Recensioni per
The Infinite War
di Electra_Gaunt

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/06/11, ore 13:14

79!<3
Anche questa storia è semplicemente bellissima... cosa posso dire? Quando l'Armonia cessa di esistere, si scatena "l'inferno"... perchè di fatto è così, la battaglia tra angeli e demoni non è finita e, dalla conclusione della tua storia, sembra proprio che non finirà mai... ma per tutti(anche per gli Angeli) va bene così. La straordinaria differenza tra angeli e demoni mi è piaciuta tantissimo, una descrizione assolutamente divina... i miei complimenti^^
Alla prossima recensione
kisses
Vava_95

Recensore Master
30/05/11, ore 13:33

Ho trovato questa shot molto affascinante, soprattutto l'ottica umana in cui sono proiettati sia gli Angeli che i Demoni. L'eterna dicotomia luce-tenebra è qui resa con equilibrio, descrivi la rottura dell'Armonia, topos e archetipo di ogni cosmogonia antica forse tranne quella greca che parte direttamente col Caos e poi l'ordine (e poi le lotte parricidie, quindi, sempre guerra c'è, il genus del mondo) E' uno di quei testi che fa riflettere oltre che passare qualche piacevole minuto di lettura, quindi brava. Trovo il narratore onniscente azzeccato, diciamo che nello stile ho notato un po' di "aulicità" sopra le righe, niente di troppo stridente o pomposo, sia chiaro, ma certo hai usato uno stile elaborato magari non facile da filtrare per tutti. Questo comunque è l'unico appunto che mi sento di darti, per tutto il resto è perfetto e ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Ciao!
(Recensione modificata il 30/05/2011 - 01:33 pm)

Nuovo recensore
29/05/11, ore 09:11

Tutte le più grandi guerre, odierne e del passato, cominciano e sono cominciate con un casus belli, una motivazione che possa renderla, almeno apparentemente, lecita. Credo che ciò sia visibilissimo anche nella tua breve one-shot, sebbene il tema trattato sia mitico/leggendario e le due fazioni vedano Angeli e Demoni schierarsi in battaglia. Quest’aspetto rende sicuramente più verosimile il racconto, cosa di non secondaria importanza se sommato all’originalità del tema trattato. “Quando è nata l’eterna lotta tra Bene e Male?”: questa è la domanda a cui il tuo scritto propone una risposta, scombussolando i canoni classici.
Chi, mai, avrebbe potuto immaginare che a dare inizio a questo spargimento di sangue non furono i cattivi, ma i buoni? Certo, come tu stessa hai precisato non sono gli angeli i fautori di questa guerra, ma il Sole che, forse per una scorretta sopravalutazione di sé, forse per un’eccessiva brama di potere, ha lanciato il guanto di sfida alla sorella.
Resta il fatto, comunque, che i demoni, solitamente dipinti con esseri di puro male, non sarebbero stati così autolesionisti da lanciarsi in una missione suicida come questa, sebbene la loro natura vi ci faccia protendere.
Strano, ma piacevole. In fondo, con questa versione non hai fatto altro che rappresentare il mondo per come è, ovvero formato da infinite sfumature di grigio e non solo da bianco e nero.
Aspetto che mi ha piacevolmente colpito è anche il brevissimo spazio concesso ai personaggi di Krascow e Cornwell. Di loro sappiamo solo i loro nomi e che il secondo, per motivi indecifrabili, non è dove dovrebbe essere. Due nomi, un’amicizia che gli unisce, paura e nulla più. Uno spazio meno coinciso, magari con la descrizione della morte di Cornwell, probabilmente sarebbe stato meno incisivo del venirlo a sapere quasi per caso dalla continuazione della narrazione. Non c’è tempo per piangere i caduti, la guerra, come purtroppo è anche nella realtà, non dà alcune istante per dispiacersi per i propri cari e costringe ad andare avanti, soverchiando i sentimenti. Così, il lettore è obbligato ad accettare, metabolizzare e continuare con la lettura.
Il finale aperto, che si concede ad infinite interpretazioni, esplicitato dopo aver informato chi legge che i due eserciti oramai combattano senza nemmeno ricordare il motivo di tale scelta, lascia uno spiacevole dispiacere.
È realistico, possibile.
Per quanto riguarda lo stile, ci sono alcuni aspetti che mi sono piaciuti e altri che mi hanno convinto un po’ meno. Rientra in questa categoria, per esempio, la prima frase, ovvero “C’era stato un tempo, era esistita un’epoca lontana e ormai perduta per sempre, in cui tutto era perfetto”. Nella mia testa, probabilmente solo nella mia, stride un po’. Trovo un po’ eccessivo l’inciso, del cui utilizzo io sono un fervido sostenitore, ma che, in casi come questo, appesantisce la lettura. Forse, togliendo quel “era esistita”, l’effetto enfatico sarebbe stato comunque presente, senza, però, rallentare il ritmo. “C’era stato un tempo, un’epoca lontana e ormai perduta per sempre, in cui tutto era perfetto”, non trovi che sia, pur non cambiando il senso della frase, un po’ più scorrevole? Ovviamente, il mio è un parere personale e sei benissimo libera di non ascoltarlo. Siccome amo avere l’anima pulita, comunque, ti dico che un lavoro simile a questo sarebbe stato possibile anche in altre parti della one-shot.
Al contrario, ho apprezzato il lessico. Non eccessivamente raffinato, pomposo o altisonante, ma, comunque, non banale o semplice. Credo che le parole che hai scelto siano perfette per ciò che hai deciso di raccontare: una leggenda, magari passata di bocca in bocca per intere generazioni.
A tuo favore, poi, cade anche l’ampio utilizzo delle personificazioni, che, se non sbaglio, sono un po’ la tua firma, un tratto onnipresente nei tuoi testi. Il Sole, la Luna, gli Angeli, i Demoni, la Luce, l’Oscurità ma soprattutto l’Armonia e il Destino. Ritengo che questa figura retoriche sia una delle più belle, perché permette di descrivere un personaggio con un’unica parola. Per fare un esempio, se ti dico il Pio, ovviamente tu non pensi ad un centauro che agita in aria una frusta, ma più facilmente ad un parroco che, stretto nel saio, recita una preghiera. Quindi, un punto a favore per te, anche se mi permetto di ammonirti, avvisandoti che un uso smodato della personificazione potrebbe rendere tutto il testo eccessivo e poco piacevole.
Se fosse possibile, poi, eviterei l’uso delle parentesi (perfettamente sostituibili da due virgole) perché in un racconto stoppano bruscamente la narrazione. Come sostiene la mia prof di italiano, tira fuori tutto quello che sta nelle parentesi.
Ho notato, infine, un paio di virgole di troppo, ma niente di eccessivo.
Sui contenuti, invece, sei intoccabile. Oltre ad essere per me quasi un’ossessione, trovo che il modo in cui hai descritto la vicenda Angeli/Demoni sia ammirabile. Così, vuoi perché sono un fan sfegatato della Caduta di Lucifero e di tutto ciò che questo ha comportato, ovvero la creazione del Male, ma non posso fare altro che complimentarmi.
Come ho già detto, la tua originalità è sensazionale.
Bene, credo di aver detto tutto ciò che dovevo, quindi mi eclisso. Spero a presto,
Jerry

Recensore Junior
26/05/11, ore 20:58

Ciao! Meriti davvero di essere arrivata prima.
Molto, molto bella! Davvero originale poi. Il fatto che è stato il Sole a rompere questa Armonia per primo mi ha colpito. Di solito è l'oscurità a rovinare tutto. In questo caso no.
Bella, scritta benone e originale :)
Va tra i miei preferiti!!

Recensore Junior
26/05/11, ore 10:47

E' una bella storia. Complimenti.

Non ho ben capito però cosa intendi con questa frase:

Il cielo, allora, si adombrava lentamente, lasciando che il nero delle Tenebre potesse regnare sovrano su di lui, per mezzo dì.

Dato che il giorno solare medio dura 24h e nel linguaggio comune il è la parte del giorno illuminata (contrapposta quindi alla notte), vuol dire che in un ipotetico 12+12 le tenebre regnano sul cielo per sei ore?

Recensore Master
25/05/11, ore 19:06

Posto il mio giudizio come recensione:

Grammatica: 14.9 Punti
Stile e lessico: 9.5 Punti
Originalità: 15 Punti
Caratterizzazione dei Personaggi 15 Punti
Attinenza al Tema Opposti 15 Punti
Gradimento Personale 10 Punti

Totale di 79.40 Punti

Una Storia con la S maiuscola, questa.
C’è tutto quello che serve a rendere bella una storia, partendo dall’originalità, passando dalla grammatica e lo stile ed arrivando alla caratterizzazione.
C’è tutto, davvero. Personalmente, non avevo mai letto nulla di simile. Certo, di storie su Angeli e Demoni ce ne sono tante, ma sulla nascita del ‘conflitto’ tra le parti non ne avevo mai incontrate. Credo sia da mettere in evidenza la tua bravura nel prendere un argomento banale e nel renderlo nuovo, innovativo.
Sei riuscita ad incuriosirmi – e non è poco, fidati – dipingendo i due mondi in modo perfetto e brillante.
C’è un errore, un misero e solitario errore, per quanto riguarda la grammatica: “La più deleteria differenza che gli contraddistingueva”. Gli è errato, era corretto li.
Per il non finale che mi hai segnalato, io non lo vedo come errore, perché per l’impostazione altisonante nello stile che hai dato la frase si comprende benissimo.

Il mezzo punto in meno nello stile è dovuto, invece, ad alcune virgole e una ripetizione che rallentano la lettura.

“cercando di superare il senso di colpa che gli sconquassava il petto, ogniqual volta si trovavano ad affondare le Lame Celesti nelle carni di un Dannato.”
Qui la virgola non serve, spezza inutilmente il periodo bloccando la lettura.

“Mentre i Demoni erano animati da un desiderio di morte, e distruzione, impagabile”.
E distruzione non è un inciso, quelle virgole sono superflue e scomode.

“Probabilmente quelli che videro la desolazione dei campi di battaglia si chiesero il perché, senzapotersi dare una risposta certa.Non v’era una risposta certa, non era mai esistita o, presumibilmente, non era dato conoscerla anessuno.”
Qui la ripetizione è scomoda, inceppa proprio la lettura. Potevi utilizzare una composizione differente nella prima o nella seconda frase.

Un piccolo appunto che mi sento di farti, che non ha inciso minimamente sul punteggio, è il continuo andare a capo.
Rende, a lungo andare, la lettura pensante, ‘rovinando’ uno stile invece scorrevole e ottimo.
Molti tolgono punti, io non lo faccio perché non è un vero e proprio errore, ma non abusare del tasto invio, in futuro.

Posso solo aggiungere che questa è davvero un’ottima storia, la trasposizione su carta dell’opposto universale, e che merita davvero d’essere letta.

Ancora complimenti!^^