Ciao, devo ammettere che questa storia ha suscitato in me emozioni contrastanti.
Non amo particolarmente le storiche legate al nazismo, perchè non tutti riescono ad avere il tatto che un argomento così importante merita (il clichè lui soldato cattivo, lei povera ebrea è molto usato e spesso in maniera del tutto inappropriata), però questa mi ha attirato per la dolcezza con cui Anastacia (che però non è ebrea, a quanto ho capito) si guarda intorno e, nonostante le sue idee, riesce a dare giudizi oggettivi su chi la circonda. Mi spiego: anche se non la pensa come Karl, non si esime dal pensare che sia una persona garbata, almeno finchè lui non la rapisce, ma anche in quell’istante non riesce a colpevolizzarlo fino in fondo.
Anche Karl mi è piaciuto perchè non è completamente buono e non è completamente cattivo. Il fatto che sia austriaco ne dà subito sentore e la cosa si continua a confermare nel corso della storia.
I primi capitoli mi sono piaciuti molto, mi hanno fatto apprezzare tutti i personaggi nelle loro sfumature e nei loro piccoli gesti. Mi è piaciuto come hai portato avanti la narrazione, in modo graduale e dal punto di vista di Anastacia, con frequenti riferimenti al fatto che non si trova bene a Dachau a causa della lingua e con qualche tentennamento verso le reali motivazioni che spingono Karl a comportarsi bene con lei. E' bello che non sappia quello che lui prova, soprattutto è giusto che sia così per l'età che ha lei (un'età difficile, di confusione ed in cui l'attrazione fisica molto spesso ti spinge a fare cose del tutto insensate!).
Dal capitolo sei in poi, però, ho visto un brusco cambio di rotta che non mi attendevo. Capisco il fatto che Anastacia sia maturata a stare da sola in un posto a lei nuovo, ma da qui ad arrivare persino a "saltare addosso" a Karl credo che ne passi parecchio. Vederli avvicinarsi l'uno all'altro pian piano mi sarebbe forse piaciuto di più (lo avrei trovato anche più realistico). Così, è come se mi fosse mancato qualcosa…
Un altro fatto che ho trovato strano è stato sentire dalla bocca di Karl “Ich liebe dich”. Sono parole pesanti, che non mi attendevo così presto. E’ stata una sorpresa, così come è stata una sorpresa notare che Anastasia non ha risposto. Tra i due, ero sicura dei suoi sentimenti, e non di quelli del colonnello…
Infine ho trovato azzardata anche la scelta di permettere ad Anastacia di uscire e di farle capire all’improvviso che si trovava a vivere accanto ad un lagher. Insomma, va bene tutto, ma se non è una stupida e ci abita così vicino forse avrebbe dovuto accorgersene prima… L’odore di carne bruciata, del resto, non rimane certamente circoscritto alle mura del lagher.
La scena dell’incontro con la donna è stata forte, ma del tutto appropriata. Non credo che tu abbia esagerato, anzi. Il problema è che è stato uno scontro troppo improvviso.
Scusa se sono stata un po’ critica in questa recensione, ma dico sempre quello che penso e spendo tempo e parole solo sulle storie che mi hanno in qualche modo “presa”.
Attendo il prossimo capitolo, ciao, Mivi ^^ |