Ahi ahi. Probabilmente ho letto per prima questo nuovo aggiornamento; ma sono sempre l'ultima a recensire!:/ Mi perdonerai: esami e verifiche varie si avvicinano...
Ma è valsa la pena aspettare, direi, decisamente. Anche se, come dici tu, questo capitolo è più lento del precedente, io direi che presenta una grande, una BIG BIG svolta. Più svolta del precedente. Izaya in questo Capitolo 17 che definirei magnetico (forse per le citazioni dal Piccolo Principe, forse per gli strani riti woodo sul bambolotto di Kururi) mi ha tanto ricordato il Gaara dei vecchi tempi di Naruto. Infanzia tormentata, odio che gli pioveva addosso da tutte le parti e poi quel passo avanti, quel cambiamento. Chissà se l'hai letto, il volume 16 di Naruto; se non l'hai fatto, questa sarebbe una gran bella coincidenza. Perché quando Gaara fa quel piccolo, innocente, mostruoso passo avanti, si ferma e dice: Grazie. ... E ricordo che a quel 'Grazie' ho sbarrato gli occhi e ho anche pianto. Perchè? Perchè era un segno, il segno. Il segno di chi smette di contare soltanto su se stesso.
E Izaya cos'ha fatto e non la stessa identica cosa? Un piccolo gigantesco passo avanti, con quella stessa magica parolina. Quando Shizuo è rimasto sconvolto, penso di aver avuto le vertigini anch'io.
Come di consueto, passiamo all' "analisi " del capitolo :D . [Che, se comincia a dispiacerti, puoi anche chiedere che venga rimossa ;)]
Partiamo dall'inizio. In generale devo dire che non amo particolarmente il personaggio di Mairu. In un certo senso -e possa io essere perdonata- capisco di più Kururi. Izaya è complicato, cattivo, sporco. Se avessi l'età di Mairu e Kururi mi comporterei certamente come la seconda delle due: sarei arrabbiata, offesa, delusa dal comportamento di mio fratello. Kururi poi ha dalla sua parte i maltrattamenti subiti da Izaya (vedi il bambolotto), quindi è ancora più da scusare. Nonostante ciò (e chiudiamo, perché ho l'impressione di essere in minoranza a giustificare Kururi), Mairu mi è piaciuta molto qui. Aveva già dimostrato di essere sveglia, la piccola, (con quella famosa domanda rivolta a Izaya in cui gli chiedeva perché non si lasciasse voler bene), però in questo capitolo la vedo crescere. Quel viaggio notturno sulla metropolitana non è che un viaggio all'interno della sua testa, all'interno della sua volontà. Per questo alla fine piange: certo, è il sollievo; ma a me quel pianto ha dato da pensare. E mi sono trovata a riflettere che alla fine di quella notte la sua forza è stata testata e Mairu ha vinto; ha vinto contro le paure, ha vinto contro la bambina che c'è dentro di lei, ha vinto contro i suoi genitori (che vorrebbe odiare ma che non riesce ad odiare, e questo dimostra di quanta forza lei si armi per stare sempre dalla parte di Izaya). Invece, non so bene cosa pensare del suo dialogo con Kasuka. Trovo che il personaggio sia uscito fuori perfetto (vedi la MAGNIFICA frase Nessuno si accorge di un problema che non fa rumore: ommioddio, lo inquadra alla perfezione! E, secondo me, lo rende più profondo, più poliedrico che nel manga; perché qui è sofferente, il suo silenzio E' sofferenza). Ma il suo discorso con Mairu mi ha messo addosso una certa dose di tristezza, e basta [Probabilmente sono io che non so recepire!]
Invece, Izaya come al solito mi ha riempito di spunti. Sarà che adoro Le Petit Prince da quando ero piccolina piccolina, ma quelle sue poche parole mi hanno lasciata come annichilita, frastornata. E creare dei legami significa essere schiavi della cosa amata. Certo, solo che non ci avevo mai pensato. Come al solito mi hai stupita (e se non l'hai fatto tu, l'ha fatto Izaya xD): riesci ad approfondire i personaggi e la loro psicologia, mentre di solito la tendenza è quella di semplificarli e impoverirli. In questo caso, dai a Le Petit Prince l'interpretazione (se vogliamo, parziale e deviata) che Izaya davvero applicherebbe al passo dell'incontro tra il Principe e la Volpe. Izaya ha tanta paura di ferirsi che preferisce ferirsi da solo, ha tanta paura di creare dei legami che li esorcizza sui bambolotti della sorella; come gli antichi riti sacrificali delle tribù primitive: uccidere il Re Sacro perché la sua malattia non infetti l'intero popolo, esorcizzare il male, uccidere per non essere uccisi! Ma, scusa, forse mi sono fatta prendere troppo la mano e la tua scena del bambolotto non aveva nulla a che fare con questo. .-. ... In ogni caso, Mairu l'ha capito: è impossibile non diventare schiavi della cosa amata. E lei lo sa, perchè ci guadagna il colore del sangue.
Seconda parte. Telefonata della mamma. Cavolo, inizio ad amare quella donna (la sua gentilezza e il suo amore parentale non hanno limiti! Per non parlare dell'acume, e del suo tatto...)! Quell' Ah Shizuo... mi ha fatto schizzare il sorriso agli angoli estremi della faccia: non vedo l'ora di ascoltare la sua domanda. Anche se il mio cervello ha cominciato all'istante ad elaborare teorie: ...come va tra te e Izaya? / ...tu e Izaya state insieme? / ...finalmente ti sei innamorato? Ecc, ecc. Ho grande stima dell'intelligenza di quella donna. E poi, si sa, le mamme sanno sempre tutto. ù.ù
Poi. Passiamo alla parte PIU' importante: Izaya e Shizuo. Un momento, prima a Shizuo (che la precedenza, in questo capitolo, se l'è meritata).
Era sull'orlo di una crisi bipolare. Arrivata a questo punto, stavo già ridendo in preda agli spasmi. I tentativi di frenare il proprio impulso di chioccia nei confronti di Izaya sono talmente patetici e deboli, che Shizu-chan ottiene solo il risultato di sembrare ancora di più un fidanzato amorevole isterico in crisi di panico. Mi sbaglio? La sintesi migliore per tutto quel suo agitarsi è questo tocco di genio qui: (...) ma non gli erano avanzati cuscini per soffocarlo dopo averli impiegati tutti per rendere confortevole il suo riposo. Dio, ma quanto lo ama?
E a proposito, la parte che mi è piaciuta di più è stata quella della medicazione. Non solo per il bacio, non solo perché Izaya è stato così...insolito, così vulnerabile...e ha valicato la distanza di sicurezza. Ma perché il tutto è avvenuto come un rituale, come una cerimonia, come un fare l'amore senza farlo fisicamente. Un'unione spirituale. Dedizione da una parte, silenzio e accoglienza dall'altra. Una sintesi perfetta: l'amore così complesso e saturo non ha bisogno di parole. E Shizuo lo capisce, quando dice Perché baciarsi era oltremodo facile e parlarsi, invece, una sfida(...)?
Izaya mi ha sciolto in quei momenti. I suoi sguardi sui tagli, quelle note sottintese dietro le sue parole (che io ho letto, e correggimi se sbaglio, come una sorta di piacevole constatazione del male che è in grado di farsi, come una soggezione masochista), la debolezza, la dolcezza...E quel Non sei un mostro; che per Shizuo vale così tanto, che è una risposta che vale mille volte più di mille Ti Amo. E anche se Izaya pensava di ripagarlo con il sesso (sì, è stato un grande passo indietro da parte sua), io non penso che lo volesse fare davvero, non per quello. Ha balbettato, ha parlato con incertezza, e poi in quel 'Tu sì', quella sensazione di aver parlato senza pensare... Izaya non è mai stato così, ma finalmente può cambiare, finalmente le sue barriere dann segno di voler cedere. Ovviamente, però, il modo di cedere mi ha fatto pensare. Possibile che Izaya non sia in grado di aprirsi a qualcuno, se non aprendosi anche fisicamente, se non mostrando fisicamente la parte più interna di sè? Solo facendosi del male può imparare ad aggiustarsi, a cucire i tagli che gli altri gli hanno procurato, a riparare le parti di lui che sono state rotte?
Izaya è così. E' un mistero, è imprevedibile. E per questo è così bello. penso che Shizuo si sia innamorato di lui anche per questo.
Per quanto riguarda il resto, la colazione, il braccio dietro le spalle, le parole che Shizuo riesce a scucirgli di bocca...non ha fatto che riscaldare tutto ciò che la scena della medicazione e del bacio avevano cominciato a far intravedere. Una speranza, che avanza a passi lenti e cauti, certo, ma C'E'.
Sulla conclusione, e su Shirou, non mi pronuncio. Odio tanto quell'uomo (che è pure omofobo) che non riuscirei a fare altro che a riempirlo di parolacce. La gelosia di Shizuo, comunque, è interessante ;) soprattutto considerando che è la prima volta che viene a contatto con papà Shirou. Se il sentimento è questo, e cioè di gelosia e desiderio di rivalsa, beh, siamo sulla strada giusta. Forse finalmente è arrivato qualcuno in grado di liberare Izaya.
Uh, un'ultima cosa, che stavo dimenticando. Insieme alla scena della medicazione, ho letteralmente amato quelle parole fuggite dalle labbra di quel genio (sì, lo E') di Shizuo: Per me non è lo stesso se tu non ci sei. Solo un barcollamento? Izaya, sul serio, solo un barcollamento? Io penso che al suo posto sarei schiattata. Dolce, dolce. Meraviglioso momento.
E ok, ora ti lascio in pace. Spero che prima o poi sapremo cosa c'è scritto su quel tavolo ;)
Ah, Violent Red mi mancherà in questo mese. Aggiorna presto, eh, mi raccomando.
Con tanto tanto tanto affetto e ammirazione, Ali.
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