E ci risiamo...ma che devo fare con ste recensioni, che le scrivo sempre due volte!!!!
Mia adoratissima, non sai che felicità ho provato nel vedere ben tre capitoli nuovi in così poco tempo, ed uno più bello dell'altro, per giunta!!!
Poi, vengo a sapere che hai pensato di riscrivere l'ultimo...ma sei impazzita? E' il più bello, il più commovente!!!
All'inizio, è terribile, un pugno nello stomaco...sei terribilmente fantastica nel descrivere la brutalità di quella situazione senza mai diventare morbosa. Ho apprezzato anche la scena della cattiveria gratuita di Izaya verso la sorella, perché lui è pieno di una rabbia ed un rancore incoercibili, verso chiunque, ma in particolare verso le persone che gli sono più vicine, perchè non è in grado di accettare il semplice fatto che gli possano voler bene, lo vive come un'ulteriore umiliazione. Attorno all'umiliazione iniziale ha costruito una barriera di orgoglio difensivo.
La scena in cui, cotto come un popcorn nel microonde, piomba a casa di Shizuo, che ha il pigiamino, se non fosse tragica, sarebbe clamorosa...invece è tragica, e fa stare male da morire. Shizuo, che si trattiene con uno sforzo terribile dall'approfittarsi della situazione, è tenero da morire quando abbracciando Izaya, si scusa per averlo spaventato, gli dice tutto quello che non dice mai a nessuno...e poi, vedendo lo sguardo distante dell'altro, si chiede se ha sentito qualcosa, e pensa che tra loro c'e un abisso. E non sa che Izaya in qualche modo lo ha sentito, che ha percepito, sempre, fin dall'inizio, la sua gentilezza, la tenerezza che non sa dire con le parole...e lo sente in questo momento, in cui sta ricevendo l'abbraccio che desiderava, ma quello no, non lo percepisce.
Sono solo due ragazzini alle prese con qualcosa di enorme che li sovrasta: uno dei due non sa/non capisce, e non è neanche tanto sveglio, l'altro ha un tale quantitativo di rimosso, che al momento della frana si salvi chi può...Io me lo aspettavo. Sapevo che il loro appuntamento non ci sarebbe mai stato, da prima di leggere il finale del capitolo precedente. Lo sapevo perché questo era il momento buono, in cui le cose iniziavano a scorrere, in cui Izaya iniziava ad avere meno difese, e quindi, purtroppo, ad essere anche più vulnerabile. Ora o mai più. Il pezzo di m...doveva ricomparire. Il destino doveva infliggere ora il suo colpo bastardo. Quindi lo sapevo che Izaya sarebbe crollato. Più è controllata una persona, più è forte il botto quando scoppia. Si, lo so che Izaya è uno stronzetto di ventitrè anni in Durarara, che tiene sempre le emozioni a freno, anzi , che non ce le ha le emozioni, e calcola tutto. Ma quello, succede nelle novel, se succede... Io ho qualche dubbio: di Izaya, qualcuno dice che è pericoloso per l'instabilità delle sue emozioni, non per l'assenza, che è il contrario. In più punti, Izaya sembra essere il personaggio che più di tutti rimuove, e dunque per contrasto amplifica, e siccome non ritengo che l'autore abbia deciso di liquidare il suo personaggio più misterioso con "è nato stronzo per una sfortunata congiunzione astrale", ritengo che sia il caso in cui l'autore tiene segreto più a lungo il backgrond con il botto più grosso. Se così non fosse, il personaggio senza background sarebbe senza senso nella storia: dico così perché il passato è la parte dei personaggi che motiva il loro essere, le loro azioni, e tiene legato il passato al presente al futuro; insomma è la chiave di lettura di tutto. Non esistono buoni personaggi senza background. Inoltre, Durarara è una storia che si basa sugli incastri spesso geniali tra le azioni delle persone coinvolte, mentre la tua fic è introspettiva/psicologica. Dunque per forza di cose ci sono delle differenze. Inoltre, tutto questo preoccuparsi dell'IC e OCC, va bene finché è ragionevole, ma ad esagerare si rischia di creare personaggi piatti, vuoti meccanismi, privandoli della loro parte più misteriosa ed affascinante: le contaddizioni, i chiaroscuri. Infine, ora Izaya è ubriaco come un animale, lui che non regge neppure le bollicine della cocacola, e uno dei deprecabili effetti dell'alcool è precisamente quello di frantumare la personalità di chi ne fa uso. Ciò per dirti che va benissimo così, che l'ho amato tantissimo questo capitolo. E che lo stupro del protagonista, se tu lo avessi trattato in maniera meno sofferta, mandandolo a farsi sbattere senza problemi dopo la ricomparsa di quello stronzo, magari con un'inclinazione un pò più masochista del solito, sarebbe stata la trama di un porno, più che altro. Lo stupro è un tema scabroso, che, al di fuori del porno, va trattato con un minimo di profondità e serietà. Si è mai vista una persona che se ne scorda come se nulla fosse, solo con un pò di ammore?! Che ci vanno a fare in analisi le vittime di stupro quando potrebbero farsi sbattere al muro da un bel ragazzone, con reciproca soddisfazione? Che idea balzana quella che ci si possa passar sopra cantando? Per superare una cosa simile ci vuole un paziente lavoro di anni per separare dalla sfera sessuale della vittima il vissuto della violenza. Fintanto che permane la sovrapposizione tra lo stupratore e i successivi partners, hai voglia serate romantiche e rose...Io, anzi, avevo considerato come indice di un coivolgimento ben più che fisico proprio il fatto che Izaya riuscisse, sebbene con sforzo, ad aggirare il problema, perchè è ovvio che serva una spinta fortissima verso l'altro per scavalcare il fantasma dell'abusatore. Stiamo parlando, purtroppo, di una cosa terribilmente seria, non di un escamotage da romanzetto rosa. Tu l'hai trattata in maniera dolorosamente autentica. Tra l'altro, per aggiungere sfortuna, il tizio che ha violentato Izaya, non è neppure uno stupratore qualunque, ammesso che esistano, ma un sadico con la mania del lavaggio del cervello. In un certo senso Izaya è stato programmato per avere un'inclinazione alla sofferenza, e una forma di dipendenza nei confronti del tipo (ti fidi di me? e giù ceffoni). Dentro di lui le cose si sono mescolate e confuse, il dolore, l'amore, la paura, il piacere, è tutto un garbuglio inestricabile. Io penso che sia più una specie di plagio, che di vero sentimento da parte sua verso il bastardo. Anzi, forse all'inizio lo amava, o almeno ne cercava l'approvazione, poi è capitato quello che è capitato...E ora Izaya non riesce a fare altro che ripetere quello che ha imparato. E forse vorrebbe che Shizuo prendesse il posto di quell'altro per potersi liberare, ma lo fa istigandolo a fargli del male...per fortuna Shizuo non ci cade, sarebbe stato il disastro finale. Perché a volere una cosa simile non è propriamente Izaya, ma il suo inconscio marchiato dall'abuso subito, che conosce un solo linguaggio, perché l'altro, quello che hanno parlato Izaya e Shizuo, laggiù non è ancora arrivato. Che tristezza vedere che Shizuo ha capito che c'è qualcosa che non va, ma non sa cosa, cerca di essere delicato, prova ad aiutare e rassicurare, ma alla fine anche lui è vinto dalla frustrazione e dalla stanchezza, e tratta con parole crudeli Izaya che si è a malapena riavuto.
A questo punto della storia, Shizuo non è in condizioni di aiutare Izaya. Purtroppo, è un'amara considerazione. Scusa se ho scritto un mucchio di farneticazioni, ma avevo fretta di impedirti un insano gesto: non cambiare nemmeno una virgola, a parte impiedi che si scrive "in piedi". Ho adorato questo capitolo anche più degli altri, se possibile, anche se mi ha fatta soffrire, o forse proprio per qeusto.. E appena sarò più in me scriverò qualcosa con più senso. . Ho adorato questo capitolo anche più degli altri, se possibile, e mi ha fatta soffrire..HHH....
P.S. Noto una cosa: c'è una foto...da qualche parte c'è una foto, fatta dal tizio, che dimostra la sua colpa. E ora quella foto dovrà saltare fuori. (Recensione modificata il 09/05/2011 - 08:22 pm) |