Il titolo mi ha incuriosita, la dedica ancora di più (perché io mi sento sempre inadeguata).
Poi ho letto.

Al contrario di te, non ho mai avuto il coraggio di scrivere in modo completo e di pubblicare alcunché su certe tematiche delicate: la morte, vista da vicino, immaginata nei particolari, per me è sempre troppo, a prescindere dal personaggio di cui si parla. Persino da lettrice la considero "troppo" e spesso non riesco a sostenerne il peso.
Stavolta sono riuscita a trattenermi per puro caso: mi piace ascoltare musica a random mentre sono al pc, e stavo sentendo distrattamente una canzone allegra mentre finivo di leggere e realizzavo quello che poi sarebbe stato il finale.

Mi piacerebbe che tu potessi spiegarmi l'aneddoto da cui hai tratto questa one-shot, magari scrivimelo in mp :) grazie!

Per il resto...
Te la recensisco perché mi va, perché ci tengo a farti sapere che mi ha toccata molto, ma non riesco a trovare le parole per esprimere a pieno la mia opinione, è qualcosa che dipende dal tema della morte, scusami, mi si chiude lo stomaco quando ci penso.
Più volte ho provato a scrivere qualcosa di simile a questa storia, scegliendo come soggetto Eric Carr (che conoscerai tra le mie storie :]). E' un personaggio ed una persona che considero immensa - per quanto sia sempre vissuto all'ombra dei KISS, in cui suonava la batteria - ed è morto di cancro nel 1991; in una sua biografia lessi i particolari della permanenza e dei suoi ultimi giorni in ospedale. Non sono più riuscita a guardare la copertina di quel libro (su cui c'é un suo primo piano) per giorni, dopo. Ho patito come se lo avessi avuto davanti, e te lo scrivo a mente fredda, in modo molto razionale.
Ecco perché, in sintesi, non ce la faccio.
Ma sappi che questa è davvero una bella storia secondo me, è un fiorellino :).

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Credo che questa storia vada inserita tra le scelte, perchè non è solo scritta in un italiano fluente e corretto, ma è anche molto piacevole da leggere.
E quando si giunge alla fine, si è spinti a riflettere su alcune domande.
Come ad esempio "Ma davvero un bambino di soli otto anni potrebbe soffrire così?", "i genitori possono essere così crudeli con i loro figli?", "un bambino così piccolo può capire che cosa è la morte, e che non c'è solo la vita?"

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Miao! :3 Letta anche questa (sì, me la sono presa con la tua pagina! XD). Che dire... l'ho trovata estremamente delicata, e questo è un grande pregio visto anche il tema non propriamente leggero che affronta, tema che sei riuscita a rendere in modo non banale e - ripeto - con un tatto davvero notevole. Il piccolo Satoru mi ha fatto una pena infinita, la sua situazione non dev'essere stata facile, dura per un adulto, figuriamoci per un bambino così piccolo! Anche il personaggio di Daniel oltre ad essere di una pucciosità immane l'ho trovato incredibilmente verosimile. Insomma, storia più vecchia e ok, però la sua tenerezza resta immutata anche per questo e soprattutto si vedono in nuce tutte quelle caratteristiche che ti rendono una brava autrice! ^O^

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No, no no no no.
Ha sofferto, Gackt.
Ed è bella e triste questa creatura.
Sarà che io amo gli ospedali, sarà perchè se i miei mi mandano in ospedale è per farmi un bene, sarà che ci ho passato quasi metà di un mese per una operazione agli occhi (mi dovevano togliere lo strabismo).
Vorrei amarti, per ciò che scrivi.
Posso??

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No, no, no, no.
Ci sono dei momenti, nelle vite delle madri, in cui queste devono riprendere i figli/le figlie.
Figliagù, questa è una fic stupenda. A partire dallo stile che, sì, non è esattamente lo stesso che hai ora, ma è una meraviglia comunque. E' un po' più semplice, ma ciò non toglie assolutamente nulla a questa perla.
Mi è piaciuta moltissimo, anche se non è allegra. Ma le storie per piacere non lo devono essere per forza, no? Ecco.
I miei complimenti figliagù, e scusa se ho tardato nel leggerla ç___ç
Un bacione!
Mammade.

Sarà che ho un debole per i bambini. Che mi sciolgo davanti a queste cose. Sarà che amo lo stile curato e soppesato con cui scrivi. Sarà che ho un sadismo particolare nell'apprezzare i finali tristi e le ambientazioni ospedaliere. Non lo so. 
So che questa storia è qualcosa di fenomenale. E mi complimento con te per averla scritta. 
Subito tra le preferite. Non dubitare mai di quello che crei. 
E' sempre una parte di te...

Aelite. <3 

Io invece, nella sua totale innocenza priva di abbellimenti e fronzoli, l'ho trovata di una maturità e di una tenerezza amara disarmanti. 
L'ho percepita e recepita come un abbraccio dopo un forte dolore o un fallimento: sai che non puoi cambiare quel che è successo, sai che non puoi migliorarlo, sai che fa male, un male ignobile, però l'abbraccio ti cura, ti coccola, ti ferma le spalle scosse dai sussulti. Questa piccola perla è uguale. Ti ferisce, come si può essere feriti quando il velo di Maia viene strappato - che dopotutto è quanto accade al piccolo che viene a contatto con la morte - e la nostra innocenza si tinge di colori cupi; però ti tiene la mano, gentile, così che non puoi odiarla se il suo finale ti stringe il cuore. 





E se ti rivolgi ancora alle tue creazioni col termine ''sciatta'' ti prendo e ti costringo a leggere le fictionminkia sui Gazette.

Oooh...dei, non so che dire...è tristeeee!!!
Però è scritta bene, davvero! Mi è piaciuta tanto!
I bambini nelle ff mi fanno sempre tanta tenerezza...poi come storia mi ha coinvolto, anche se si tratta solo di bambini.
"Solo di bambini" non nel senso che quindi non merita, ma che essendo tali, i problemi e i ragionamenti che si trovano ad affrontare sono, almeno in teoria, diversi da quelli di un adulto o comunque una persona più grande *si spiega alla bell'e meglio*
Bella, bella davvero çwç
...questa recensione non esprime un solo concetto di senso compiuto, però ci ho provato almeno .__."' *coff*
çwç