Devo dire che questa storia mi è piaciuta, anche perché io adoro i draghi e le figure mitologiche e, anche se in genere per quanto riguarda queste creature preferisco le cose più classiche, l'idea dei meticci, dei tabù, è davvero bella ^-^ perciò ti faccio i miei complimenti, anche se avrei voluto che durasse di più, più che altro per sapere di Irene, poverina!! bella anche l'idea dei "sogni degli uomini :
...<< E' il risultato del vostro 'progresso', del vostro sogno di controllare il mondo. La nebbia, il freddo, sono causati dalla vostra speranza di poter agire su tutto come preferite. (...) La nebbia delle città è il vostro dolce sonno, e noi, quando entriamo in città, cerchiamo di sognare con voi. Ma non è facile  >> :))

Talvolta mi capita di andare a curiosare nel profilo di un autore semplicemente perché ho trovato interessanti le sue opinioni sulla scrittura. Raramente la ricerca mi delude, e infatti anche questa volta non mi ha per niente delusa. Premetto che non frequento molto la fantasy - sono più un tipo da fantascienza - tuttavia quest'atmosfera fantasy con draghi ma senza castelli e cavalieri rientra nelle mie corde e senz'altro, visti i risultati, anche nelle tue. Temo di non sapere molto sui draghi - va beh mi piacciono, ma a chi non piacciono i draghi? - quindi non so fino a che punto quest'idea dei meticci sia tutta farina del tuo sacco (se così fosse, ti faccio i miei complimenti) o non sia invece almeno in parte un elemento presente nella mitologia del genere, ma certamente la combinazione dell'elemento urbano col drago meticcio e col triplice tabù è insolita e suggestiva. La nebbia, la stazione e il treno caratterizzano lo svolgimento con una malinconia non leziosa e quindi tanto più coinvolgente - molte cose restano non dette, com'è giusto che sia in una one-shot (personalmente non avrei sentito nemmeno la necessità di conoscere il nome del meticcio padre) lasciando al lettore qualche curiosità sui dettagli di questa ambientazione e soprattutto sulla fisiologia di questi draghi, curiosità che aumentano l'impatto della storia, almeno per quanto mi riguarda.
Lo stile introspettivo è adeguato allo scopo, anche se io forse sarei andata a capo qualche volta in meno, ma sono dettagli.
Molti dettagli inseriti abilmente costruiscono l'atmosfera, ma l'immagine della meticcia di drago bambina, scalza e ancora incapace di confondersi con gli umani, mi è rimasta impressa in modo particolare.

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L'unica cosa che posso dire è: wow! Ho letto la storia tutta d'un fiato. E' davvero bella, suggestiva e con una nota dark che non guasta. Basta chiudere gli occhi è dalla nebbia compaiono la città (assomiglia molto alla Londra della Rivoluzione Industriale), Maximilian, Irene e Antelao. Davvero i miei complimenti. Molto molto interessante.

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Questa storia č di una bellezza incredibile. Non ho saltato nenache una parola, cosa strana per me quando vedo discorsi troppo lunghi, e ogni secondo che passavo desideravo che non finisse pių. La fine č quella pių bella, sembra strano a dirsi ma č perfetta cosė! Mi piacerebbe che la storia continuasse, pių per Irene che per me personalmente. Wow ripeto, era stupenda.

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Premetto che amo essere corta e concisa nelle recensioni. Dunque, penso che questa storia sia....interessante. sė, molto interessante. obliqua, scura, interessante