Non so dirti di preciso cos'ho provato leggendo questa storia, solo... qualcosa si è rotto. Non so, forse le note di sottofondo terribilmente malinconiche, miste al finale inaspettato e spiazzante, in grado di aprire una voragine nell'animo del lettore.
Ecco, sì, forse è quello che si è spezzato, o forse il cuore di una bambina che voleva imparare a suonare con il suo "fratellone", una bambina che non vedrà mai il suo sogno realizzato. O il cuore di un genitore. O anche quello dello stesso Massimo.
Una morte improvvisa, come una corda del piano che si spezzi nel mezzo di una melodia.
Questa storia viene dal cuore.
Hai proprio ragione.
E ora me ne vado nel silenzio, perché mi sono state strappate le parole.
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