Ehilà, rieccomi.
E menomale per me, devo dire.
Nonostante tu dica che "il risultato non ti soddisfa granché", devo contraddirti.
Spesso ciò che non soddisfa noi incanta gli altri. E questo è perché vorremmo di più da un momento che abbiamo stampato vivido in mente.
Ma ti assicuro che la scena si è delineata lentamente nella mia testa mentre leggevo, come emergendo da una nebbia biancastra. E quando questo succede, vuol dire che si è scritto bene.
Il resto sono cose trite e ritrite.
Il tuo stile è veramente bello. Le tue parole scorrono come acqua, ma non lo sono. Rimangono. Se dovessi paragonarle a un fluido le metterei alla pari dei pensieri estratti dalla mente e lasciati cadere nel Pensatoio, o al mercurio, più banalmente -scivolano, ma restano e sono molo affascinanti. Le idee sono ottime.
E, niente... brava.
Un bacio, a presto;
E.

Leggi la risposta dell'autore

Che finale lieve, tesoro. C'è la sensazione che su quella brughiera Silente abbia lasciato più di un corpo vuoto, più di un lampo verde, più di un vecchio amore.
Chiara

Dunque, avevo urgente bisogno di qualcosa di Grindeldore, e come una mano divina sei scesa tu a salvarmi.
Mi piace Albus, è uno dei miei personaggi preferiti, e mi piace il rapporto conflittuale che ha con se stesso per gran parte della sua vita e che tu sei riuscita a cogliere perfettamente.
La profezia, semplice eppure incisiva è riuscita a descrivere una vita di tormenti, e allo stesso modo, l'alzare la bacchetta (non per uccidere, splendida espressione) ha dissolto, in modo assolutamente non indelebile, quegli stessi tormenti.
La redenzione c'è e non c'è, il semplice fatto che Albus abbia cercato di richiamare Ariana e i suoi familiari con la pietra della resurrezione con le conseguenze che ben conosciamo ne è una dimostrazione.
Albus è sofferente, e nonostante cresca e il dolore diventi sempre più lontano, rimane comunque in sottofondo.
Tu sei riuscita perfettamente a rendere reali queste sensazioni.
Quindi complimenti..
Se posso mi permetto di consigliarti di pubblicare la tua storia su una Community di LiveJourna dedicata a questa coppia (gestita da me e Miki_tr) --> http://community.livejournal.com/grindeldore_ita/
Ancora complimenti!
un bacio.
emme

Credo che non vi sia cosa più brutale del freddo. Oddio, sì, ci sono migliaia di altre cose ben peggiori, lo so, la mia è un'esagerazione... ma negli scritti è questo gelo che ti sale nelle ossa, il buio della solitudine e del rimorso, che è immensamente brutale. Anche Albus lo è, in un modo gentile, in un mondo pieno di ricordi che lo tormenteranno fino alla sua morte premeditata. Albus è un personaggio che amo visceralmente. Non è una brava persona, ha fatto i suoi sbagli, ma ha scelto un percorso ben diverso da quello di Gellert. E questo è sottolineato molto bene dalla tue parole - belle, sì, eleganti, dalla forma indubbiamente piacevole, dalle metafore capaci di lasciare un segno - ma brutali anch'esse, per quello che racchiudono (in lui non vi era mai stata innocenza; questo pezzo qui è stato proprio un colpo al cuore). Una vita intera, un'illusione e un amore ormai disilluso; un rimpianto che non tornerà più.
Parti da un eco lontano, da una profezia, per finire con la cruda realtà. Questo mi fa male (ç_ç) e indubbiamente ha fatto male ad Albus, che ha ormai rinunciato alla gloria e ai suoi sogni, scontrandosi con la morte e con la perdita dei suoi affetti. E ciò mi piace, davvero *_* perché sei riuscita in poche frasi, curate eppure sentite (cioè, oggettivamente belle, soggettivamente piene), a trascrivere questa sensazione e l'animo di Albus... non so che altro dire, brava XD

Leggi la risposta dell'autore

Splendida, davvero.
Il rapporto fra Gellert e Albus è decisamente uno dei più complicati del fandom, proprio perché hanno preso delle strade differenti e divergenti. Soprattutto perché Albus è cambiato, perché ha deciso di voler essere un uomo migliore di quanto non lo fosse quand'era con Gellert (o meglio: le circostanze l'hanno portato a questa conclusione, ossia la morte di Kendra e Ariana).
"Quando alzò la bacchetta e la puntò contro di lui, non lo fece per uccidere. Voleva redenzione. Eppure, vedere il corpo slanciato della sua rovina cadere inerme sull'aspra distesa di una brughiera tedesca, gli ferì il cuore in una maniera brutale", perdona la ripresa dal testo, ma non posso far altro che porre l'accento su queste frasi, che sono la conclusione perfetta.
Mostrano come Albus, nonostante il suo cambio di direzione, non potesse fare a meno di provare un dolore immenso per l'uomo che, a conti fatti, gli aveva radicalmente mutato l'esistenza.
Bravissima, davvero.
I miei complimenti.

Leggi la risposta dell'autore