Recensioni per
Giacinto...
di Martilla92

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/03/13, ore 17:27
Cap. 1:

Sto piangendo!*-*
é stupenda!Semplicemente meravigliosa!
Conosco il mito e devo dire che, anche se non è tra i miei preferiti, da come lo hai scritto, lo hai fatto sembrare stupendo!^^
Dico davvero...
è intriso di pensieri, sensazioni, emozioni anche abbagliate dal forte sentimento dell'amore per Giacinto stesso.
Apollo ne è letteralmente cotto!
Mi piace l'uso di queste parole, molto toccanti, pronfonde...riflessive...
Mi ha fatto riflettere anche sulla gelosia umana, quella brutta bestia che non conosce frontiere, non ha muri di contenimento, il sentimento che reputo più brutto in assoluto!
Mi sto commuovendo!(E ti assicuro che non accade molto spesso...)
*piange*
Sei eccezionale...merita di essere messa tra le preferite...
Complimenti!^^
Alla prossima!

KingPeter

Recensore Master
29/11/11, ore 13:01
Cap. 1:

E anche uno dei miei miti preferiti e sono felicissima di aver letto la tua fic, che è meravigliosa. E' scritta divinamente e il dolore di Apollo è così intenso e straziante. Adoro questo monologo disperato e rassegnato, straziante, dolce, innamorato...
Mi ritiro nel mio cantuccio a piangere, ancora complimenti ^^

Recensore Master
06/04/11, ore 08:47
Cap. 1:

Come potevo non essere attratta da una storia del mio mito preferito? Da amante della mitologia greca, un po' meno delle versioni da tradurre, non posso che farti i miei complimenti. Questa ff è delicatissima, piena di malinconia, dolce e triste al tempo stesso. Con poche parole hai detto tantissimo. Mi è piaciuta molto, poi, la parte in cui hai affiancato l'odio e l'amore, l'intreccio tra Eros e Tanatos, il lato divino e umanissimo di Apollo, per non parlare dell'epilogo che ha quel sapore tipicamente greco: di fatale inevitabilità. Bella, molto, molto bella, sarà che in questo periodo son partita per i miti greci e i giacinti in particolare (se uno va a vedere la mia pagina se ne accorge ;))ma non trovo quasi miglior modo per iniziare la giornata che con un piccolo pezzo di poesia a colazione, se posso dire. Buona giornata!

Recensore Junior
01/12/10, ore 16:47
Cap. 1:

Non avevo idea che esistesse il genere originale epico finchè non l'ho usato per una mia storia, ma trovo che abbia potenzialità interessanti. Costruisci la storia a senso unico, completamente rivolta a giacinto già dalla prima parola. la voce di apollo suona sconsolata per qualcosa che a perso ma che non scalfisce la sua divinità, quasi l'amore per lui fosse una cosa accessoria. Getti uno sguardo interessante nel mondo divino e nel concetto, seppur abbozzato, di umanità, e crei una strana empatia col dio che risulta fuori dal comune. Ti faccio però notare che la carica drammatica dell'evento si esaurisce in poche righe per la mancanza di ritmo nella narrazione: la scelta che hai fatto di spezzare i pensieri di apollo in frasi lapidarie crea sì un bel senso di atemporalità ed estraneazione dal mondo mortale, ma nel contempo impedisce all'emozione trasmessa dal racconto di prendere il volo e contagiare il lettore. Mi piace anche il fatto che apollo si lasci andare di tanto in tanto ad espressioni tipicamente mortali tipo "mi è rimasto ben poco" che accrescono ancora il senso di contatto tra i due mondi.
Per me questa storia merita un approfondimento per non sembrare solo un riassunto del mito ma una reinterpretazione, anche se già così regala una bella visione di apollo

Recensore Junior
23/11/10, ore 13:49
Cap. 1:

Prima di tutto, ti ringrazio per questa meravigliosa storia, e anche per la scelta.
Credo che questo sia uno dei miti che più colpiscono, in quanto vediamo Apollo, dio delle arti, delle belezze astratte e esistenti anche senza un vero sentimento umano, innamorato di Giacinto.
Giacinto, che sicuramente sarà stato arte, vista la sua nota bellezza che tanti uomini ha fatto invaghire, ma è arte puramente umana, così come sono umani i sentimenti che Apollo prova.
Hai reso... non male questo sentimento.
E' forte. Ecco, non rispetta alla perfezione quelli che io considero i miei canoni -cioè la struggentezza interiore semi inimmaginabile- ma sta molto di più a quelli mitologici.
Profondo, il non toccar quasi per nulla Zefiro. Sì, perchè al momento Apollo non piange per il bastardo, non piange perchè è stato lui a portargli via l'amore.
Piange perchè Giacinto non c'è più, e nulla, proprio nulla, potrà rianimarlo.
Zefiro è una giustificazione, è la seconda fase.
In primo luogo, soffre. E non pensa.
Tu questo l'hai reso alla perfezione.
Forse, serviva un po' meno cognizione di causa.
Intendo, anticiparlo con una riflessione che negasse l'accaduto avrebbe reso di più il momento.
Così sembra quasi che sia narrato anni dopo, o almeno qualche mese dopo la morte dello spartano.
I pensieri sono quelli di un dio. Di un dio sono i sentimenti, la veste che l'animo indossa.
E crolla il falso castello che Apollo aveva costruito. Nulla più lo protegge. La tristezza è tristezza per tutti, immortali compresi.
L'amore e l'odio sono due sentimenti così vicini che basta un tocco leggero per farli combaciare.
Questa sì che è una vera perla di saggezza! Potrebbero scriverci libri a riguardo!
Brava.
Sono presenti diverse frasi come questa, nel tuo racconto, che lo rendono sì poco lineare, danno l'idea di un Apollo ben poco lucido e comunque dio, ma donano un che di filosofico alla storia.
Credo che ci sia un non, in tutto questo.
La fine.
E' sospesa. E' narrata.
Un po'... fredda, incompleta.
Ma è anche colpa mia, che sono pignola, e se qualcosa mi lascia anche un minimo ...mmmh ... allibita devo segnalarla per forza!
Ti prego di perdonarmi.
La tua storia ha davvero molto valore.
Credimi, non è perchè è uno dei brani di Ovidio che preferisco, è perchè è scritta molto bene.
Altrimenti, come speri che si ritrovi tra i preferiti? :)
Sayounara, e grazie. Di cuore.



Ijin no Warui Hito

Recensore Junior
15/11/10, ore 14:32
Cap. 1:

Sono contentissima che qualcuno finalmente abbia deciso di scrivere su questo mito BELLISSIMO che purtroppo in pochi conoscono.. La tua storia è molto molto bella e tanto struggente. La prima volta che ho detto questo mito mi sono commossa, e tu mi hai fatto commuovere di nuovo! La figura di Apollo è molto ben caratterizzata, hai reso bene il "dramma" di un dio che, da figura eterea e potente, diventa un amante in preda delle passioni.
Un'ultima nota: la frase "Non temere, Giacinto, farò tutto ciò che è in mio potere affinché i secoli non cancellino il tuo nome." è MERAVIGLIOSA!
I secoli non cancelleranno mai nè Giacinto nè il loro amore.. T_T
I miei complimenti
LadyOfSorrows

Recensore Veterano
12/11/10, ore 22:02
Cap. 1:

O.O
ma complimenti.
Io amo tantissimo la mitologia greca e di solito quando leggo qui lo facci ocon uno standard di piacere molto esigente e commento poco, ma questa merita un commentone, anche se non ho idea di cosa scrivere. .-.
beh, i sentimenti di apollo sono davvero tristi, il dio è stato trasformato in un umano con una dolcezza ed una tenerezza davvero toccanti e poi sei riuscita anche a spiegare bene la situazione e i doni che Apollo fa a Giacinto senza fare un elenco particolarmente pesante che di solito disturba la storia...
Spero di essere stata esaudiente come commento, alla prossima storia, se ne scriverai altre così io sarò qui a commentare >.<
Beh,a nzi il commento è venuto lunghetto, via, ma non mi piacciono le recensioni che dicono solo "bella, aggiorna" .-.
Ciao davvero xD
The fenix of Innocence