Mia cara, avrei voglia di maledirti in questo momento, ma so bene di averti incitata in parte io stessa a scrivere questa lettera d'addio.
No, tranquilla, non mi sto prendendo nessun merito, che e tutto tuo.
Spero tu sia soddisfatta del risultato ottenuto: sei riuscita a cavarmi fuori quelle lacrime che avevo smesso di versare da poco. Eppure avrei giurato di aver sigillato i rubinetti, ormai.
Lo sai? A volte mi sento incredibilmente stupida a provare dei sentimenti del genere per la morte di un insieme di inchiostro e carta. Però, sin da bambina, riesco ad affezionarmi di più ad una persona immaginaria, priva di quei difetti e di quelle imperfezioni che caratterizzano l'essere umano, che ad una persona reale. Non piango quasi mai ai funerali, però piango leggendo un libro, un fumetto. E' uno degli aspetti negativi della mia personalità, troppo distratta e distaccata, che tende ad evadere dalla quotidiana e monotona realtà.
Ecco, le stesse emozioni le ho provate alla morte di Elliot. Era un bellisismo personaggio e una bella /persona/ (o meglio, lo sarebbe stata se fosse stato reale) che, come ti ho diverse volte ripetuto, è durato TROPPO POCO. Mi avrebbe sorpresa di meno la morte di Break che, come sai, sappiamo destinato a perire prima o poi (meglio poi che prima, eh).
Ma ora è meglio che inizi a recensire:
Bel lavoro, profondo nella sua semplicità. Una semplicità dettata non dalla povertà del linguaggio, ma dalla pulizia del testo e dallo stile privo di scomodi e fastidiosi eccessi. Emozionante. Sei stata capace di individuare le parole perfette, dalle quali traspaiono i sentimenti di Leo, la sua frustrazione, i suoi rimpianti, la sua tristezza. Mi sono commossa e ti ringrazio per questo, nonostante non ami troppo questa sensazione che mi opprime il petto.
Le ultime parole della lettera (per non dire tutte) mi hanno dato il colpo di grazia ed ora pretendo una bella e linda lapide, con su scritto il mio nome, da affiancare a quella del povero Elliot. ò_ò
Ti saluto, invitandoti a scrivere ancora e ancora.
Sogni d'oro, Elliot Nightray. (Recensione modificata il 10/06/2011 - 03:04 pm) |