Sto leggendo piano piano le storie di tutti gli altri partecipanti al concorso, eppure nessuno ha ancora letto la mia. Forse sono troppo severa con le recensioni, fatto sta che ci tengo a farle e quindi procedo imperterrita in questo lavoro di commento.
Dunque, la tua storia era una di quelle che mi premeva di più leggere, essendo una delle podiste, eppure, nonostante il tema sia molto interessante e anche la poesia sia molto bella e mi abbia coinvolta, ho trovato la storia un po' troppo veloce e banale. Certo, la morte è veloce e quindi, probabilmente, hai voluto rendere quest'idea. Però, in questo caso, al contrario, direi che forse è troppo lenta. Insomma, non mi ha comunicato molto.
Vista in prima persona, la morte può essere molte cose e può essere affrontata in molti modi, eppure nella tua storia mi sembra un po' troppo banalizzata. Anche la fine, sembra un po' troppo idealizzata. Cioè, io non credo nel Paradiso e in cose di questo genere, però l'immagine che hai evocato mi è parsa un po' troppo "luogo comune".
Credo che avresti dovuto soffermarti un po' di più sui pensieri della protagonista, oltre che su quello che le accadeva intorno.
Non vorrei essere stata troppo cattiva (anche se probabilmente è così), solo, a me fa piacere sapere che cosa la gente pensa delle mie storie, nel bene e nel male, per cui, da parte mia, cerco sempre di far sapere ad un autore che cosa la sua storia mi ha trasmesso.
Alla prossima.