Sarà che l'ho ascoltata con il Requiem di sottofondo, ma alla fine ero senza parole. Ho semplicemente sospirato. Fra l'altro adoro il Requiem, c'è stato un periodo in cui lo ascoltavo a ripetizione (viva l'allegria).
Non ho letto spesso di Draco che si guarda indietro, che ripensa agli amici e sente il nodo del rimorso. Ho letto molto più di Pansy, e forse è anche giusto dato che di lei non sappiamo nulla. Per questo motivo già il tema di base mi interessava, l'hai approfondito meravigliosamente.
Parto con il dire che già l'ambientazione dà un'atmosfera cupa: Malfoy Manor non è allegra di suo, ma buia e coperta di polvere, nel silenzio, fa davvero tanto casa degli orrori. Per Draco, che ci è cresciuto e vi ha vissuto momenti felici, dev'essere uno strazio vederla in quello stato. Certo, ci sono anche brutti (bruttissimi D:) ricordi, ma è la casa della sua infanzia, quella dove ha giocato con Pansy e Blaise e più tardi ha trascorso pomeriggi a parlare (e con Pansy a fare altro XD).
Il rapporto con loro è particolare. Sono quegli amici così uniti da riuscire a passare ore in silenzio, semplicemente beandosi della presenza degli altri, della loro compagnia. E' un legame che non si raggiunge facilmente, è quello che c'è fra fratelli. La cosa che mi ha sorpreso di più, più che la presenza della religione, è Pansy che utilizza oggetti babbani. Blaise ce lo vedo un sacco a studiare l'arte, da buon esteta, ma Pansy che ascolta Mozart fa strano! Anche se il Requiem è adattissimo a loro: serio e ha quel non so che di nobile, mi viene 'pomposo' ma è esagerato. Diciamo che ha quella stessa cosa in più della lirica, ecco. Oh, quanto ce lo vedo Blaise all'opera!
Ho apprezzato i sensi di colpa di Draco. Oh, sì, li ho decisamente apprezzati. Li ha lasciati, ha preferito Astoria, e la pagherà u.u Fra l'altro Pansy è magnifica in quel suo pensiero, "tu non ami". Ci starebbe un sacco.
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