Oddio è morto...questo sì che non me lo aspettavo. anche se mi è dispiaciuto direi che si sposa perfettamente con l'anima della storia e che la morte gli sarà degna compagna per il viaggio :)
quello che però non ho capito...com'è che il duca muore lo stesso? Cioè, capisco il doppio senso delle parole proninciate dalla morte ma non ne ho colto bene il passaggio. non è che me lo spiegheresti?
un baio
NLH

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Non me l'aspettavo, veramente un'idea innovativa (accidenti, quanto mi son persa...).

Più che altro mi ha stupita la parte in cui la morte si dimentica del corpo, un pò stranita a dire il vero...se veramente bastasse invitarla ad una festa epr farle dimenticare il proprio lavoro direi che potremmo farne una bella lunga, no? hihi

complimenti, il tuo stile si nota sempre.

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Bella, non credo servano alre parole, no?
Praticamente l'ho vista nascere (ho dato qualche piccolo consiglio) e ora posso finalmente leggerla tutta.
Mi è piaciuto sopratutto l'ultima discussione che hanno avuto, mi ricorda uno dei nostri dibattiti sull'argomento, a te no?

Ed ecco anche l'ultimo capitolo, anche questo mi è piaciuto un sacco *w* bravobravobravo, nipote mio bello XD 
E finalmente una storia che non finisce con un finale strappalacrime/ romantico, ma che finisce male. Oh, mi riempie di gioia, hai fatto felice la zia *w* e poi hai messo Angeluccio Branduardello bello mio *w* Bravo bravo U.U

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Hum....
Sai cosa c'è? mi ha dato un po' l'idea di essere stato fatto di corsa (e lo posso anche capire, dato che ti abbiamo tutti ansiato per pubblicare il seguito).
Niente da dire sullo svolgimento dei fatti e sulla trama:  la storia si è conclusa in modo naturale e coerente, nel modo giusto. Approvo in toto la tua scelta sul come terminare la narrazione ma ho trovato lo svolgimento dei fatti molto frettoloso, quasi abbozzato.
Mancano quelle belle parti prosaiche che intermezzavano i dialoghi nel primo atto o sono,in ogni caso, molto contenute. Questa cosa non mi è piaciuta molto perchè quello che poteva essere un finale davvero davvero grande e geniale perde un po' di spessore e appare quasi forzato, nonostante abbia in sè tutte le potenzialità per essere grandioso.
Secondo me andrebbe un pochino ampliato, limato in alcuni punti in cui la velocità dell'azione è sì velocissima ma sembra rimanere a livello di abbozzo, senza avere una sua completa chiusura.
Tutto sommato alcune cose mi sono piaciute davvero molto ma credo che il testo di questo ultimo atto andrebbe ripreso un poco, esplicitando tutti quegli spunti pseudogeniali che rimangono, in questo modo, solo a livello di sottotesto ( il che è un vero peccato, perchè credo che questo scritto, con un minimo di revisione possa toccare delle cime davvero alte).
Ti riconfermi come un ottimo narratore ma questo lo si sapeva già e, davvero, credo che da questo atto possa uscire ancora tanto :)

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*_________* ti odiooooo!!! Nemmeno un bacino, un benchè minimo segno d'affettoooo!!!! Daii.. Mi viene da piangere..!!! Che fine di cacca.. cioè quel pirla del duca non si deve permettere di far uccidere il mio Isi.. è un babbozzo...
comunque ci ho pensato.. Forse Isidoro me lo immagino un po' come te.. Forse un po' meno saccente, ma così proprio come te.. lol!
Uffi.. Un giorno farai finire una storia bene come voglio ioo??? Ti odio.. :P

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E mi sono decisa a commentare anche questo tuo secondo atto.
Innanzitutto mi ricollego alla tua risposta alla recensione del primo atto perchè solo grazie a quella ho capito a cosa si riferiva il discorso della song-fic... Ballo in fa diesis minore di Branduardi!!!! Adoro quella canzone! Branduardi è l'unico cantautore italiano che io apprezzi ( detesto praticamente tutta la musica italiana, fatta eccezione per lui che ammiro e stimo profondamente e per alcuni musicisti minori e sconosciuti ) e Ballo in fa diesis minore è stata la prima canzone sua che ascoltai, nel lontano 1996 alla veneranda età di 4 anni XD.
Che dire? sotto questa luce il tuo lavoro diventa ancora più interessante
Ho trovato il secondo atto leggermente meno interessante del primo, sebbene non mancassero spunti carichi di genialità e il livello della stesuare fosse, come al solito, ottimo.
Posti i presupposti di una storia interessante e geniale, hai portato avanti con saggezza ciò che avevi aperto, senza però aggiungere niente di nuovo che fosse veramente carico.
Lo stile rimane ineccepibile, così come la coerenza e tutto... però manca quel soffio di ...non saprei nemmeno definire di cosa... è un po' come il purgatorio del Dante... bello e tutto ma non ha il genio dell'Inferno nè l'altezza filosofica del Paradiso.
Ora io non so se sia stata una tua scelta, quella di lasciare che questo fosse un po' un "atto di passaggio", uno di quelli in cui si gode del bello senza scorprire niente di nuovo, ma questa è l'impressione che mi ha lasciato.
Detto questo, la mia non era una critica... personalmente approvo al cento per cento anche questo capitolo e sono davvero ansiosa di leggere l'ultimo, sperando che ti torni al più presto l'ispirazione necessaria.
Ancora complimenti e ciao!
Alessia.

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Ieri ho passato tutta la serata a leggere i tuoi lavori.
Sarà difficile recensire proprio tutto, ma sono rimasta estremamente colpita: hai un bel modo di scrivere, fluente e accattivante, e una originalità di fondo davvero notevole.
Tra tutte le tue produzioni questa è forse quella che, seppur incompleta, mi ha colpito maggiormente.
Potrà sembrare strano, ma il primo capoverso del racconto mi ha colpito come un pugno in faccia: circa due anni fa, più o meno in questo periodo dell'anno, avevo partorito un'idea di iconografia della Morte non tanto differente dalla tua. L'idea della morte-ragazzina, seppure con caratteristiche ben diverse, aveva già sfiorato la mia mente nella promessa di un'allegoria che non ho mai più scritto e leggere per tua mano questo piccolo capolavoro è stato un colpo di puro piacere: questo primo atto ha le caratteristiche e tutti i pregi del piccolo capolavoro.
Soffermandosi ancora qualche attimo sull'immagine iniziale, che ho trovato evocativa e geniale al punto giusto, non riesco a trattenermi dal dire quanto sia geniale: non voglio dire che il resto del lavoro non sia altrettanto travolgente, ma questo incipit contiene in sè, in poche righe, tutta la perfezione, tutta l'atmosfera assurdamente coinvolgente e tutto il timor mortis che un dramma come questo può sviscerare.
L'unica cosa a lasciarmi un po' confusa è il tuo definire questo lavoro un "dramma": la divisione in atti e in scene concorda al cento per cento con questa forma letteraria ma la forma prosaica pressocchè perfetta contrasta con l'idea teatrale di base.
Un testo del genere sembra fatto per stare sulla carta più che sul palco, dove non potrebbe salire senza alcune, inevitabili modifiche.
Se il titolo serve a richiamare l'idea del teatro senza voler fare di questo scritto una vera opera teatrale, il capolavoro continua e la mia ammirazione nei confronti del tuo lavoro sconfina oltre l'immaginabile, se l'idea di base è quella di mettere in scena un lavoro del genere, è chiaro che le parti di narrazione , così belle e ben scritte, andrebbero sprecate.
Scusa se mi sono dilungata troppo, e ancora sentiti complimenti per questo tuo primo atto.
Alessia

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Ma tu non ti smentisci mai, vero? Che bello che è anche questo capitolo ** 
Il discorso del condannato alla ragazza è una cosa così dolce e triste allo stesso tempo, mi ricorda tantissimo una canzone dei Black Veil Brides *palla di sterpi che rotola per la strada*
Davvero, bravissimo. E buon Ferragosto u.u

Proprio bella, bravissimo. Adesso mi farai stare in fermento finché non scriverai il resto, cosa che succederà presto, vero? xD 
Il dialogo alla fine, poi, ti è proprio venuto bene, mi sembrava quasi di averli davanti a me. Complimentoni =D 
P.S. mi ha incuriosito parecchio la storia della filastrocca della morte; vero che la posterai, prima o poi? Spero di sì =D 
Besos ^^

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