Questa fanfiction mi ha fatto stare male (nel senso buono della parola). Confesso di essermi leggermente commossa leggendo dei piccoli Ken e Chikusa. E il pezzo con Mukuro... wow. Ho amato questo punto in particolare:

Scoprì solo che non esisteva alcun Dio.

Che non c'era alcuna speranza o pietà.

Che gli uomini erano dei mostri.

E che, per questo, quell'orribile mondo doveva soccombere sotto le sue mani, per quanto piccole e di bambino fossero.
Che altro dire? Il tuo modo di descrivere la scena era perfetto. Hai usato i termini giusti che hanno creato l'atmosfera cupa, triste e sofferente che ci voleva. Complimenti!
-usarusan.

Mi ha comunicano una pena incredibile questo scritto. Sei stata molto originale descrivendo quello che i tre ragazzi devono aver vissuto prima e durante la loro prigionia. La scena con Ken e Chikusa è così triste e piena di tenerezza quando Ken entra nella stanza e si accascia a terra.
CIT: Alzò stancamente lo sguardo verso l'ombra di Chikusa proiettata sul proprio volto, lo guardò in silenzio e quando il bambino gli strinse la mano spaventato, ricambiò debolmente la presa e chiuse gli occhi.

Questa parte mi ha dato i brividi, tanto è dolorosa. In una frase hai sintetizzato la stanchezza, il dolore e la sofferenza che animano i bambini. Quel loro stare vicini, pur non potendo fare nulla di reale per fuggire, è come se desse forza, ma si sente anche la rassegnazione nei loro gesti.
Invece la terza parte, con Mukuro, è più "forte", soprattutto nel finale, quando lui giura vendetta. L'ho trovato azzeccato, adatto al personaggio. Conclusione perfetta, infine.
Complimenti ^^