Senza dubbio il migliore dei capitoli. Qua si nota lo stile da grande narratrice che c’è in te, maturo al punto giusto, variegato di un talento che non smetti mai di ostentare. Con grande piacere ho notato che le tue storie hanno originalità, spiccano ed escono dalle stringhe dei testi, sono come una boccata d’aria pura nelle zaffate sulfuree di quelle cittadine.
Ricordo che alla prima stesura i dialoghi erano fin troppo colti per rivolgersi ad una bambina di 10 anni, ma ti raccomando a non far sì che diventino troppo stupidi per essa. Ricorda sempre a chi ti rivolgi, cerca di immedesimarti in lui, fai lo stesso con colui che parla, usa un tono adeguato e ben congeniato all’ambientazione, che qui hai saputo dare. Lo sai poi che io pretendo la perfezione da te? Eh? Sei la mia scrittrice preferita, non smetterai mai di esserlo. Amo il tuo stile, il lessico ricercato al punto giusto, i vocaboli azzeccati, pensieri giusti, descrizioni dettagliate, punteggiatura corretta e tutto quello che si possa desiderare da una ragazza. Ancora mi chiedo come fai, riesci sempre a stupirmi ad ogni capitolo, le prime stesure sono di una bellezza nulla rispetto a i racconti editati, è questo che mi stupisce di te, il fatto che ti diverti a scolpire le tue storie fino a renderle statue di marmo dalla bellezza inconfutabile ed ineguagliabile, che ci tieni così tanto a curarle, le ami come te stessa, ed è proprio tangibile questo tuo affetto per una semplice storia che sotto le tue dita di abile narratrice diviene speciale, è come un sole che risplende nella notte.
Solo che questo sole si smorza in una tetra luna quando ripensi, sommariamente, che i tuoi racconti sono tristi, per certi versi con finali troppo pesanti da digerire, solo questo che mi rattrista, benché quando si scrive di certe cose diventa proprio normale dare finali tristi, ci si prova un po’ piacere ma alla fine se ne esce pentiti, si vorrebbe essere capaci di scrivere storie a lieto fine. Quest’ultime però mancano di spiccata originalità, ma a lungo andare anche quelle cattive diventano non originali e quindi il finale è scontato da parte di un lettore assiduo. Quindi ti consiglierei di intervallare qualche racconto con altisonanti note di felicità su un pentagramma anche triste, solo per stupirmi ancora, perché so che ci tieni ad apparire sempre più brava, mia piccola scrittrice. So che le canzoni su cui sono basati i racconti non sono proprio allegre, ma tu cerca di cogliere i buoni propositi in mezzo al mare in tempesta, una semplice frase può intrappolare una meravigliosa fine con una francysione, e lo sai che io le francysioni, vero? Più altro che dirti, se non che io amo il tuo modo di scrivere, che sei molto più brava di tutti quelli che pubblicano senza nemmeno essere letti, purtroppo quelli che dovrebbero essere letti vengono spesso cestinati. Zia Mad =), se solo ti scoprissero… fortuna che le speranze risplendono sempre, si fanno più fulgide, e so che riuscirai ad abbattere il limite dell’inconcludenza ( handicap di noi scrittori incompresi ), te lo meriti fra’. Tanto lo sai che alla fine la dea bendata colpisce un po’ tutti, il nostro turno arriverà… non disperare .
Ti voglio bene, il tuo stregatto.