Mi scuso se recensisco solo ora, dopo ben tre aggiornamenti.
In realtà avevo già notato la tua fiction, ma alllora l'esiguo numero di capitoli mi ha trattenuto da esprimere un giudizio, almeno fino ad un terzo.
Ed eccolo qui! Quindi il mio cervellino mi ha accordato il permesso di recensire....
Una raccolta inusuale, per il momento....nel senso che tratti di personaggi, secondo me, mai abbastanza presi in consideazione (tranne nel caso di Asuka, figuriamoci....).
Non commento sul TIPO di raccolta (drabble, flash ecc...) perchè ammetto di non aver mai capito appieno tutte le divisioni di EFP: io sono un tipo semplice, che immagazina poche informazioni alla volta. Cioè: èper me puoi scrivere quanto ti pare, tanto non avrei la competenza per criticarti.
Detto ciò, posso fare un'analisi per punti:
-ASUKA:
La spavalda pilota dello 02, la ragazza tedesca che ha superato ogni coetaneo, il genio ecc....questo secondo LEI.
Effettivamente, il suo personaggio è stato costantemente rimodellato ed illuminato (o adombrato, s'intende) tanto in NGE quanto nelle fanfiction.
Forse il suo passato è quello più drammatico; tutti gli altri, per un motivo o per una alro, non hanno risentito troppo delle loro perdite:
Ok, Shinji si strugge, urla e piange....ma è Shinji.
Ritsuko (che tu hai analizzato) non prova poi cos' rimpainto vero la madre defunta....
Misato fa finta di essere forte e si maschera dietro il suo ruolo di Colonnello e così via....per quasi tutti.
Ma Asuka è diversa: la madre si è suicidata, ha impiccato anche la bambola che la raffigurava e - se hai letto il manga - ha perfino tentato di ucciderla.
Per riflesso, la figlia ha deciso che non può essere come lei e che non le serve nemmeno la sua approvazione: lei sarà la migliore, che agli altri vada bene o meno.
Ma d'altronde non è prorpio così.
Come hai giustamente evidenziato, Asuka si comporta in modo non dissimile da una bambina capricciosa: è una ragazza molto sola, e pertanto nutre un desiderio quasi patologico di sentirsi riconosciuta e circondata.
Su questo c'è da fare una precisazione: se volessimo giocare con la lingua, bisognerebbe notare che Asuka vuole sentirSI e non sentiRE apprezzata.
In realtà a lei non gliene può sbattere di meno di quello che pensano DAVVERO gli altri di lei, l'importante è che ESTERIORMENTE la elogino, in modo tale che - dentro di sè- possa crescere quel sentimento di rivalsa ed orgoglio che già la caratterizza, e magari anche troppo.
Interessante una scena in particolare: azzardi l'idea che lei provi piacere nel vedere Shinji in imabarazzo...quasi sicuramente è così.
Come Ecletic_Doll stessa ha scritto, Asuka è l'archetipo di ragazza moderna: trasgressiva, disinibita e magari che provi anche un certo piacere a stuzzicare i ragazzi più 'sensibili' (passami il termine)....solo per lasciarli con un nulla di fatto, perchè questo la fa sentire padrona della situazione, cosa che di fatto NON E'.
Poi Asuka ha anche un'altra particolarità: dapprima è talmente diffidente del prossimo e talmente sopraffatta dall'orgoglio, che non sa nemmeno spiegare la natura o il mativo di ciò che combatte. Shinji le chiede: "Asuka, secondo te cosa sono gli Angeli?" "Ah! Che razza di domanda è?!"
Questo era tratto dall'episodio 11. PIù tardi, poi, si lascia 'sbirciare dentro', confermando quello che tu stessa hai detto:
"Asuka, tu perchè piloti l'Eva?"
"Che domande, per dimostrare il mio valore al mondo intero, mi apre ovvio!"
"Per dimostrare che esisti?"
"Sì credo si possa dire anche così..."
Questo era dall'pisodio 12. Come vedi, niente di più e niente di meno di quello che avevi ipotizzato.
Forse Any Ikisy ha ragione: qualche parolina in più sul suo rapporto Auka-Eva-madre poteva essere azzeccata, ma trovo le tue riflessioni comunque penetranti al punto giusto, e soprattutto più genrali (se togliamo lo 02, Asuka è una ragzza normale, non per forza legata ad NGE)
-RITSUKO:
Oh, questo è un personaggio che non ho mai compreso affondo, benchè nutra una certa simpatia nei suoi confronti.
Diciamo solo che nella tua fiction risalta un aspetto molto più umano e cordiale di quelo che in realtà è, almeno in confornto con la madre.
Ritsuko è una donna amorevole, in fin dei conti, eppure così legata al suo lavoro che diventa la quintessenza della 'deformazione professionale'.
Ma questo solo perchè è abituata a prendere tutto molto sul serio, non perchè non sappia amare.
D'atronde lei incolpa la madre di questo: l'averla inserita nel contesto lavorativo fin da subito ne ha quasi bloccato il libero sviluppo disinibito.
Ma contemporaneamente la ringrazia: la ragione permette di essere lucidi e di non cedere alle passioni, che arrecano solo sofferenze.
Questa è una visione fortemente dramamtica, a ben vedere.
Lei dice che Rei e Gendo non sono molto portati a vivere, ma se consideriamo che la vita di un essere umano si caratterizza (oltre che per la ragione) proprio per le forti emozioni.....è lei a tentatare una specia di 'morte del cuore'. Brutta bestia la delusione, eh?
Inoltre Ritsuko ha sviluppato, come Asuka, questo carattere estremo proprio per riflesso: lei stessa ammette arrivare ad IDOLATRARE la madre in quanto scienziato ed ODIARE in quanto donna e madre stessa; questo a causa del lavoro.
Da questo punto di vista Anno non ha una grande fantasia: Ritsuko, Shinji, MIsato...tutti con genitori geniali ma che non riescono a mostrare il loro carattere umano, e che perciò finiscono per essere aberrati dai figli.
Esempio lampante? Ritsuko si tinge i capelli. Attenzione, qui non la vedo esattamente come te: tu metti solo in luce il fatto che lei VOGLIA essere QUALCUNO, ma non dici perchè. Di solito, la gente ha un ideale di persona a cui vorrebbe somigliare, lei è il contrario: lei NON vuole ESSERE la madre....tutti ma non lei.
E poi non è così fredda. Basta pensare alle parole di Misato: "Ritsuko era solita non parlare mai, quasi fosse muta. INvece ora para quasi costantemente, come se volesse recuperare il tempo perso."
Bella frase. Bella donna. Bella persona. Belle riflessioni da parte tua.
-KAJI:
Questo è molto facilmente il mio personaggio preferito. Non so perchè...ma è così UMANO così VERO.
Tutti in Evangelion hanno splendide caratterizzazioni, ma tutte molto drammatiche e forse un po' forzate.
Ma il Signor Kaji (citando Shinji) no. Lui sa farsi amare e desiderare anche per il lasso di tempo - ahimè - relativamente breve in cui compare.
E' un uomo di mondo, ha vissuto la Grande Catastrofe...ma anche un galantuomo d'altri tempi.
Un po' Dongiovanni, incarna perfettamente l'ideale oraziano del 'carpe diem', sebbene non trascuri la professionalità.
E soprattutto (brava ad aver citato quella frase) con un suo radicato idealismo: perfino il sesso può essere visto come espressione d'umanità e vita.
Vita che si estingue in continuazione...ma che può anche essere generata e cresciuta con amore: per questo ha una piantagione di cocomeri.
Oddio, non chiedermi perchè i COCOMERI e non le MARGHERITE, ma l'importante è il senso simbolico.
Forse perchè è un frutto fresco, piacevole, che esprime solidità. Non so...
In definitva Kaji è un personaggio estremamente vitale, forse uno dei più positivi della serie. Perfino la morte, come tu hai ben detto, non lo intimorisce: la sua vita è completa, ha vissuto bene...ne ha apssate tante: non c'è bisogno di tirarla tanto a lungo no?
E' come un romanzo: essere prolissi (tipo me :-P) dopo un po' stufa.
"Siamo concisi, su!" - avrà pensato in quel momento - "Chiudiamo in bellezza, magari con una frse a effetto! Sì, perchè, siete anche in RITARDO..."
Cosa posso dire per concluder anch'io? Niente se non che è un'ottima raccolta, diretta e perspicace: davevro brillante.
Personaggi così accattivanti eppure così terribilmente soli...davvero scelte eccellenti.
Bello stile e aggiunta appropriata di pensieri ;-)
Sta certa che me ne ricorderò, e spero tu possa continaurla presto.
Complimenti e saluti
from K.P. |