Recensioni per
The long and winding road
di Bebbe5

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/04/12, ore 19:17

Non è un granché? E io sono un groviera? =)
Seriamente, sembra di leggere qualcosa di tratto direttamente dal libro - magari delle parti più introspettive, come l'Avventura dei Tre Garrideb, ma siamo lì.
La riflessione sulla strada lunga e tortuosa che è la vita è così dannatamente vero che semplicemente non ho nulla da aggiungere, con questa piccola shot hai davvero detto tutto tu.
Sarà anche la splendida colonna sonora - a proposito, ottima scelta - ma resti seriamente con qualcosa in gola, davvero **

Recensore Veterano
21/11/10, ore 21:06

Potrei pensare che si tratta di uno scritto dell'epoca vittoriana, se non sapessi che ne sei tu l'autrice!! è davvero meraviglioso e scritto benissimo;sul serio non so come fai ma sei perfettamente IC.
Adoro il rapporto di profonda amicizia che lega H&W e sinceramente tu riesci a descriverlo alla perfezione; un rapporto di tacita intesa, quel lagame forte e indissolubile  con gli anni, che ha legato questi due gentilsignori , rendendo leggendarie, sì le loro avventure, ma altrettanto i loro legame di grande amicizia e rispetto. Sei davvero brava in questo e quasta tua storia non fa eccezione!!
Il lessico è perfettamente vittoriano e consono al periodo e la narrazione è SUL SERIO quella di Watson...i personaggi sono perfettamente IC e rispecchiano i caratteri originali.
Che dirti? Bravissima.... scusa, non ho molta fantasia ma non mi viene in mente altro:  segue con grandissimo interesse anche Walking in the darkness e devo dire che è slendidamente tradotta. Mi sono accorta solo adesso che hai pubblicato una serie su H&W  e credo che mi fionderò a leggere perchè davvero mi piace moltissimo come scrivi...diamine!!! SEI VITTORIANA!!!
Spero di poter leggere ancora qualcosa di tuo, e mi complimento ancora con te per questo bel lavoro (spero davvero che tu stessi scherzando quando dicevi che non era un granchè!!)

ti mando un saluto

bye

Nuovo recensore
21/11/10, ore 19:03

Beh, tu dirai che non è un granchè, ma a me piace :-). Mi rendo conto che le fanfiction che parlano dell'amicizia fra i due siano le più difficili da rappresentare. Mi piacciono, ma spesso le trovo troppo "sdolcinate". In questo caso i due personaggi sono perfettamente IC, proprio come dovrebbero essere. Mi è sempre dispiaciuto un po' che Conan Doyle non abbia approfondito l'esperienza nel Sussex di Holmes, trovo ci sia molto da scrivere sul suo carattere man mano che l'età avanza... Piccolo appunto: "mostrandomi la sua tecnica di allevamento e facendomi ... un po’ di miele appena raccolto" <--tra i puntini manca la parola "assaggiare"?
In ogni caso complimenti per la storia.
A presto!! :))

Recensore Master
21/11/10, ore 16:22

Come mi sono trovata a dire proprio ieri alla nostra collega Bellis, se una storia è piena di ciò che volevamo scrivere è, senza ombra di dubbi, un buon lavoro: ciò che pretende di uscire dal nostro cervello è prima sentito dal cuore e questo raramente sbaglia.
Precisato ciò, voglio che su sappia che la storia "non è esattamente quello che si dice un granché"... è di più! Vedere come sei riuscita a descrive con il dovuto registro un simile resoconto, fa perfettamente intendere la bravura che possiedi e che credimi è davvero molta! Niente sensazionalismo, niente melodramma: un semplice racconto di quello che è un piacevole incontro tra due grandissimi amici, contornato da una vena di nostalgico ricordo ed una di speranzosa attesa. Ho amato l'introspezione di Holmes tanto quanto quella di Watson. Il primo, con la tranquillità che lo caratterizza, ha lasciato in tutta la storia una sensazione di pace che, seppur lontana da certi momenti riportati da Sir Doyle, ben si accorda con il detective e sembra, anzi, essere una degna conclusione di una vita fin troppo frenetica. Il secondo, con la sua vena di inevitabile nostalgia, ha ben descritto quella che è stata - e che continua ad essere - una della più forti amicizie mai conosciute e che forse riesce ad acquisire ancora più valore per quella puerile voglia di una nuova avventura che pervade il dottore nel momento del saluto, quando coglie qualche particolare che potrebbe lasciare aperte nuove strade.
E se la seconda parte - quella dell'incontro vero e proprio - ha sciato strada anche a piacevoli risate e calma rilassante, la prima parte, con il rapido excursus degli anni pieni vissuti a Baker Street, è stata gestita magistralmente. Inutile ripete che i pensieri di Watson al momento della morte di Holmes sono quelli che mi hanno più colpita: ormai quello è un avvenimento che mi condizionerà sempre...
Insomma, concludendo questa logorroica quanto inutile recensione, sono felicissima di aver letto una simile storia, per cui grazie di averla pubblicata: da giorni chiedevo una pubblicazione in questo fandom e sembra che tu abbia ascoltato le mie preghiere.
A presto. Un bacio...

Alchimista ♥

Recensore Veterano
21/11/10, ore 10:48

Cribbio, non è un granchè?! Io l'ho trovato splendido, credo proprio che il buon dottore non si sarebbe espresso diversamente nel parlare del suo rapporto con Holmes. I personaggi sono perfettamente IC, con Watson che "sbaglia" deduzioni, come nel caso delle amiche del suo ex-coinquilino e Holmes che "legge" nel pensiero. Ehehe brava, non so a che posto ti qualificherai ma ti assicuro che questa è una bella storia che certamente non merita l'ultimo posto, in bocca al lupo!