Recensioni per
Avevo ragione
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/02/12, ore 15:01

Sarà tutta la descrizione delle hydrangee che seguono il corso naturale delle cose, del mondo degli spiriti che pur avendo regole per noi insensate non si sognerebbe mai di venir meno alle leggi fondamentali della vita; sarà quel finale, quel "niente" che è ciò che ci rimane in mano... il vuoto di senso... sarà quell'idea che Yuuko si sbagliasse, che da parte dell'incarnazione stessa della saggezza è spiazzante, è un colpo al cuore, ma è un'affermazione così vera... sarà tutto questo, ma la storia arriva diritta dove deve arrivare, ed è il perfetto pendant a quello che abbiamo -ahimè- letto. Da un'universo differente, senza aver bisogno di scomodare rapporti, sentimenti, e nemmeno i personaggi stessi, ti dà un giudizio lapidario, che putroppo è l'unico possibile.

Recensore Master
30/03/11, ore 21:47

Splendida.
Lascia un senso di amaro in bocca, come se avessi appena assistito a lande desertiche e alla fine non avessi trovato l'acqua per bere - non avessi trovato niente. Proprio niente.
Ed è, in fondo, l'essenza del finale di Holic; il nulla.
E' molto dolce, tenera, ingenua e curiosa, l'Hydrangea; e, insieme all'Ame-Warashi, che le parla con calma piatta, forma un contrasto interessante, ben delineato; un'ottima cornice a quei cent'anni in cui non è accaduto nulla.
Ma la vera, devastante, perla della storia è la frase finale. Yuuko si sbagliava, e lei aveva ragione. Sì, probabilmente è così.
I miei complimenti,
Fede.
(Recensione modificata il 30/03/2011 - 09:48 pm)

Recensore Veterano
17/03/11, ore 19:49

Che dire...
Poche righe ben scritte e che riescono a spiegare semplicemente quello che tanti dei fan di xxxHOLiC si son trovati a pensare sul (devastante) finale.
Posso affermare di essere perfettamente in linea con il pensiero di Ame Warashi, per quanto più che su Yuuko il mio dubbio va ovviamente alle CLAMP.
Però è vero, Ame Warashi ci aveva visto giusto e posso solo capire la sua frustrazione dopo i 100 anni passati. La stessa di molti di noi.