse vera e sincera, e che fosse ricambiata da quella persona, ma al momento della decisione finale su quale piega doveva prendere la sua esistenza, il senso del dovere è stato più forte, troppe erano le persone che avevano bisogno di lui per dedicarsi solo ad una, per quanto speciale potesse essere, saggia quindi la decisione di andarsene, e credo che lei fosse dello stesso parere, accettando con civiltà e silenzio, aveva capito che probabilmente non poteva sottrarlo al suo dovere, non sarebbe stato giusto, il ragionamento del protagonista nella sua amarezza di fondo è condivisibile, non tutti possono avere le stesse passioni..
Infine non posso che definire con parole laudatorie la parte finale del testo, il viaggio (esteriore e interiore) del sacerdote s’è concluso, è tornato nella sua parrocchia (la cui location non è tra le migliori, credo che il sacerdote una volta arrivato ivi avrà sentito un contrasto quanto più stridente possibile con quella di partenza), dove ci sono persone che hanno bisogno di lui qui e adesso (in questi anni probabilmente credo che lo avranno conosciuto e apprezzato), sa che i ricordi, belli o brutti che siano, non possono prendere il posto del presente, ha avuto un attimo di debolezza, ma ora (e qualsiasi valore esso possa avere nella mente dell’uomo) ci sono le necessità di ogni giorno, e bisogna pensare a quello, alla luce di quello che è avvenuto e avviene probabilmente la sua scelta è stata giusta e se ne rende conto.
Però non può non pensare, come esercizio forse sterile della mente ma non per questo meno sentito a cosa sarebbe potuto accadere se gli eventi avessero preso un’altra piega.
In sintesi: per me è stato davvero un piacere leggerla, per cui ti rinnovo il mio più sentito grazie per l’impegno profuso e per il tempo che hai dedicato all’ideazione e alla composizione della stessa, nonché delle parole presenti a piè di pagina.

Recensore Master
15/07/10, ore 18:51

Wow che bella! Mi è piaciuta molto. Poi adoro Battiato quindi cento punti in più per questo! Scritta davvero molto bene!