Recensioni per
Pensati così
di Elos

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
13/02/17, ore 14:16

Ho rischiato di piangere solo leggendo il primo periodo, ma sono in pubblico e non posso. Mi pizzicano gli occhi. È un finale che non vorrei aver visto, però tutto sommato, grazie, perché non leggevo una cosa così bella da tempo immemore. Ma forse io alla fine non avrei detto "bye bye" sembra quasi voglia prenderla in giro

Recensore Master
29/11/15, ore 20:23

In: Pensati così, sembra di rivivere gli ultimi istanti di vita di Ron. Ron sta morendo insieme a Harry e tutta la sua vita gli passa davanti.
Ricorda quando da bravo fratello maggiore stava dietro alla più piccola della famiglia. Ginny, l'unica figlia femmina in mezzo a un branco di maschi (mi ricorda LEAH). Viene viziata un po' da tutti essendo la “principessina di casa”, anche dai suoi genitori.
Si ricorda di come è cominciata la storia d'amore di Harry e sua sorella, in maniera semplice. Complice anche quello che stava succedendo attorno a loro.
Ma mentre loro si amano e Ron ama Hermione, i Mangiamorte sono allergici al quel sentimento. Loro provano solo rabbia, mentre l'avidità appartiene all'oscuro signore. E saranno loro a decretare la fine del povero Wasley.
È straziante tutto il resoconto che fa, e anche l'ultimo saluto: bay, bay Hermione. Il suo ultimo pensiero è per lei.
Bellissima come tutte le altre storie che hai scritto per questa serie.

Recensore Junior
09/05/15, ore 14:41

Questa storia mi ha colpito così tanto che qualsiasi cosa possa dire nella recensione è inutile e non l'avrei nemmeno scritta se, da autrice, so quanto sia prezioso ogni commento lasciato alle proprie opere.
Ron è un personaggio che non ho mai apprezzato quanto so che bisognerebbe; non so per quale strano motivo ma ho sempre adorato Percy, anche quando non se lo meritava, e diprezzato Ron.
La tua storia, e credimi se te lo dico, è la prima in cui sono arrivata non dico a provare simpatia per lui, ma a farmi proprio affascinare.
Hai una tecnica incredibile, un talento eccezionale: hai reso tutto il dramma di questa situazione, oltre che le circostanze stesse della situazione (cosa non facile, considerato che hai cambiato tutto l'ultimo pezzo del settimo libro e sei riuscita a far ambientare il lettore e a spiegare il come e il quando in quest'unica one shot) così bene che quando sono arrivata alla fine della storia mi sono resa conto che non stavo più respirando.
E credimi, non è facile farmi quest'effetto perché di solito sono una criticona puntigliosa e insensibile.
Credo che leggere tutte le storie della tua serie. Non aggiungo altro a questo commento perché sono davvero rimasta senza parola, e in senso buono.
Complimenti ancora.
Mue 

Recensore Veterano
21/01/15, ore 23:32

Bene, io ho letto prima "I racconti del lungo inverno" (della serie, leggiamo storie dalla metà) e ho capito che, imbarcarsi in questa serie, sarà una cosa che mi distruggerà psicologicamente.
Scrivi benissimo e, se sto già singhiozzando su questa, posso solo immaginare le altre.

Recensore Veterano
19/11/13, ore 20:20

Ogni volta che leggo una delle tue storie mi vengono i brividi. Bah.
Forse perché racconti tragedie con toni sommessi che ti sgocciolano dentro tristezza, erodendoti man mano che vai avanti nella lettura.
Il PoV di Ron ti viene più che bene, direi. È diretto e franco, onesto ed emotivo. È come sentir parlare tuo fratello o il tuo migliore amico. C’è il suo attaccamento alla famiglia, quel grosso clan unito e compatto dove tutti sono fratelli maggiori chiamati a proteggere la più piccola, uno scudo infrangibile, e c’è il valore dell’amicizia nel suo aspetto più alto e idealistico ed eroico: dare la vita per la sorella come per l’amico.
io, te ed Harry siamo stati l'uno parte degli altri così a lungo che pensare di separarci è come pensare di separare l'acqua: puoi redistribuirla in secchi e ciotole, ma non puoi mai... non puoi mai spezzarla, capisci?
Ho adorato questa metafora dell’acqua. La fisica avrà anche dimostrato che la materia è scindibile nelle sue minime microscopiche parti, ma leggendo le tue righe vorrei credere che tutta questa razionalità si inganni, vorrei credere che esistano, nella realtà, legami tra le persone così forti e veri da non dico eguagliare ma essere almeno un pallido riflesso di questo descritto nella tua storia.
Harry amava Ginny e Ginny amava Harry, e noi tutti amavamo Ginny ed Harry, e credo sia stato questo che ci ha perduti. Avrebbe dovuto salvarci, e invece ci ha perduti. I Mangiamorte non amano: forse, se fossero stati nei nostri panni, al nostro posto, loro si sarebbero salvati.
Purtroppo mi trovo costretta a concordare, un po’ cinicamente, con tale triste realizzazione. Chi prova sentimenti è debole, chi ama non può vincere, perché espone un punto debole ed è lì che verrà colpito e distrutto. L’amore uccide. Ginny corre a salvare Harry, Harry corre a salvare Ginny, Ron corre a salvare Harry. L’amore è letale. E’ andare rotolando incontro al pericolo a occhi aperti, sapendo cosa c’è alla fine della china. Amore è incosciente coraggio, devo dire. È ciò che fa sì che alcune persone muoiano, vero, ma anche che altre sopravvivano.
Mi sono sentita agghiacciare insieme con Ron alla descrizione di Ginny torturata, e quel verso bestiale che fatichi ad immaginare uscire di bocca ad Harry, e mi ha commosso quel suo portarla in braccio, “la sua cosa preziosa” adesso come sempre, anche coperta di sangue, anche senza faccia e con le ossa rotta, anche incrostata di sangue e sporco – lei rimane la sua principessa.
Io adoro il modo in cui metti in fila i pensieri di Ron, descrizioni in apparenza semplici ma perfette, con un linguaggio essenziale, equilibrato, chiaro, stupefacente nella sua linearità: Ron che ha paura ma non esita un secondo a tornare indietro per Harry, Ron che vede Harry schiacciato e tutto il potere che va a Voldemort e sa che lui sta per vincere, Ron che si prepara a morire rivolgendo l’ultimo pensiero ad Hermione – il “ricordo del conforto”, i suoi capelli che nessuno forse definirebbe belli, ma ci sono cose più importanti della bellezza. Quell’ultima immagine che gli passa davanti agli occhi, lui ed Hermione, il senso di appartenenza, l’essere uno e non più due, l’uno nell’altra, e il sollievo nell’ultimo respiro: la luce è verde, può morire in pace, almeno ulteriore dolore gli è risparmiato… beh, io non ho parole.
Penso che tu sia molto brava. Riesci a commuovere con poche parole – e a dare tutto un nuovo e sconvolgente senso anche a quelle più comuni, per come le usi e le accosti. Complimenti.  

Recensore Veterano
07/11/13, ore 15:58

Dunque dopo aver sbagliato in pieno l'ordine di inizio di questa serie finalmente sono risalita alla prima one shot! La trama mi intriga molto, non è il solito "e vissero felici e contenti" ma riesce a discostarsi e a non essere banale! Andrò avanti con la serie senza dubbio!

Nuovo recensore
12/05/13, ore 18:15

Per poco non mi strappo i capelli. L'ho trovata particolare ed é bellissimo l'effetto di aprire e chiudere la ff con le stesse frasi: Euripide sarebbe geloso di te! xD ho deciso di leggerla perché avevo letto sommersi e salvati ma non ci avevo capito molto..
Che tristezza per Ronald!!!!! Ho capito il perché del nome "domeniche buie" XD

Recensore Junior
14/11/12, ore 20:36

Mi brucia la gola. Mi brucia di un blocco arido e gonfio di lacrime allo stesso tempo.
Davvero portentoso.
Un talento stupendo e una capacita di coinvolgere il lettore, di tracinarlo con la forza nella storia, davvero allucinanti.
Mi ha sconvolta, emozionata, dilaniata dentro.
Complimenti, non ho parole. STUPENDO.
Grazie di avermi emozionata così.

Recensore Master
19/08/12, ore 16:22

«Ha amato Harry dal primo momento in cui l'ha visto, ed Harry è più che un mio settimo fratello, è un pezzo di me come nessun altro è mai stato, io, te ed Harry siamo stati l'uno parte degli altri così a lungo che pensare di separarci è come pensare di separare l'acqua: puoi redistribuirla in secchi e ciotole, ma non puoi mai... non puoi mai spezzarla, capisci?»
Per prima cosa, posso dire di capire alla perfezione ciò che hai voluto dire in questo passaggio; ho conosciuto la mia migliore amica proprio qui, su EFP, in un'occasione nemmeno troppo particolare o eclatante. È successo e basta, e non posso fare a meno di considerarla qualcosa di più, qualcosa di speciale, una persona legata a me da un filo che nessun altro può vedere, ma che io sento. Sono stata delusa spesso, in passato, da persone che si sono spacciate per tali, eppure... eppure io non ho mai provato per nessuno ciò che provo per lei. Non saprei neanche spiegarlo a parole, e per farlo, forse, userei quelle del tuo Ron. Siamo come l'acqua.
L'amicizia tra Harry e Ron (Ed Hermione) è una delle cose più meravigliose che io abbia mai visto. Una di quelle cose inevitabili, ma per niente scontate. Uno degli insegnamenti più belli che ci viene dato dalla Row è proprio questo: l'amicizia. Amicizia che è ben più di parole gettate al vento; un'amicizia profonda, che cresce nel tempo, che mostra la vera essenza di questo sentimento: la reciproca accettazione, la sincerità, la collaborazione e la disponibilità. Sono sempre pronti a consigliarsi, ad essere sinceri, sempre e comunque. E, soprattutto, sono sempre pronti a tutti gli uni per gli altri. Li lega un amore profondo, impossibile da descrivere, ma che si sente in ogni secondo, in ogni singola parola che viene spesa per loro.
E poi c'è l'amore per Ron ed Hermione, due persone diverse ma nemmeno tanto, alla fine. Due persone che è impossibile non amare insieme, due persone che io non riesco a non vedere unite, perché loro sono perfetti per stare insieme, ecco tutto.
Tu sei riuscita a creare una meraviglia. Davvero, ho amato questa storia dalla prima sillaba all'ultima, e credo che sia una delle one-shot migliori che abbia mai letto. Una storia nuda e cruda, dal ritmo incalzante; talvolta persino "confusa", ma in senso positivo. Una storia meravigliosa, che fa entrare totalmente nel personaggio e nella sua psicologia, che ci fa vedere il mondo dai suoi occhi e che ci fa rabbrividire, perché quel mondo è agghiacciante. Freddo, cupo e scuro come il mantello della morte, che viene scomodata spesso e volentieri dai seguaci di Colui che non deve essere nominato; morte che ha colpito buona parte dei membri dell'Ordine e che ha sconvolto un intera popolazione. Da quel momento, è stato un lento declino, una caduta libera in un baratro scuro e gelido in cui nessuno voleva stare. La gente era troppo debole per frenare la caduta e per risalire, arrampicandosi. Non avevano più forza, eppure c'è una forza che ci permette di lottare, di continuare anche quando non ci riusciamo più: la disperazione. Disperati perché Ginny è rimasta lì, tra le loro grinfie, arrivano a rischiare il tutto per tutto per riprenderla. Da questo momento, la storia ha cominciato ad uccidermi lentamente dall'interno. Credo che il mio cuore si sia fermato per un secondo, alla fine della storia, mentre avevo un groppo alla gola che faceva male, male davvero.
Ho ammirato ancora una volta il coraggio e l'amore di Harry, Ron ed Hermione, perché erano loro, erano proprio lì, e tu sei riuscita a caratterizzarli alla perfezione, anche se è una cosa tutt'altro che facile. Sembrano presi dai libri e infilati nello schermo, sembra che siano proprio loro. E non succede quasi mai, quindi ti ringrazio, ti ringrazio davvero. Perché tu hai scritto una storia, hai inventato un momento. Una fine diversa, una fine che nessuno di noi ha mai immaginato ma che, comunque, poteva succedere. Una fine ben costruita, una trama bellissima e ben strutturata raccontata in un solo capitolo. L'illusione di una speranza, di una luce alla fine del tunnel nel momento in cui Hermione e Ginny si salvano, ma la consapevolezza che non ci sarà alcun lieto fine.
C'è Ginny, cresciuta tra i fratelli, forte e decisa, che decide di combattere sino alla fine, al di là di ciò che le viene ordinato. C'è Hermione, che usa il proprio intelletto per salvare la sua amica, che trova una soluzione, come sempre. C'è Harry, coraggioso, temerario, innamorato, che non ha paura nemmeno della morte, che combatte per il suo amore, per salvarla, "la sua cosa preziosa". E poi c'è Ron, che meglio non potevi descriverlo: un Ron innamorato, sofferente ma, soprattutto, un Ron leale con Harry "sin proprio alla fine", che lo cerca, che torna indietro anche se sa che morirà, se lo fa. Perché era Harry, la sua acqua, il suo migliore amico, fratello, qualcosa di più. Il suo tutto, e non poteva lasciarlo indietro. Alla fine, se fosse morto, sarebbe morto assieme ad un'altra metà di sé.
Una one-shot dal ritmo incalzante, dallo stile coinvolgente e da un'introspezione curata alla perfezione; una caratterizzazione straordinaria e l'immaginazione di un finale alternativo, differente da quello rose e fiori - all'incirca - che abbiamo. Un finale cupo, diverso, brutale, quasi. Un finale in cui l'eroe muore, e non sto parlando di Harry.
Una storia che lascia il segno, che ti rimane dentro. Una volta che l'hai letta, non puoi più dimenticarla.
Una storia bella, meravigliosa, che lascia l'amaro in bocca e che ci mette davanti alla crudeltà della guerra, che ci fa capire cosa significa vedere sempre il cielo nero, vivere al buio. Una storia che uccide lentamente, proprio come è successo con Ron. Una storia da consigliare ed inserire nei preferiti, senza dubbi.

Recensore Veterano
20/06/12, ore 19:26

Quando ho chiesto a una mia meravigliosa lettrice (Erodiade) di consigliarmi una what if apocalittica, non avevo la minima idea di quel che avrei potuto sfogliare, perché non conosco molto il fandom di Harry Potter e, sbagliando (è evidente) non ne avevo nemmeno una grande opinione.
E' stata Erodiade a parlarmi della tua serie e io ho scelto di aprirla da questa storia. Dire che ne sono rimasta folgorata è davvero poco.
Pensati così è una one-shot magistrale, ai miei occhi, per almeno due motivi: l'uso che fai della lingua e che trasforma la prosa in una chanson de geste (la tenevo sulle ginocchia e rotoliamo suonano come ritornelli che puntellano tempi e modi della storia) e l'uso che fai del punto di vista.
Tra tutti i personaggi della saga, Ron è il mio preferito e tu gli hai reso un ritratto di una bellezza assassina, tanto ne coglie tutte le sfumature. E' un codardo coraggiosissimo ed è un autentico cavaliere: nobile, di quella nobiltà che dà solo la paura.
Attraverso i suoi occhi ho vissuto e sentito gli eventi e mai (proprio mai) ho percepito la tua narrazione come gratuita o studiata a bella posta per la ricerca dell'effetto retorico.
Mi piacerebbe riuscire a costruire una recensione organica e ricca di dettagli, ma sono, purtroppo, una che si emoziona e, al dunque, fa parlare soprattutto la pancia.
La tua storia è un dono e mi rallegra pensare che ne ho molte altre da leggere. Grazie davvero di cuore <3

Recensore Junior
20/06/12, ore 18:43

Io.... non ho parole.
Mi serve un minuto, devo riprendermi.
Non so da dove iniziare.
Non so trovare le parole per spiegarti ciò che questa breve storia mi ha lasciato dentro.
Elos, noi non ci conosciamo, non ho mai letto qualcosa di tuo prima d'oggi.
Devi sapere che sono, con ogni probabilità, la persona più innamorata di Ron ed Hermione in questo mondo. Anzi, sia in quello Babbano che in quello magico :)
Ho scritto molte storie su di loro, ed altrettante ne ho lette.
Ma questa... Cielo, questa mi lascia davvero senza parole.
Per un momento ho pensato che avrei pianto. Invece sei riuscita ad andare oltre.
Mi ha ghiacciata sul posto, sono rimasta pietrificata, gli occhi incollati allo schermo. Mi ha lasciato un'amarezza più profonda delle lacrime.
Ogni parola è al suo posto. Ogni virgola, ogni punto.
Ron è così... è così Ron.
Ma un Ron diverso, il Ron del dopo guerra. 
Un Ron forte, maturo, spaventato ma determinato.
Il Ron che io ho sempre immaginato.
Il mio Ron.
Il personaggio al quale sono più legata, il più sottovalutato ma il più coraggioso, il più leale.
E' una storia cruda, oserei dire violenta. Eppure, qui dentro c'è tutto l'amore che dovrebbe esserci.
C'è tutto l'amore che non c'è in tante storie smielate e piene di inutli smancerie.
Pensati così.
E' proprio vero.
Pensati per essere insieme, da sempre. 
Pensati così, perché combaciassimo.
Non so nemmeno farti i complimenti. Non posso, credimi.
Questa storia mi ha lasciato un segno profondo. Il minimo è metterla tra le preferite.
Sono legata a Ron ed Hermione per ragioni personali, troppo lunghe da spiegare.
Ma, leggendo, mi sono sentita scavare dentro. 
Non ci conosciamo, tu non sai nulla di me.
Ma leggendo questa storia, ho sentito una parte di me tremare forte. Mi sono sentita emotivamente coinvolta.
Ed è raro che io mi emozioni così.
Brava.
Brava davvero, non so davvero trovare le parole per complimentarmi ma, credimi, questa è un'opera d'arte.
Grazie per averla scritta, Elos.
Grazie davvero.

Miza, che giura di non essere una psicopatica come sembra.
:)

(Recensione modificata il 20/06/2012 - 06:56 pm)

Recensore Master
12/06/12, ore 22:32

Sto piangendo.
Non so nemmeno spiegare a parole il perché, eppure, a dirti la verità, più rileggo questa flashfic più continuo a piangere come una cretina davanti al pc, senza uh apparente motivo valido. Sono giorni che tento di mettere in piedi una recensione come di deve. Eppure, per quanto mi sforzi, c'è un qualcosa che mi risulta completamente estraneo, un qualcosa che mi sfugge, come se tutto fosse... troppo. Ecco, forse ci sono arrivata.
Ho questa oneshot tra le preferite da tantissimo tempo e, ti dirò, l'ho letta prima ancora di iscrivermi su efp. Non ricordo molto bene cosa devo aver provato dopo aver finito di leggerla a primissimo impatto, se non una sensazione di vuoto. Perché era accaduto tutto troppo in fretta. Non ero che una vera e propria novellina delle ff, allora - okay, sembra stia parlando dei bei tempi andati, e considerando gli anni che ho O_O - e so che rimasi molto stupita dalla tua storia. Mi sembrava tutto irreale, come sospeso tra realtà e sogno, in un misto di surrealismo e magia, il tutto intrinsecato in un mosaico perfetto che non può fare a meno di farti stare male. Ecco, è ciò che ho provato: il dolore dei protagonisti, come se la loro sofferenza fosse stata anche la mia. E ti dirò, nonostante tante fanfiction, anche oggi, questo non mi è mai successo, mai, né penso possa accadere un'altra volta, perché è stato come se qualcosa di irripetibile si fosse fatto strada dentro di me, lasciando nient'altro che una cupa amarezza.
Non saprei da dove cominciare, perché so a prescindere che mi perderei in discorsi bizzarri e altri deliri, perciò vedrò di essere il più breve e chiara possibile - uhm.
Per un attimo, leggendo ho davvero creduto che fosse andata così, che fosse finita in questo modo, la saga di Harry Potter. Perché l'atmosfera è esattamente quella, vivida, pesante, e nella sua crudeltà non può fare a meno di conquistarti. La dovizia dei particolari è incredibile, così come lo stile, che prensenta quel tocca in gardo di fartene innamorare dalla prima riga. Ci sono poi passaggi che mi lasciano con un nodo alla goa, come quello finale: "Ho le tue mani tra i capelli, le mie mani nei tuoi. Ho il tuo respiro nella bocca. Sono sulla tua pelle, la tua clavicola disegna il confine tra il mio corpo e il tuo. Sei la memoria del conforto, siamo stati pensati così, perché combaciassimo. Abbiamo spigoli che si incastrano e spigoli che fanno attrito, ed anche l'attrito è calore, generiamo il fuoco. Sei i miei giorni di gloria." Stavo sperando fino all'ultimo che andasse per il verso giusto, alla fine, e invece no, quel 'Bye, bye, Hermione" ha un che di laconico, non lascia scampo. Così come la sensazione di essere nel psoto sbagliato, di essere degli intrusi nella vicenda che racconti, è... triste? No, perché tutto si incastra, io direi perfetto. O ancora, 
Il Ron che racconta è il Ron perfetto. il Ron dei miei sogni, quello che amo, quello che bramo di ritrovare in ogni ff, nonostante di rado bvenga 'accontentata'. IC in un modo che... non riesco a acapacitarmi della splendida caratterizzazione che gli hai dato. E' uno dei miei personaggi preferiti, sì, ma spesso lo ritrovo quasi preso per scemo, del tutto sottovalutato, nonostante offra grandi punti di sbocco. Qui, l'ho ritrovato, ed è solo una delle frasi inziiali, perché nel resto il ragazzo Weasley era meraviglioso, come nell'intera fic. Avevo creduto che ce ne saremmo andati in gloria, nel caso. Forse non avevo creduto veramente che ce ne saremmo andati, e questo malgrado le probabilità fossero contro di noi in un rapporto di dieci ad uno, perché io sono bravo con le probabilità e le statistiche e le strategie, lo sono sempre stato, fin da bambino: ma lui era Harry. Ron, Ron, ecco, è lui che vorrei trovare tutte le volte. Goffo, pasticcione, tutta la storia viene vista attravero i suoi occhi, e si mantiene su questa linea fino alla fine.
Se Harry poteva rendere felice Ginny, se Ginny voleva rendere felice Harry, non c'era bisogno che io fossi geloso. Erano pensati l'uno per l'altra. Fatti per stare insieme, per condividere la vita. Li ho visti spartirsi mesi di luce gloriosa, gli ultimi mesi di luce che abbiamo avuto, ed ero felice per loro. Ero felice con te. Harry amava Ginny e Ginny amava Harry, e noi tutti amavamo Ginny ed Harry, e credo sia stato questo che ci ha perduti. Avrebbe dovuto salvarci, e invece ci ha perduti. I Mangiamorte non amano: forse, se fossero stati nei nostri panni, al nostro posto, loro si sarebbero salvati. Non riesco neanche a trovare le parole per commentare questo pezzo. Perché già stavo cominciando a credere che non sarebbe finita bene, che tutto si sarebbe concluso in un modo terribile, nonostante si riesca quasi a respuirare l'aria che aleggia da queste parole. Le farsi finali spezzano l'idillio, e vien da chiedersi perché. Perché il male, perché devono passare tutto ciò che passeranno, c'è quel profondo senso di ingiustizia così radicato nell'essere umano. E ancora, non mi soffermo sul fulcro dell'azione, perché non saprei che aggiungere a quella cruda realtà. Finale straziante, struggente, tormentato. Non pensavo fosse finita davvero, in quel modo orribile, eppure è statao tutto adatto, come se fosse già stato pensato, tramato, deciso, cosicché quella sensazione è scivolata via, restando comunque 'aggrappata', in un certo senso.
Hai già una segnalazione per le storie scelte, vedo, altrimenti l'avrei fatto io stessa, perché questa fan fiction non è meritevole, ma molto di più
E' un pugno nello stomaco. Vedi, nonostante il mio essere logorroica in forma cronica, tutto si riduce a questa effimera e sfuggente descrizione: pugno nello stomaco. Il primo impatto. Quello che resta dentro. Ah, credo di aver concluso, anche se avrei tanto, ma tanto da dire.
Uno splendido lavoro.
Grazie per aver scritto questa storia. E scusa se non riesco a commentarla come merita.
Emma

Recensore Junior
07/02/12, ore 17:30

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa breve storia, parte di una serie ambientata in un cupo universo alternativo a quello canon di Harry Potter, nel quale le cose non sono andate come dovevano e quel che resta dell'Ordine combatte con poche forze una cruenta guerriglia contro un Voldemort vittorioso, è sicuramente una delle più belle che io abbia mai letto sul sito.
In pochi paragrafi si delineano le tragiche contingenze in cui i personaggi si muovono, mentre la vicenda si sviluppa tra flashback ed azione reale. L'uso della seconda persona (solo dopo un po' è possibile rendersi conto che è Ron a parlare, e che si rivolge ad Hermione) contribuisce a creare un'atmosfera di forte coinvolgimento del lettore, preso nel pathos della tragedia che viene raccontata.
I toni sono forti e le tinte estremamente cupe, ma il registro tragico non scade mai nel patetico fine a se stesso, grazie ad uno stile asciutto, fluido, diretto e terribilmente IC, se si considera che la voce narrante è quella di Ron. Il lettore viene colpito, commosso ed impressionato più dal non detto, dai sentimenti di amore ed amicizia a cui si fa riferimento, dalle sofferenze che si immaginano.
Il finale è stupendo e commovente.
Lessico, grammatica e sintassi sono perfettamente padroneggiati, i registri narrativi e gli espedienti testuali, come il flashback, sono usati in modo appropriato, senza risultare pesanti o forzati.
La storia merita sicuramente, secondo me, di essere inserita tra le scelte del Sito.

Recensore Master
22/09/11, ore 14:23

Buon pomeriggio!

Non ci conosciamo, ma lo stimatissimo drv ti ha più volte citata nelle nostre conversazioni via messaggio privato.
Poiché pare che ci vedremo dal vivo tra una settimana esatta, mi sembrava mio dovere morale documentarmi a tuo riguardo, e quale modo migliore per farlo, se non leggere le tue storie?
Bene, ho iniziato da questa, e devo dire che mi hai colpita pressoché A MORTE.

Insomma, credo che sarai costretta ad ammettere che la combinazione di stile perfetto, grammatica inappuntabile, tratteggio di personaggi decisamente eccezionale e presentazione di eventi intriganti, coinvolgenti e in grado di mozzare il fiato è a dir poco rara, quantunque apprezzatissima.

Diciamo pertanto che la tua storia è STUPENDA, ecco.
Ogni complimento è inadatto a tributarti gli assolutamente dovuti onori, ma faccio quel che posso.

Brava, bravissima, eccezionale. Ora vado a leggermene un'altra.

Charme.

Recensore Junior
30/06/11, ore 22:30

Non sono un gran che con le recensioni a dire il vero.
Di solito - essendo Ron il mio personaggio preferito - odio chi lo uccide ma tu hai fatto sembrare quasi giusta la sua morte.
E' morto per Harry, per Hermione, per Ginny, ha dimostrato fino alla fine la sua fedeltà alle persone che gli sono più care.
Hai mostrato il suo coraggio nascosto; è rimasto al fianco di Harry, ad aspettarlo, anche se sapeva che sarebbe stato tutto inutile.
"Sei i miei giorni di gloria" ; qui sono definitivamente scoppiata a piangere.
Ho pianto veramente di brutto, non solo per l'idea in sé della morte di Ron, ma per il modo nel quale l'hai fatto morire: rimane Ron fino all'ultima riga, impaurito dalla morte ma fedele ad Harry nonostante tutto.
Ti faccio veramente i miei complimenti, anche se non mi posso definire una scrittrice esperta, so riconoscere una bella storia quando la leggo e la tua merita decisamente di essere definita tale.

Maya.

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