Recensioni per
Nos & Dust
di margotj

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/05/12, ore 17:46

Questa è di sicuro una delle migliori fanfic che io abbia letto. Sul serio, complimenti. Riuscire a catturare così bene un personaggio non è una cosa facile. E tu ci sei riusita benisimo. Da grande fan di quei film ho letto tutte le altre fanfic piuttosto criticamente. Mi ero messa in testa di scriverne una, ma dopo aver letto la tua ho deciso che è meglio di no xD Complimenti

Recensore Junior
07/04/12, ore 21:24

In ritardo di.. All'incirca 2 anni dal recensire, ma ho 1 obbligo morale per il quale devo farlo!
Anche se magari non risponderai.
Beh.. Mmm.. Complimenti. Si, davvero. Ho letto 1 po di fict di fast e furios, ma questa è stata sena dubbio la migliore. L'hai scritta bene, e ti sei calato nei personaggi alla grande, sul serio! Non hai messo esagerazioni, o contorto troppo i personaggi. Hai dato una storia a Brian, una storia che lo faceva rimanere il solito Brian O'Conner, senza distorcere l personaggio, e non è facile.
Inoltre non hai esagerato con storie d'amore varie, ne hai impedito una relazione tra Brian e Mia, hai solo lasciato in sospeso la questione, da quanto ho capito. Ci ho messo un po a leggerla, ma ne è valsa davvero al pena! Forse ti consiglierei la prossima volta di dividerla in capitoli, così che risulti piu facile da leggere!! E sappi anche che mi stai tirando fuori una recensione lunghissima, mai scritto cosi tanto!! Inoltre il finale, spece l'ultimo paragrafo era davvero bello. Niente precisazione, niente fnale smielato.. Degno del film!!
Complimenti
Wany

Recensore Master
17/02/12, ore 20:55

Assolutamente DIVINA. Davvero mi sono completamente immersa nella storia mi sembrava di vederli! bellissima davvero complimenti *-*

Nuovo recensore
27/01/11, ore 19:50

Premetto che essendo la prima storia “angst” che leggo probabilmente la mia recensione vale come un due di picche :p! Ma comunque volevo lasciare un commento per farti sapere che almeno a me la tua storia è piaciuta… anzi mi è piaciuta tantissimo!
Nos&Dust…uhm…da dove cominciare? Be’ per iniziare diciamo che se fosse lo script di un film non basterebbero due ore per riportarlo sullo schermo, specie se poi si dovessero integrare tutte le scene di corse adrenaliniche… forse una serie televisiva XD!
Fortunatamente essendo una storia scritta tale problema (delle sfide automobilistiche) è stato ovviato tranquillamente  e trovo azzeccato aver descritto solo l’ultima corsa, quella dell’assalto al camion su suolo americano, per riallacciarsi al genere originale della serie di film. Certo, l’odore di benzina, il rumore assordante dei motori su di giri, il sangue sull’asfalto e i frammenti di lamiera che volano come schegge sono presenti in tutta la storia ma averli usati come elementi postumi ad eventi accaduti e solo ricordati rappresentano un distaccamento drastico dallo stile narrativo di “Fast and Furious”.  Scelta azzardata ma secondo me riuscita.
Ho gradito anche il tuo stile narrativo, scorrevole, lineare, ben calibrato nell’accelerare e inchiodare con una frenata i pensieri e gli stati d’animo dei personaggi; oserei dire privo di descrizioni superflue che lasciano invece molto spazio alla fantasia di chi legge…
L’unico appunto che ti posso fare, se me lo permetti e sempre secondo la mia opinione, è quello di  tralasciare qualche “se” ad inizio frase e a livello di punteggiatura manca qualche punto interrogativo. Non so se è per svista o lo lasci sottinteso… ma spezza un po’ la fluidità della lettura.
Per il resto non posso farti che i complimenti visto che la tua storia mi ha tenuta incollata allo schermo anche se poi mi sono ritrovata con gli occhi rossi a furia di leggere un capitolo dopo l’altro. XD!
Bene e ora passiamo alla trama.
Ho visto tutti e quattro i film della serie F&F e dovendoli paragonare col tuo quinto virtuale film ho trovato un’incongruenza a livello di trama.
Mi spiego meglio. Nel primo mi sembra di ricordare che c’erano dei furti verso i camionisti che trasportavano varie cose, per lo più pezzi di ricambio di automobili. Nel secondo erano borse di soldi. Nel terzo era la supremazia sul territorio in puro stile yakuza. E nel quarto partite di droga.
Nella tua storia invece il “carico” che scotta cos’è? Stupefacenti? Auto? Valigette contenenti prove schiaccianti che farebbero saltare teste coronate all’interno del sistema giudiziario americano?
Lo so che l’espediente del lavorare per l’FBI con il relativo colpo di spugna sulla fedina penale è solo il pretesto per l’introspezione del duo Dom&Brain ma essendo la causa scatenate di rievocazione di fantasmi , scheletri nell’armadio e consapevolezza dei drammi futuri, alla fine della storia rimane un grosso punto interrogativo, per altro,  liquidato bruscamente.
Ripeto, non sono un’esperta dell’ “agnst” e quindi mi sfuggono certe dinamiche proprie di questo genere ma la mia critica (costruttiva spero) si basa sul mio concetto di chiarezza della storia: una storia per funzionare non deve lasciare buchi nella trama che lasceranno inevitabilmente il lettore perplesso… Tutti gli elementi che si decidono di descrivere non solo devono essere incastrati tra loro ma trovare anche una spiegazione nello sviluppo della trama. Può sembrare pretenzioso un concetto simile ma sono convita che trovare una “giustificazione” a tutto ( sempre nei limiti del fantasioso) renda più verosimile l’universo che si è costruito e sul quale si fanno muovere i personaggi.
Per esempio, l’IC dei tuoi personaggi è in linea con quelli originali, li hai tratteggiati bene e trovo verosimile il fatto che sono cambiati, più spigolosi nel modo di rapportarsi ma paradossalmente più arrendevoli nell’accettazione di considerasi una famiglia... In questo sei stava veramente brava (anche se avrei preferito un maggiore approfondimento sull’omicidio del fratello di Brian) appassionandomi alla crisi d’identità dell’ex federale (che poi tanto ex non lo è) e ai gesti di Dom (io adoro il suo modo di fare!). Ecco perché letta tanta dedizione per la parte psicologica appare ancora più evidente il divario con la parte “fisica”, quella dove non sono presenti i pensieri ma solo le azioni. E se questo “sorvolare” mi sta bene per le corse clandestine mi rimane più difficile per il sopraccitato “colpo della redenzione” visto che rischiano di rimetterci la pelle.
Hai costruito tutto l’iter di viaggio del carico, lo hai citato a dovere per introdurre OC e vecchie conoscenze, hai portato al massimo l’attenzione su di esso durante l’assalto e poi… il camion esplode, Bilkins fa una telefonata e tutti se ne possono andare a gustarsi il tramonto sfrecciando lungo mare. Lo so che al tuo Brian non fregava niente, anche se fosse stato un carico di coniglietti rosa, ma è solo un appunto per la completezza della storia e del suo realismo…
Va be’… mi sono dilungata troppo e adesso smetto.
Complimenti di nuovo e ciao!