Recensioni per
Le disavventure di Ermanno
di NonnaPapera

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/03/11, ore 22:49

Credo di essere d'accordo con le parole che hai inserito a chiosa della storia, in effetti il protagonista di questa storia è un perdente, ma (e questo credo sia tutto sommato un pregio) non se ne lamenta ed è contento di quello che ha, nel corso degli anni si è costuito una specie di prigione intorno a sé, che anche se non ha sbarre, non per questo è meno valicabile, contento di quello che ha e senza ambizioni né sogni, vede nella realtà circostante solo un insieme di vuote e fastidiose incombenze (come nel lavoro, scrupoloso e attento, ma rigorosamente nei limiti delle proprie mansioni, senza fare nulla di più di quanto richiesto) dalle quali ripararsi con ogni mezzo, quel gioiello che il destino ha voluto porre in serbo per chi l'avesse visto da lui viene ritenuto qualcosa di prossimo ad una disgrazia, che distrugge la sua monotonia esistenziale (bella la scena del discorso fatto al principale, credo che quest'ultimo abbia ragione a dubitare della sanità mentale del suo dipendente, ma d'altro lato la descrizione della sua possibile vita da nababbo dimostra che nella sua grigia esistenza c'era ancora un barlume di fantasia, sia pure distorta come possibile fonte di guai).
Infine, credo che sia sincero il sollievo alla notizia che un collega più scaltro se n'è impossessato, quell'elemento di disturbo della sua quieta esistenza è stato eliminato.
In sintesi: complimenti per la storia.

Recensore Junior
19/03/11, ore 10:58

Ermanno, Ermanno, spaventato dalla vita.
Ma d'altra parte non possiamo essere tutti leoni, no? E se qualcuno, nella sua mediocrità, è felice, buon per lui. Basta che non si accorga mai delle occasioni perse, o si accorgerà di aver buttato via tutta la sua vita.
Molto carina, mi è piaciuta. Semplice e leggera, per un tema che tanto leggero non è.
Io sono d'accordo con te: magari Ermanno avrebbe dovuto tentare e sfidare la sorte, cambiare la routine. "Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova", recita il proverbio. Beh, a volte le vie nuove sono proprio quello che serve.
Ancora brava.
Arrivederci su questi schermi.

Recensore Veterano
06/03/11, ore 15:02

ma ciao cara nonnina!!!
mi è molta piaciuta la storiella di Ermanno!
e mi hanno fatto molto sorridere i discorsi che faceva all'inizio con la collana nel tombino!ce lo vedo proprio un uomo a mormorare contro un tombino!
e poi il sogno così articolato,ma anche così reale perchè sembra veramente la biografia di qualche riccone!
già la storia è un pò amara,ma alla fine viene spontaneo schierarsi dalla parte di ermanno e della sua riconquista della normalità strappando un sorriso a metà tra la compassione e l'assurdità della situazione!
bravissima!
isa

Recensore Veterano
05/03/11, ore 21:07

Molto carina... sono contento che tu sia tornata a scrivere storielle :)
Però sei sicura di ciò che hai scritto alla fine? E se Ermanno avesse ragione?