Buonasera, cara Fede ♥
Approdo anche qui, te l'avevo detto che, anche se lentamente, avrei trovato il modo di leggere i tuoi scritti e di scriverti i miei pensieri.
Mi spiace, e mi devo scusare per questo, se ci sto impiegando un'eternità. Fosse per me, lo sai, le leggerei subito, ma poi sarei costretta a non poterti scrivere nulla e voglio scrivere una recensione con tutte le sensazioni ancora fresche. :) Quindi attendo il momento propizio per leggere. Quando provo a scrivere le recensioni, le sensazioni che provo mi sovrastano spesso e volentieri, ma poi, se non le scrivessi subito, perderei quel... non so come chiamarlo, forse tocco, diciamo. Quel quid che riesce a far comprendere, anche se con frasi sconnesse, quanto una storia mi abbia appagato. Quando invece faccio trascorrere del tempo, ho sempre paura che possano sembrare fredde, come se fosse ingiusto aver letto la storia, non aver scritto nulla e ritornarci. Rileggerla, ritrovare sicuramente le stesse sensazioni, ma... non lo so. Forse mi faccio troppe pare mentali io. Il che è probabile. Ahah!
Comincio parlando subito del titolo.
Ricordo bene come tu mi abbia detto che non riesci mai a trovare titoli che ti aggradano, ma fidati di me se ti dico che il titolo che hai scelto per questa storia è assolutamente dolcissimo. Esprime tenerezza e tristezza allo stesso tempo perché se da un parte è dolce per il fatto che descrive il desiderio di un intimità quale il contatto di cui corpi, stretti l'un con l'altro, che si sostengono a vicenda, dall'altro è triste perché c'è quel "vorrei" che denota il desiderio di voler ricevere un abbraccio e non averlo realmente. Quindi trovo che tu sia riuscita a racchiudere in un sol titolo due sentimenti antipodi tra loro. Ed il risultato di esso è un'emozione agrodolce che rende il lettore curioso.
Ora leggo la storia.
Non l'ho conclusa di leggere, ma devo necessariamente fare una pausa. Cara, dimmi ancora che non sai scrivere. Dai, dimmelo e ti picchio. Mi ritrovo qui a scriverti due righe anziché leggere perché sento di doverti dire quanto il tuo scritto è evocativo per me. Come ti ho già detto nella storia "Cambiamenti", riesco a percepire tutti i sentimenti della protagonista di Claire. Non so ancora cosa le sia successo, ma è davvero verosimile soprattutto il fatto che di quei tanti "amici" non ce ne sia nessuno. Perché si perdono con il tempo, perché si scopre che a volte non basta la fisicità per mantenere il sentimento d'amicizia che si prova verso un'altra persona. Ed è proprio così. E tu, con frasi ben organizzate e fluide, riesci a far percepire al lettore quanto sia vero. Hai creato un contesto nel quale molti lettori e lettrici potrebbero ritrovarsi, magari in situazioni diverse, ma chi non è mai rimasto da solo almeno una volta proprio nel momento in cui si aveva la necessità di avere qualcuno vicino?
Ed ho amato, davvero tanto questa frase: "E non ti rendevi conto che ciò di cui avevi più bisogno, quello che realmente era più importante si trovava proprio lì, vicino a te." Ed è proprio dopo questa frase che ho interrotto la lettura. Perché questa è la verità che spesso diamo per scontata. Noi desideriamo, vogliamo di più, sempre di più, quando tutto ciò che di cui abbiamo realmente bisogno sono coloro che ci stanno più vicino. La madre, il padre, gli amici. Dovremmo sempre desiderarlo, ma siamo umani e pecchiamo. Vogliamo quello che non possiamo avere o più semplicemente vogliamo qualcosa di diverso, di nuovo, perché la routine stanca dopo un po' e vogliamo quindi spingerci più in là, tornando poi - quasi sempre - sui nostri passi.
Praticamente avevo finito di leggere la storia. Okay, va bene. xD
Ritornando serie, continuo a pensare ciò che dicevo a proposito del titolo, prima ancora che leggessi. E' tenero leggere di come Claire vorrebbe ricevere un po' di calore umano, ma è triste nel sapere che questo sia soltanto un desiderio. Un qualcosa che, con tutta probabilità, non potrà ricevere. Perché è sola. E se la solitudine a volte è un bene per staccare la spina o rilassarsi, da un'altra crea la sensazione di impazzire, soprattutto quando è diverso tempo che si rimane in questa situazione.
La storia mi è piaciuta moltissimo, Fede. Ti ripeto che scrivi benissimo e che le tue introspettive sono davvero tanto, ma tanto evocative e portano il lettore a riflettere, a pensare alle verità celate dietro le tue parole. Io, ad esempio, leggendo questa tua fanfiction, ho rivissuto anche degli attimi della mia vita, ho rivisto dei momenti in cui ero sola, senza l'appoggio di nessuno ed i quei momenti in cui avresti bisogno di qualcuno, che sia tua madre o un'amica, non è semplice non lasciarsi andare alla malinconia, ma anche ad una sorta di depressione che svanisce quando, poi, riesci a rimetterti in contatto con il mondo. Ed è proprio ciò che la tua storia trasmette: depressione, tristezza, solitudine, abbandono. Ma anche mancanza di speranza. Ed è triste pensarla così perché spero che, anche se è un personaggio creato da te, Claire possa riuscire a trovare almeno un piccolo barlume di serenità.
Sto leggendo le tue note d'autore, cosa che a volte non faccio perché mi dimentico. :')
La prima cosa che ho pensato è stata, per l'appunto, un incidente stradale che ha portato Claire a rimanere senza madre, padre e sorella. Ma trovo anche che - soprattutto se non avessi inserito la sorella, lo ammetto - poteva trattarsi del fatto che i genitori erano impegnati per lavoro/erano fuori. Non è poco realistico pensare che, magari, fossero partiti in quanto la figlia ormai abbastanza grande per cavarsela da sola. In passato mi è capitato che dei miei compagni di scuola rimanessero da soli anche a ridosso del loro compleanno. Ma poi l'ho trovato inverosimile non appena ho letto della sorella. Quindi, inizialmente ho pensato all'incidente, poi ai genitori fuori, poi di nuovo al fatto che il destino le aveva portato via la famiglia. Trovo la tua scelta di rimanere sul vago molto appagante perché fa galoppare la mia mente bacata.
"Perché credetemi se vi dico che è possibile rimanere completamente senza amici proprio quando serve un loro abbraccio, un loro consiglio, una solo loro parola." Condivido parola per parola. Ma te l'ho scritto anche più su, senza aver letto le note. Quando mi capitano queste cose mi esalto per essere riuscita a pensare esattamente come te, sai? :) E' una cosa triste, ma accade. E fin troppo spesso.
Una storia davvero bella e toccante. ♥
Grazie, Fede.
Bacioni
Deb |