Ecco invece l'altra poesia che mi ha colpita. Come per l'altra, cercherò di spiegare i motivi che me l'hanno fatta apprezzare.
Dunque, parti subito con un'immagine molto bella e lontana, proprio per questo idillica, della donna che si dondola e che sbuccia l'arancia, mentre s'anima "per una nuova passione". Nuovamente c'è questa anafora di "Andiamo", che è bellissima, e l'invito a sdraiarsi nella "stanza speciale (mi piace come espressione, è particolare). Voglio infine spendere due parole per il concetto finale del tempo: il fatto che l'io lirico voglia stringere la mano della lei che sarà è significativo, perchè intende che il tempo non è cristallizzato in quell'attimo futuro, un tempo assoluto, nel quale la donna amata si conserverà giovane; no, affatto, la donna sarà animata da "una nuova passione", muterà, accetterà lo scorrere inevitabile degli anni, il divenire. Da notare poi che i tempi verbali sono tutti dei presenti, ad eccezione di quell'ultimo futuro. Quest'asse presente-futuro suggerisce quasi la fusione dei due tempi, dei due momenti. Anche questa molto bella, davvero.
Ah, dimenticavo una cosa: preferisco nettamente il verso libero, se usato con cognizione di causa come in questo caso, all'endecasillabo, che forse costringe un po' troppo la poesia. Non che l'altra non fosse bella quanto questa, ma preferisco questo ritmo meno soffocato.
(Recensione modificata il 07/03/2012 - 07:04 pm) |
