Recensioni per
Juliet
di beesp

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/07/12, ore 16:24
Cap. 1:

Ogni volta che entro su EFP la prima cosa che faccio è leggere questa storia.
La trovo meravigliosa, ma molto disturbante, mi infastidisce il modo di prendere le cose di Juliet, mi irrita, sembra che viva in un altro mondo dove esiste solo lei e Ronnie sta male sia con lei che senza di lei, mi incuriosisce così tanto che una persona riesca a far provare sentimenti così...
Complimenti davvero!

Nuovo recensore
12/08/11, ore 23:53
Cap. 1:

E' davvero una bellissima storia. Il tutto è strutturato al meglio. Le descrizioni, le emozioni, i personaggi. Una storia completa in tutto. Mi ha colpita molto una parte in particolare, forse la più significativa per quanto mi riguarda. Spero di leggere storie altettanto belle ^-^

Recensore Veterano
24/06/11, ore 12:25
Cap. 1:

Tesoro.
E' così bella.
Lo sai che di solito non riesco a leggere le tue storie perché mi definisco così ignorante e stupida da non capirle.

Questa, però, mi ha fatto provare una strana sensazione.
Sembrava che Juliet non volesse quasi far parte di questo mondo.
Sembrava aleggiare sopra le teste delle persone come un fantasma.
Sembrava quasi volesse far sentire in colpa per qualcosa che il mondo forse non ha realmente fatto.

Vorrei tanto capire di più il motivo del suo carattere.
Così brusco, quasi egoista.

E non ho ben capito il bacio.
Non ho ben capito la strana gelosia di Max.

Beh, che dire?
Mi ha colpita moltissimo questa storia.
Questi legami che sembrano esistere solo per qualcosa in comune tra due persone e nient'altro.

Alla prossima, bacio.
A.

Recensore Veterano
15/06/11, ore 13:37
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Mi sono ritrovata come un'ebete a leggere questa storia rimanendone colpita e anche turbata.
Il personaggio di Juliet è disturbante, di quei personaggi femminili che risultano fastidiosi nella totale follia in cui albergano. Donne che svendono amore, donne che non vogliono amare. Della cruda corazza di cui Ory investe Juliet, ci sono le cicatrici indelebili di una maschera indossata per difendersi. Le atmosfere ricreate dall'autrice sono evocative, specie quelle ambientate nella torre, e ho trovato l'alcova sicura del rifugio per bambini la controparte "marcia" del mondo in cui Juliet si lascia scivolare quando è lontana da Ronald.
Ory racconta di un amore che non ha nome, perché nessuno vuole concedersi il vessillo della sconfitta, e lo fa con la struggente malinconia degli addii.
Juliet è un personaggio che mi ha affascinata notevolmente, perchè nella sua ambiguità - e nella sua malvagità - è invece umana e realistica, incarnando quel concetto di femminilità portata persino all'esasperazione, per potersi affermare e rendersi indipendente ai legami e ai vincoli.
Ho adorato questa storia soprattutto per le atmosfere e la resa eccelsa di un personaggio che poteva risultare banale e che, invece, ho trovato strutturato in maniera ottimale, senza risultare una macchietta ma toccante.