Recensioni per
In morte di A. e A.
di Mizar19

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/08/14, ore 01:54

Oggi è un giorno molto simbolico per me, mi ricorda un evento simile a quello che hai raccontato tu, purtroppo. La disperazione per una morte improvvisa l'ho provata anche io. Queste cose succedono ed è brutto pensare che magari potevi in qualche modo prevederle. In parte posso capire il tuo dolore, e mi dispiace davvero tanto. L'importante è trovare la forza di andare avanti.
Venendo al racconto, come sai penso che tu scriva benissimo e riesca a trasmettere delle emozioni molto forti. Questa storia non è un'eccezione; ci sono dei punti veramente strazianti che lasciano trasparire tutto il dolore. Mi dispiace davvero molto :(
Buone vacanze :)
P.S.: c'è un piccolo errore di grammatica nel pezzo in cui si parla della lettera inviata da Edimburgo: per la seconda persona plurale il passato remoto è "scrivesti", non "scrissi". Grande racconto, in ogni caso.

Recensore Junior
26/06/13, ore 00:27

Mi ha commossa nel profondo questa storia! Purtroppo riesco a comprendere alla perfezione tutto il dolore che hai provato...è talmente palpabile nel racconto che l'ho rivissuto un'altra volta sulla mia pelle! Si perché anch'io ho dovuto affrontare il dramma della morte di una persona a me molto cara, solo che sono stata toccata più da vicino e in prima persona e che per ovvie ragioni ha cambiato la mia esistenza in quanto ho perso una parte fondamentale della mia vita: mio padre! Ma non per questo reputo il tuo dolore minore, assolutamente! Quando vuoi un bene dell'anima ad una persona poco importa che sia parente, amica/o ecc., ti segna comunque perché la sofferenza che provi, il vuoto che hai dentro, l'angoscia e lo strazio che ti porti dietro per il resto della tua vita, valgono in ogni caso per ogni situazione! 
(Recensione modificata il 26/06/2013 - 12:36 am)

Nuovo recensore
14/04/12, ore 22:44

Ok. Oddio. Sono senza parole. Mi sono dovuta fermare a metà, mi ricorda troppe cose. Non mi è capitata esattamente la stessa cosa, ma più o meno...però capisco troppo bene.
Sei bravissima a scrivere, trasmetti troppe emozioni.
Grazie x

Recensore Veterano
18/02/12, ore 12:08

"Si è sparato".

Ammetto che la frase da sola ha freddato l'aria intorno a me, proprio come farebbe un colpo di pistola.


"Questa notte è morta...."

Altro colpo di pistola. Piccolo momento senza respiro. Piccolo "momento di morte".

Buffo, ironico, anzi, il sarcasmo del destino.

Quando muore qualcuno a noi vicino, siamo costretti a nostra volta a 'morire' per un momento, non appena arriva una notizia che ha lo sgradevole compito di spezzare la nostra serena quotidianità.

Una morte però, che al posto di far cessare le sofferenze, le fa comiciare.

Sono quei momenti che non vorresti vivere mai, arriva sempre un periodo di vuoto esistenziale che ti fa vagare come uno zombie in una città deserta.

E ci costringe, nel nostro intimo, a realizzare la scomoda verità che la nostra vita, la nostra piccola esistenza di felicità, i nostri affetti, i nostri ricordi, sono tutti accomunati dal fatto di essere fin troppo fragili e brevi, e di poter venire spezzati in ogni momento.

Siamo costretti a ricordarcelo, e a tenere tutto questo stretto a noi come un tesoro ancora più prezioso.

Chiedo scusa per le parole un pò ovvie e retoriche, ma è anche segno che la testimonianza di due dolori intrecciati nel tempo e nell'animo ha sortito in chi legge, pur nella sua estraneità completa alla faccenda, sentimenti sopiti da tempo, che in realtà si fa sempre troppo in fretta a cercare di seppellire.

Un abbraccio virtuale.

Recensore Junior
19/03/11, ore 22:44

...ho letto.
so cosa hai provato
mi astengo dal commentare la storia
non mi aspettavo che scrivessi su di loro
ti sono vicina ogni volta che vorrai. Sempre.
Ti voglio bene.

Recensore Master
18/03/11, ore 22:16

Già quando si perde un caro amico o un compagno di scuola sembra che un pezzo della tua vita se ne vada,sono i momenti più felici trascorsi con loro che ti permetteranno di alleviare il dolore.Ciao.

Recensore Junior
18/03/11, ore 21:03

E' davvero triste =|
Ho vissuto, anche se non in modo proprio del tutto personale, una cosa del genere ed è stato terribile... Ancora oggi se ci penso mi vengono i brividi!! Mi auguro però che questa storia non sia tratta da qualcosa che è veramente successo, perchè, ancora una volta, tra una riga e l'altra sei riuscita a trasmettere proprio ciò che gli stessi personaggi hanno provato! Sei davvero una Grande!!!
A presto Piccola Peste =D

Recensore Veterano
18/03/11, ore 20:57

Ogni tanto possiamo anche evitare di fare le cazzone.
Prima di tutto ti ammiro per aver trovato il coraggio di buttare giù queste parole, perché a forza di tenertele dentro stavano buttando giù te.

Mi sono messa a piangere - non che la cosa mi stupisca o mi dia il minimo fastidio.
Cosa dire di questa storia? Che brucia, e brucia forte. Anche se non sai chi siano i protagonisti, anche se i nomi con il puntino non hanno forma e dimensione, ogni lettore vive il dolore di Mizar, e sprofonda nel fango con lei.

La cosa che mi è piaciuta di più di tutte è stata il fatto che il dolore di Alessandro, la cui morte, ad un occhio superficiale, potrebbe apparire meno degna di essere compatita, sia violento e distruttivo come il dolore dei famigliari di Alessia.

E la pioggia. Non è solo un elemento scenico, neanche a farlo apposta pioveva fortissimo in quei due giorni, anche il cielo non riusciva a smettere di piangere.

Ti faccio ancora i complimenti per questa piccola perla e, come ho già detto tante volte, ma non per questo è meno vero o attuale, io ci sarò sempre.