Cavolo che fantasia! Complimenti. Sarà un pò perchè ho questo debole per il dark, ma credo che gran parte del mio apprezzamento sia dovuto al tuo modo di esprimerti, di giocare con le parole e creare situazioni. Usare parole volgari senza farle pesare, o meglio: dosandole senza eccede nel vero senso della volgarità e maleducazione, ma solo rendendo più incisivi il disprezzo e altri valori annessi. Un pò come usare il grassetto laddove le parole banali non bastano. PEr cui apprezzo anche questo particolare.  "Certe volte non ci sono risposte e la superbia di chi da consigli a volte è molto irritante. Poichè non sempre le domande che ci poniamo hanno gli stessi punti di riferimento". Beh che dire? Spero tu abbia ricevuto tutta la mia stima. Non saprei usare altre parole stasera, reduce da un esame universitario XP
Bacio.

Ayer. 

Belladecasa, m'è piaciuta. Ti avverto: la recensione non sarà lunga, sono a corto d'idee.
Sta di fatto che è una storia forte, e il tutto è concentrato in poche parole. Il pezzo iniziale, quello del sogno, mi ha colpita particolarmente. Si percepisce alla perfezione l'incontenibile dolore provato dalla donna ed il disprezzo verso questo medico che sta lì e semplicemente le sorride, e le riversa addosso domande vuote, di circostanza.
Lei lo farà fuori, al tizio, ne son sicura. Al suo posto lo farei.
E meno male che era San Valentino ieri, So'. Sempre la solita biricchina.
Le storie così, un po' "marce", per l'appunto, sono sempre state di mio gradimento. Siamo un po' pazze pure noi dopotutto, o no?
Tevojbenassai. Alla prossima!
(Ah! E, per precisare, la persona con cui ha festeggiato San Valentino sono io. E ne vò fiera!).

Ma tanti auguri anche a te! Meno male che questa festa viene una volta all'anno ^^ A parte gli scherzi, direi che hai centrato appieno il genere, e io mi sono fatta un bel giretto nella mente psicotica di questa qui. Mi ha colpito la frase del medico, il "Come va?", perché è una di quelle frasi che odio, l'ultima che mi si deve dire quando ho un problema, perché, cavolo!, lo vedi che sto male quindi non chiedere, no? Proprio come questa signorina qui, che sta in isolamento... Come vuoi che stia? Ora capisco l'astio nei confronti del medico ._.
Tuttavia, mi sono piaciute due cose in particolare: la descrizione del sogno, davvero meticolosa e d'effetto, ricercata al punto giusto con espressioni anche chiaramente visibili, e poi la descrizione indiretta del dottore, che in realtà non si capisce bene se è una figura positiva o meno, lui è lì, fa il suo lavoro, e in realtà una qualche reazione dalla donna ce l'ha, ma non si sa se le fa davvero del bene o se non la capisce davvero. In un qualche modo, però, una reazione la ottiene, tanto che l'isolamento è finito. Per la cronaca, penso che l'isolamento sia una di quelle cose in grado di far diventare pazzo anche un santo.
Non so, breve ma intensa (sì, è una frase fatta, ma non mi so spiegare XD), originale sicuramente, anche come approfondimento della mente umana su quel piccolo particolare per cui se si ha un problema si pensa che il resto del mondo è più fortunato e che non possa capire (il che forse è pure vero qualche volta, ma che fai? Ti chiudi in isolamento? Tanto alla fine si esce comunque). Boh, il mio commento non ha senso XD Ma sono felice che non sia morto nessuno <3 a meno che non sia tutto un sogno e in realtà sono morti sia la donna che il medico *panico* XD basta scemenze, era una fic seria ._.
Complimenti ciccina <3