Recensioni per
Di egoismo ed inutili sfoghi
di Iria

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/05/13, ore 17:29

Molto bella questa one-shot, è ricca e profonda e fa riflettere.

Terroni?
Polentoni?
Che cazzo di roba è?
Appartenete all'Italia, a me e a Veneziano.


Facciamo una piccola parentesi in cui dico che questa parte è stata magnifica, facendoci ridere hai espresso molto bene il pensiero che continua a dividerci. Non siamo terroni o polentoni, noi siamo italiani. Punto.
Ed è vero, è vero tutto quello che hai scritto: molti italiani non conoscono il significato del nostro tricolore, del nostro inno, non ne conoscono neanche le parole, l'orrore!; e quando sento gente che pensa che sarebbe giusto dividere l'Italia del nord da quella del sud? Creare due stati? Non credo di essermi mai arrabbiata come ho fatto in quel momento, venendo a sapere quella bestialità partorita da chissà quale subdolo gioco della mente di chissà quale essere. Dopo anni di lotte e di sangue esce questo decerebrato affermando che la divisione italiana sarebbe cosa buona e giusta. Un calcio nel culo e due dita negli occhi. Scusa, mi arrabbio facilmente.

"Unità d'Italia, un Italia che non fu"

è quello che ho letto in un articolo. Niente di più azzeccato, perché noi non siamo uniti nel senso stretto del termine, noi siamo ancora popoli che vagano all'interno di questo Paese ufficialmente uno e unico. Ma dove? Ma dove se sento ancora gente del nord insultare gente del sud e viceversa? Ma dove se esistono regioni invsibili? Parlo della Basilicata, sì, esiste una regione chiamata Basilicata, non lo sapevate? Muoio ogni volta che chiedo "come si chiamano gli abitanti della Basilicata?" "Basilicatesi?" "Ma che dici! Basilicani! Ignorante!" Lucani, si chiamano lucani. Hanno inventato la salsiccia, non c'è mafia. Forse la prendo un po' sul personale, dato che ho origini di lì, ma questo fa capire quanto la gente non conosca l'Italia, il suo Paese. Non dovrebbero esistere queste non-regioni, dovremmo conoscerci tutti. Ma questa è l'Italia Utopica che io immagino e con me molta altra gente. Non dobbiamo essere un popolo unico solo durante quegli stramaledettissimi campionati di calcio, durante i mondiali, gli europei o durante le Olimpiadi. Dobbiamo esserlo sempre. Sempre italiani, sempre.
Dopo questo mio "bellissimo e molto profondo" sfogo, posso dire che hai scritto molto bene quello che pensa Romano, sembra lui a scrivere, ad attingere a tutta la sua pazienza per non riempire le proprie frasi di parolacce e cercare di dire le cose in modo pacato e razionale.
E poi, vede la pizza nella nostra bandiera! Non lo avevo notato, dannazione, ma come ho fatto? Ora non vedrò più allo stesso modo il nostro tricolore.
Bella davvero questa storia, intensa, spero faccia riflettere un po' la gente; ho scritto anche io una cosa sul patriottismo, o qualcosa del genere, una cosa più "romanzata" e non ad alto livello come questa, ovvio, ma spero di aver reso l'idea dei miei pensieri. La gente dovrebbe smettere di scappare dall'Italia e rimanere per migliorarla.
Adesso vado davvero, ancora i complimenti, addio.
Juls
Ps. per la frase "Appartenete all'Italia, a me e a Veneziano", appartengo ai due Vargas! Oddio, mai stata così felice lol

Recensore Veterano
10/04/12, ore 19:27

Beh iniziamo con i meritati complimenti.
Bellissima -peccato per alcuni errori, ma capitano le sviste!-. Mi ha davvero emozionata e mi ha fatto riflettere profondamente.
E' vero non tutto il popolo italiano si sente italiano.
Ma ammetto di avere una visione più ottimistica della tua -o di quella di Feliciano e Lovino xD-. Per me sono davvero poche le persone che si sentono padane -cito la "padania" perchè la conosco di più essendo Milanese- ma vengono fin troppo valorizzate.
Se una persona dice: io sono Italiano, nessuno commenta la sua affermazione. Ma se un pirla -scusa la volgarità del termine- si definisce padano allora tutti iniziano a parlare di quella persona e, forse involontariamente -anche se ne dubito-, finisce per essere esaltata.
Io credo che sia molto più semplice far credere al popolo italiano di essere un popolo diviso, perchè un popolo diviso è molto più inoffensivo di un popolo compatto.
Ora non voglio scrivere un poema, perchè ho una tesi su cui baso le mie parole, ma non è il luogo adatto per parlarne, quindi chiudo qui la mia constatazione.
Sappi però che mi ha profondamente commossa leggere la tua fanfiction, e spero di poter discutere con te , e con altre persone, più attentamente, con più calma e in un luogo più adatto, questo tuo pensiero.
Mi rendo conto di aver fatto delle osservazioni, forse un po' confuse, e di non averle argomentato in modo appropriato, ma , ripeto, non lo trovo il luogo adatto.
Spero comunque che tu abbia trovato interessante la mia recensione. E spero che le mie parole ti facciano riflettere almeno un decimo di quanto abbiano fatto le tue con me.
Ancora complimenti per la ff.
Bravissima.

Recensore Veterano
31/05/11, ore 21:07

IO TI AMO.
Perdono, scusa, mi sono lasciata trasportare. Ma tu almeno ti rendi conto che in una semplice fanifiction hai scritto TUTTO - senza tralasciare nulla - quello che io dico alle mie amiche? Io rifletto su quanto sia meraviglioso vivere in Italia, essere italiani, e loro ribattono dicendo che l'Italia fa schifo. Ci credi che sento frase come "Appena possibile me ne vado in una Nazione migliore, tipo l'America!Là le cose vanno meglio!"; ci credi che mi sono messa a piangere sentendo questa frase? Sentendo che NOI italiani disprezziamo l'Italia?
Questo meraviglioso Paese, è disprezzato dal suo popolo.
Per non parlare poi di come si discriminano da Nord a Sud! Sotto i video di You-Tube oppure su facebook ne leggo di tutti i colori.
E io subito intervengo ricordando l'oro che l'Italia è una e meravigliosa.
Sono sempre stata dell'idea che l'Italia siamo noi; il male che facciamo all'Italia, è solo nostro.
Colpa nostra.
E non si accorgono che è colpa loro; colpa nostra.
Perchè siamo noi i giovani, il futuro. E se noi, per primi, non abbiamo un minimo di patriottismo come pretendiamo che potranno averlo i nostri nipoti? Nasceranno e penseranno subito "l'Italia fa schifo".
Senza soffermarsi a pensare che bella nazione è. E questo mi fa rabbia...
L'Italia non è solo una, anzi, due persone: Romano e Feliciano. Loro non esistono. Invece noi sì!
Perdono, ancora, ho solo divagato oggi. Lo faccio in continuazione ^^"
Questa fanfic mi è piaciuta molto, però direi che si commenta da sola: è bellissima *-*
Alla prossima, spero.
Chiaki

Recensore Master
11/02/11, ore 09:05

Lascio qui la recensione che lasciai altrove =)

Questa fan fiction è semplicemente stupenda.
Ti dirò, forse proprio perché vivo in prima persona questi sentimenti, questa discriminazione assurda tra quello che sta "qui" e quello che sta "lì", questa differenza così esaltata tra il Nord e il Sud, ho trovato questa fan fiction così diretta al mio cuore che quasi sto male.
Lo spirito italiano - io l'ho sempre pensato - alla fine giace nei cuori di ognuno di noi. Il problema è che, molto più spesso, siamo troppo egoisti, NOI, e non ci diamo ascolto. L'Italia unita non lo è per caso, il tricolore non è nato per caso. Siamo un popolo unito, siamo italiani.
E mi scuso se ho parlato più di politica che di altro, ma questa fan fiction è talmente toccante che ne ho sentito la necessità.
Sinceramente complimenti.

Recensore Master
09/09/10, ore 13:51

Spaventosamente intensa.
Potrei dirti migliaia di cose, potrei perdermi in innumerevoli ragionamenti e discorsi politici ed umanitari...
Ma alla fine Romano ha già detto tutto ciò che c'era da dire.
Davvero, sto qui a fissare lo schermo, a mordermi il labbro ed a riflettere su cosa scrivere, ma oggi non ho voglia di stare a parlare dell'orgoglio nazionale che non possediamo, di quanto sia bello vedere paesi come l'America, così patriottici, e di come sia deprimente pensare alla nostra povera Italia sperduta e disperata.
Ti dirò soltanto una cosa, una mia esperienza personale.
Qui al nord il pregiudizio verso i "terroni" è qualcosa che i genitori trasmettono ai figli da sempre, volontariamente o meno; conosco molti meridionali e spesso ho percepito le differenze culturali e caratteriali.
Vedi... Ci sono le volte in cui parlando di un qualcosa di negativo successo in città, al lavoro o nel paese si scopre che, magari, era invischiato un NAPOLETANO, ad esempio. Ed allora diciamo, tra di noi: "Ah beh, allora per forza che ha reagito così/che ha fatto questo! Sti terroni!"
E proprio in quel momento il mio animo si divide in due: da una parte l'abitante del Nord concorda in pieno e si compiace del giudizio, dall'altra l'italiana pensa a te, o alle brave persone che ha conosciuto -per sentito dire o per esperienza-, e si dispiace di quel commento così cattivo.
E credo che al sud succeda più o meno lo stesso, no?
...è triste, ma purtroppo fa parte di noi. Divisi dentro e fuori.
Io sono fiera di essere italiana. Mi piace il suono della parola "Italia".
Eppure il tricolore non mi dice niente.
Eppure anche io, a volte, divido il paese in "Padania" e "Terronia".
La verità è che ci sentiamo italiani soltanto all'estero, quando in verità dovremmo sentirci italiani QUI, nella NOSTRA patria.
Oh, perdonami: ho scritto tutto fuorchè un commento costruttivo.
Vabbè, credo comunque che si sia capito che la storia mi ha coinvolta.
Brava.
Tua <3

Recensore Junior
04/09/10, ore 21:06

non posso fare altro che porgerti i miei complimenti più grandi, perchè hai scritto una delle più belle fanfiction su hetalia che abbia mai letto (e-ehi-non sto scherzando!). molte delle cose di cui hai parlato le sento anche io, le penso per strada quando ascolto la gente parlare e in classe, quando i miei amici discutono. dobbiamo ricordarci più spesso le parole di (se non sbaglio) Manzoni: (l'italia è) una d'arme, di lingua, d'altare; di memorie, di sangue e di cor. ancora complimenti! ciao!
p.s. quella considerazione sulla pizza...be', lo pensata spesso anche io. è tanto grave? :)

Recensore Junior
04/09/10, ore 17:52

questa one-shot è perfetta.profonda nella sua semplicità,diretta e sopratttutto vera.bellissima dall'inizio alla fine.mi ha colpita molto e mi ha lasciato un senso di tristezza.
io ho un rapporto tutto personale con il nostro paese,lo amo e lo odio al tempo stesso.faccio parte di quelle persone che nonostante tutto sono fiere di essere italiane,il perché non lo so neanch’io.Sono dell’idea che rinnegare la propria nazione sia come negare una parte di se stessi.quando sento gente dire che l'italia fa schifo,che si vergogna di essere italiana e non vede l'ora di andarsene mi infastidisco.perchè l'italia è uno dei paesi più belli del mondo,dal grande potenziale,ma affetta da mille problemi,che è sempre stato rovinato da gente incapace di comprendere e gestire la sua complessità.non parlo solo al presente,è una vecchia storia solo in parte spiegabile con la nostra secolare divisione.è una questione di mentalità.ci trasciniamo dietro da troppo tempo questioni che nessuno ha mai afforntato seriamente.l’indifferenza e l’incompetenza dei rami alti ha rovinato l’italia,l’ha divisa ulteriormente,facendone viaggiare i pezzi su binari diversi.il risultato è che la gente non si sente parte della nazione.
detesto anche noi italiani,sempre a lamentarsi,ma spesso poi ognuno nel suo piccolo pensa solo a fregare gli altri e a fare il furbo,tanto non cambia niente.mancanza di responsabilità e anche un po'di coraggio,sia nell'affontare il futuro che nel ricordare il passato.
meglio fingere vada tutto bene,meglio attaccarsi alla propria città e regione,dire che è sempre colpa degli altri,che non siamo un popolo perché troppo diversi.ma siamo noi che non vogliamo sentirci fratelli anche se lo siamo.solo uniti possiamo migliorare(ed essere completi),ma nessuno ci arriva.Spero che feli e lovi prima o poi possano guarire...
Ti ringrazio davvero per questa fic,complimenti!!!

Recensore Junior
03/09/10, ore 23:19

Può una storia fare del male al cuore? Sinceramente, prima di leggere questa one-shot non lo pensavo. Ora però devo ricredermi. Perché è tutto vero, maledizione, tutto dannatamente vero. E il magone che sento nel petto dimostra quanto la tua FanFiction mi abbia colpito. Mentre la leggevo, mi è venuto spontaneo prendere il Tricolore e stringermelo addosso. Sono una persona molto patriottica, e sono la prima a difendere la nostra nazione dai suoi stessi abitanti, che dicono che vogliono andarsene, che l'Italia fa schifo. C'è poco da fare. Non impariamo mai dal passato. Non ci sentiremo mai un unico popolo. E quella bandiera rappresenterà sempre e solo una minima parte di noi. Quelli che si sentono Italiani nel cuore e non hanno paura di ammeterlo.
Comunque, lacrime a parte, è una storia bellissima, grazie per averla scritta.

Recensore Junior
03/09/10, ore 23:15

Shot MERAVIGLIOSA...mi ha commosso tanto...pensa io sono Lombarda e mi chiamano Polentona...io ODIO la POLENTA !!!!!!!...scherzi a parte io vorrei VERAMENTE essere ITALIANA non solo sulla carta ma anche nello SPIRITO...noi siamo TUTTI FRATELLI D'ITALIA...l'unione l'ha voluta il Sud come il Nord e secondò me non deve esserci differenza tra di noi...siamo TUTTI FIGLI della STESSA NAZIONE !!!!!!!!!!!!!!!...ma purtoppo L'UOMO ITALIANO (se si può definire così) deve ancora capirlo...l'ITALIA non sarà mai unità se gli ITALIANI sono i PRIMI a non voler l'unità e poi come ha detto Massimo D'Azeglio "Abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli Italiani"...fine scleto time passiamo alla vera recensione...questa fic è meravigliosa (l'ho già detto?) perchè hai descritto i pensieri di ITALIA in un modo splendido ed è stato come se anche io fossi li con loro...come se IO fossi diventata VERAMENTE una parte di LORO ed è stato bello...ovviamente vola trà i preferiti e ti faccio veramente i complimenti e ti ringrazio per averla condivisa con noi...GRAZIE !!!!

Recensore Junior
03/09/10, ore 22:09

Non sono un portento nei commenti, spesso è per pigrizia, spesso perché non so cosa scrivere davvero. Eppure questa volta voglia fare un eccezione, anche se minima, anche se breve.
Questa shot è riuscita a commuovermi.
Sì, non perché io sia patriottica, o perché mi senta legata alla mia patria ma perché hai reso i pensieri di Romano o meglio Italia: veri, sinceri e sentiti.
Non sono una persona dalle lacrime facili, assolutamente. Però gli occhi mi sono diventati lucidi. Le parole fanno molto e tu con queste hai espresso tanto a parer mio.
Mi è piaciuto infinitamente ciò che hai scritto. Proprio perché non visito spesso EFP sono contenta -e fortunata- di aver intravisto il titolo della tua shot tra gli altri.
Complimenti.

Recensore Master
03/09/10, ore 21:14

Io sono il classico esempio di chi non si sente italiano e si sente invece fortemente parte della propria regione d'origine. Sì, io mi infiammo per la Pianura Padana, per gli Appennini... Non riesco totalmente a riconoscermi nel Tricolore -che hai descritto così bene, segnandone gli aspetti di quella che dovrebbe essere l'Italia- proprio a causa del fatto che, ancora oggi, l'Italia non è unita. L'Italia è sempre stata smembrata, recisa parte a parte, ferita nell'orgoglio. Ed ogni regione ha fatto da sé, ha vissuto una sua storia, slegandosi dalle altre. Ed infine il grande divario: Nord e Sud. Divario mantenuto sino a quella sofferta unità che mai unità sarà nel profondo degli animi d'un popolo, ma solo su un pezzo di carta. È una cosa che, a pensarci, mi fa schifo. Sì, mi fa schifo non sentirmi italiana, mi fa schifo non riuscire a sentire l'orgoglio patriota che Romano e Veneziano vorrebbero innalzare con veri sorrisi, senza più finzioni. E non è certo colpa loro se la gente è così spregiudica nel definire terrone questo o quest'altro, nel disdegnare la capitale o altro ancora. No, è che l'uomo -e qui parlo in generale- non è fatto per sentirsi parte di un gruppo, l'egoismo prevale sulla fratellanza. È una cosa triste.
Al di fuori di queste considerazioni personali, questa shot mi è piaciuta MOLTO. Perché? Perché ci sei tu dentro questa storia.
Drev

Recensore Veterano
03/09/10, ore 20:05

AMO quello che hai scritto. Batte forte il mio cuore, il cuore di un'italiana, che non trova gioia più grande come il sognare di poter essere 'sorella' della sua amata terra. Ti ringrazio, per le tue parole. E ringrazio ancor di più la semplicità con cui Hetalia é riuscito a entrare nei cuori di molte persone, di come sia riuscito a trasmettere emozioni e pensieri al di fuori dell'ironia. Di come quei ciuffi ribelli, combaciati, formassero un cuore. Di come i fratelli Vargas, benché lontani, sono così vicini l'uno all'altro... Grazie.

"Marukaite chikyuu marukaite chikyuu
Marukaite chikyuu boku HETALIA"