Bellissimo! Mi piace molto questa storia. É commuovente, appassionato e triste nello stesso tempo. Tu sei veramente talentosa! congratulazione!

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Complimenti per il bel racconto breve. E complimenti per la scelta dei personaggi storici.
DEvo dire che l'angelo nero di Saint-Just mi ha sempre conquistato, tanto più che le sue parole hanno la forza accuminata di una lama. Potremmo dire di una ghigliottina, volendo.
Robespierre, l'Incorruttibile, con le sue biografie non mi hanno mai convinto del tutto... Possibile che non avesse alcun tipo di interesse sessuale? Si forse una ragazza che gli piaceva... La vicina di casa, se non erro? Troppo facile. Sotto sotto ci cova qualcosa... E forse quel qualcosa lo descrivi bene tu.
Sono due personaggi storici da rivalutare e ri-studiare.

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Veramente molto bella. Periodo difficile, certo, ma hai saputo rendere veramente bene i sentimenti provati da Saint Just. Complimenti (:

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Toccante. Il periodo del Terrore è certo uno dei più cupi e contraddittori della storia europea, scrivere su uno dei protagonisti è difficile, ho apprezzato il fatto che non ti sei soffermata sulla politica, ma piuttosto sulla storia di un uomo che sta per morire e lo fa, appunto, da uomo, divenendo Saint-Just nelle sue ultime parole e dicendo addio al cielo della Francia di domani. Davvero molto bello ed espressivo, complimenti

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Privjet!
Molto, molto bella questa storia. Mi è piaciuta perché Saint-Just ce lo si aspetta sempre stoico, predatore. Invece nel tuo scritto esce un lato di lui davvero delicato (e io, lo ammetto, sono molto di parte quando si tratta di delicatezza e dolcezza). E’ una bellissima e personale interpretazione di questo personaggio controverso, una novità, e il finale ovviamente è impeccabile. Tra l’altro sei molto brava a scrivere in prima persona. Bèh, ti lascio qui senza continuare questo sproloquio, vorrei scriverti qualche cosa di più carino o interessante ma non ci riesco quando sto male.
Auf Wiedersehen!
(Recensione modificata il 19/01/2011 - 09:48 pm)

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