Violet e la sua affermazione che litigare con le amiche a quattordici anni equivale a un cataclisma con disastrose conseguenze emotive, psicologiche e sociali, nel microcosmo della scuola. Ha ragione.
Violet e quelle amicizie dei quattordici-quindici anni sono tutto, il perno intorno a cui gira il tuo mondo e il tuo valore nella scala del microcosmo scolastico, e al tempo stesso sono aria, frivole e superficiali- perchè proprio perchè intorno a queste amicizie gira tutto, compreso il fatto che tu rimanga "in" o diventi un'outsider, non puoi essere onesta con le tue amiche, pena il loro giudizio e l'esclusione da ogni circolo scolastico e sociale.
Violet e il suo perdere il senso dell'orientamento quando si perde nei propri pensieri. Violet e il suo aggirarsi per i corridoi di una scuola tanto famigliare e straniante al tempo stesso, una scuola che è tutto il tuo mondo eppure è (ancora) abbastanza grande da perdercisi dentro.
Violet che non si accorge di essersi persa o di star piangendo perchè sta affogando nei suoi pensieri.
Violet e il modo in cui si sente disgustata dopo che Allard la tocca, usandola come sfogo per istinti violenti e aggressivi, eppure non riesce a dire nulla a nessuno.
Quelle situazioni che non sai mai se definire violenza o no, perchè ti senti usata e umiliata, sminuita, trattata come un pezzo di carne, ma non hai tecnicamente detto di no, però l'unico motivo per cui Violet non lo dice è perchè crede di non poterlo fare- di non avere alternative.
Violet e il suo essere troppo piccola e ingenua, dietro i modi da acida donna di mondo o stronzetta perfettina, per dover o poter gestire tutto questo.
Violet che crede, o si convince a credere, che i ragazzi che fanno bollire gli ormoni alle sue amiche non le piacciono perchè lei "ha gusti troppo difficili". (Ah, Violet- qui sei stata TROPPO relatable).
Violet e la sua convinzione che tutti i ragazzi siano sgradevoli, la sua mancanza di attrazione verso il genere maschile e il suo disgusto di fronte ai loro modi, e la sua tenacia nel continuare comunque a sognare il principe azzurro: perchè non è il principe in se' che Violet desidera, ma il romanticismo della situazione, e soprattutto l'idea di essere speciale per qualcuno, trattata bene e amata per quello che è. Cosa che, aldilà della sua façade da popoular mean girl a scuola, non è mai stata.
Quello che non ammette a se stessa di sognare e amare nelle fiabe è l'amore altruista, assoluto e non condizionale. E quello, non è necessario un "principe" per trovarlo.
E infatti non troverà un principe, ma una principessa. Una principessa nel territorio dei "bleu". Domi è la principessa azzurra (o meglio, blu) di Violet. È ciò che Violet desidera senza saper di desiderare, ciò di cui Violet ha bisogno.
Perchè Violet diventa caustica per nascondere e al tempo stesso lasciar uscire il dolore che sente dentro, a cui non sa dare un nome o una spiegazione, un dolore che ancora non sa nemmeno identificare.
E Dominique se ne accorge prima di lei, nonostante non siano amiche e non siano nemmeno in buoni rapporti- perchè Dominique non è la persona più empatica del mondo con le persone, soprattutto quando si tratta di comunicare le emozioni (quando si tratta di capirle intuitivamente, paradossalmente è molto più brava della norma), ma è cresciuta tra gli animali e sa riconoscere quando un essere vivente, umano e animale che sia, sta attaccando perchè è spaventato/a o ferito/a e non per reale desiderio di ferire gli altri, ed è per questo che Dominique capisce Violet, perche vede il dolore laddove gli altri vedono solo acidità e muri, ed è per questo che le tende la mano, perchè aldilà del suo essere una scapestrata che a volte sembra non pensare mai prima di pensare o di agire Dominique è una brava ragazza (almeno nelle intenzioni) e buona persona. Come dimostra la sua affermazione "anche gli estranei si possono preoccupare".
Violet e il confondere la sua attrazione per Dominique per irritazione- e in questo caso ha senso, perchè Violet è irritata (e terrorizzata) dall'idea di provare attrazione per Dominique, che è a) una ragazza e b) tutto ciò che Violet creda che NON debba essere una ragazza, per quello che le è stato insegnato.
Eppure Violet ne è attratta- ma non può ammetterlo perchè significherebbe andare contro tutti gli insegnamenti di sua madre e l'ordine che Violet a quattordici anni crede debba avere il mondo, quindi ribattezza nella sua testa le farfalle nella pancia in sintomi di irritazione.
Dominique che sembrava un maschio a undici anni, e Violet inizialmente giustificava in questo modo la cotta che ha avuto per lei da ragazzina, ma ora non lo sembra più, ora la Weasley ha il corpo e l'aspetto di una ragazza, anche se rimane comunque androgina nel vestirsi, e Violet non su capacità di come con questa realizzazione i sintomi della cotta non siano del tutto svaniti.
Spoiler: è perche non sei mai stata attratta da Dominique perchè pensavi fosse un ragazzo, "Piggie", ma per l'esatto motivo opposto.
Dominique e Violet e la valle degli unicorni- una rivisitazione del tema della fanciulla e dell'unicorni tanto frequente negli arazzi medievali.
Tra parentesi, il topos dell'unicorno e della fanciulla si basa spesso sul fatto che la fanciulla sia una "vergine", e il termine vergine in queste occasioni veniva usato non con la sua accezione (cristiana e specialmente cattolica) di purezza sessuale=purezza morale ma con l'accezione più antica (e in un certo senso proto-femminista) di "ragazza o donna non toccata da uomini o che rifugge la loro presenza" (vedi la Vergine Artemide per i Greci, o Atena stessa- e se mentre la prima è quasi una figura androgina nel suo essere guerriera e disinteressata alla sessualità, in un pantheon di dei così frequentemente invischiati in torbide storie di affair illeciti e tradimenti, la prima delle due è, come le fanciulle gli unicorni, una figura assolutamente femminile, anche e SOPRATTUTTO nel suo rifiutare le attenzioni non richieste degli uomini, e intrinsecamente legata alla Natura. Ok, scusa per la lezioncina non richiesta, ma ci ho visto dei parallelismi con le tue ragazze d'acciaio, e quando vedo o credo di vedere dei parallelismi divento una fangirl logorroica).
E niente, penso che per tutta la simbologia che c'è dietro agli unicorni e alle fanciulle dipinte con essi sia particolarmente azzeccata a Dominique e Violet: quante donne sono state dette disinteressate al sesso o all'amore quando in realtà erano disinteressate ad avere queste cose con UOMINI?
Dominique e gli unicorni, Dominique che dice a Violet che se un maschio si comportasse con lei come Allard fa con Violet gli darebbe un pugno, Dominique con la sua morale di assoluti e i suoi principi che derivano non da astratte riflessioni filosofiche ma dall'aver avuto buoni modelli e un'intuitivo senso del giusto e dello sbagliato, Dominique che nonostante il suo apparire e comportarsi come un tornado iperattivo Violet si rende conto essere in realtà capace di estrema attenzione e delicatezza intorno agli animali, che intorno a lei non sono mai spaventati o feroci, perché Dominique e riesce a capirli perchè è tutta istinto come loro, e senza neanche accorgersene li ascolta e per questo li sa trattare.
E quella stessa delicatezza e attenzione che Dominique riserva a unicorni e draghi ora la riserva anche a Violet, preoccupandosi per lei nonostante non siano propriamente amiche, laddove neanche le amiche di Violet si sono dimostrate comprensive nei suoi confronti.
Violet infatti si era quasi convinta che le altre ragazze avessero ragione, che avrebbe dovuto essere contenta delle "attenzioni" che Allard le dava- e poi arriva Dominique e la sua affermazione, tanto giusta quanto potente nella sua ingenuità, che "un bacio non dovrebbe far male".
Ed ecco che arriva il "loro" primo bacio. Dolce, ingenuo, tenero, morbido, ma soprattutto VERO. Vero nonostante l'ambientazione fiabesca di unicorni e prati fioriti, perchè è il primo bacio che Domi sente di voler dare, e a cui Violet risponde per genuino interesse, non per senso di dovere o paura di rifiutare. Vero perchè c'è dolcezza e curiosità e attenzione per l'altra ragazza, e c'è l'iniziale senso di allarme di Violet perchè sta facendo qualcosa che è contro ciò che le è stato insegnato, e poi Violet smette di ascoltare questo campanello di allarme perchè è un bacio che lei sente di desiderare e volere, un bacio che sembra più GIUSTO di quelli di Allard.
È un bacio vero e giusto perchè non fa male; perchè non c'è (ancora) una relazione o la consapevolezza di un sentimento dietro ma c'è dolcezza e attenzione e la scoperta, acerba e ancora imperfetta, di cosa voglia dire baciarsi ed essere attratte da una persona. Di come dovrebbe essere un bacio tra due persone che si piacciono e non vogliono farsi male.
E dopo l'ingenuità dei quattordici anni, arriva il tumulto dei quindici.
In mezzo, un'estate gloriosa e spaventosa per le rivelazioni che porta con se'.
Bello il dettaglio di Dominique che ama l'estate perché ama la sua famiglia e la libertà, e di Violet che invece la odia, perchè d'estate si ritrova per tutto il giorno, tutti i giorni, a contatto con sua madre.
Evidenzia la differenza dell'ambiente famigliare di Dominique e quello di Violet.
Parlando di ambienti famigliari, di nuovo grazie per come riesci sempre a tratteggiare, con poche righe, delle famiglie felici ma non prive di conflitti, soprattutto durante l'adolescenza dei figli.
Dominique è una ragazza fortunata in una famiglia che la ama e (cosa ancora più importante) che lei stessa ama e apprezza, in cui si sente bene. Il rapporto coi fratelli è molto buono, forse perché con entrambi ci sono abbastanza anni di differenza da non entrare in competizione, ma non abbastanza da non capirsi. Le viene lasciata la libertà di fare quello che vuole ed *essere* chi vuole, ed essendo a quanto pare i Weasley-Delacour abbastanza agiati ha molto spazio per farlo.
Vivendo in Francia, non è sottoposta alla pressione mediatica a cui i cugini sono esposti in Inghilterra, pur essendo figlia di gente famosa.
Eppure in questo idillio campagnolo e adolescenziale ci sono anche i conflitti adolescenziali con la madre- in una di quelle situazione in cui tutti entrambi le litiganti hanno un po' di colpe e nessuna è davvero completamente in torto, come spesso accade tra madre e figlia adolescente.
Dominique è bastian contraria di natura e certo, se fosse meno adolescente in fase di ribellione potrebbe esaudire subito la richiesta della madre senza fare capricci, visto che si tratta solo di una serata, ma provo anche empatia per il suo disagio di "maschiaccia" costretta a indossare vestiti e comportarsi in un modo che non le appartiene. Sì, è un piccolo sacrificio, ma qualunque ragazza non incredibilmente femminile si ricorda quanto fosse sentirsi sotto giudizio materno per non essere tale, e, siccome l'adolescenza è un'età in cui si pensa e sì percepisce il mondo in assoluti, un piccolo e (agli occhi dei genitori) ragionevole "comportati e vestiti come dico IO per UNA volta perchè questa è un'occasione importante e particolare (per me)" diventa, anche inconsciamente "mia madre vuole cambiarmi e farmi vestire e comportare come lei QUINDI vuole trasformarmi in una mini-se' QUINDI non mi lascia essere me stessa QUINDI non le piaccio così come sono"
Che poi Fleur forse non lo fa perchè *non le piace Dominique* (o si comporterebbe così anche a casa- no, Domi, chiedere di lavarsi le mani non è imporre alla propria figlia una femminilità che non le appartiene; è imporle norme igieniche ed è una cosa legittima) ma perchè probabilmente vuole che, quando deve per forza di cose portare la sua secondogenita in pubblico, in un contesto pieno di politici e gente snob, la gente presente alle cene di gala non giudichi male lei come madre ne soprattutto la ragazzina come "selvaggia" .
Il comportamento di Fleur non è perfetto (francamente, viva i genitori che lasciano vestire i figli come vogliono anche in occasioni in cui potrebbero essere giudicati per questo- se tuo/a figlio/a è abbastanza sicuro/a di se' da fregarsene del giudizio altrui da adolescente, sii contenta di questa rarità e non cercare di istillare in lei o lui insicurezze che non le o gli appartengono) ma è assolutamente comprensibile (dopotutto, È una cena importante, È un'occasione particolare, e vestirsi da brava bambina e comportarsi da tale È l'unico, singolo sacrificio che Fleur chiede a Dominique in tutta l'estate, e una singola richiesta di questo tipo non la rende una cattiva madre troppo esigente, ma solo una donna umana e in carriera che tenta di conciliare la sua carriera politica e immagine pubblica con i suoi doveri di madre). Così come è altrettanto comprensibile il fatto che Dominique a quindici anni non comprenda queste sfumature e sia nella classica fase "mia madre è troppo diversa da me per capirmi e in più è una dittatrice".
Ripeto, empatizzo con il broncio di Dominique al pensiero di dover trascorrere un'intera serata in un'abito in cui si sente a disagio e tra gente che reputa viscida e sgradevole, e stimo il suo desiderio di non volersi snaturare di fronte a niente e a nessuno e il suo senso di ribellione verso le convenzioni, ma capisco anche che il conflitto con Fleur non vuol dire che quest'ultima sia una pessima madre- e abbiamo il confronto con Pansy a ricordarcelo.
*Pansy* è una pessima madre che non lascia la figlia libera di vivere e costruire una propria identità al di fuori di lei, non Fleur.
Se Fleur ha chiesto per una volta alla figlia di presenziare a una cena del Ministero, con tutto il disagio e la noia che ne deriva per una quindicenne, scopriamo dal Pov di Violet che la povera ragazza deve accompagnare sua madre a INFINITE cene di gala durante l'estate. E lo detesta, naturalmente, ma l'ipotesi di opporsi alla madre non è semplicemente contemplata, come non è nemmeno contemplata per Violet l'idea di non comportarsi/vestirsi/atteggiarsi come dice Pansy a una di queste cene. E nonostante tutti gli sforzi di Violet per compiacere la figura materna, sua madre troverà COMUNQUE un motivo per criticarla a fine serata, perchè apparentemente è quello che Pansy fa non-stop ogni volta che Violet è nei paraggi.
Questo è il segno maggiore che, alla fine, Fleur non è una cattiva madre, e Pansy sì: Dominique è in conflitto con sua madre, ma non ha paura di dirlo o di pestare i piedi o di sfidarla o disobbedirle, perchè sa che alla fine il peggio che le capiterà dopo ogni sua alzata di ingegno sarà una (meritata) strigliata.
Perchè Fleur come madre può sembrare troppo severa ed esigente, soprattutto con Dominique, e forse Domi, come molte quindicenni, crede che sua madre non la capisca, certo, e non è piacevole, ma Domi sa anche che disobbedirle o ribellarsi a lei non porterà a tragiche conseguenze come venir privata della propria libertà o perdere l'affetto dei genitori. Perchè, classici conflitti madre-figlia parte, è cresciuta in una famiglia abbastanza funzionale.
Violet invece si sente schiacciata da sua madre, ma non ha il coraggio di ammetterlo nemmeno a sé stessa- figuriamoci di disobbedirle o opporsi apertamente a lei. Violet è esitante nel criticare Pansy anche solo mentalmente, per via della *riconoscenza* che sente di provare nei suoi confronti.
Si sente in debito per il solo fatto che è sua madre e l'ha messa al mondo e non l'ha abbandonata in strada o fatto mlrire di fame- e questo non è mai indice di un rapporto sano genitori-figli, perché il peso di una riconoscenza estrema porta il figlio o la figlia ad accettare qualsiasi comportamento del genitore o della genitrice senza criticarli per via di questa riconoscenza.
Mi piace però che Violet ami e provi empatia per sua madre, perchè anche se è una madre orribile È sua madre, e in questo caso non è una frase retorica sul fatto che il sangue sia più importante di tutto o altre cazzate, ma un dato di fatto. Negare che Pansy sia la madre e il principale modello di Violet solo perchè è stata una madre orribile vuol dire negare le difficoltà che Violet si troverà ad affrontare per staccarsi da lei; sminuisce quello che Violet si troverà psicologicamente ad affrontare in Filles d'Acier -può essere un'orribile figura di riferimento, ma è stata sua UNICA figura di riferimento ed è normale che Violet l'ascolti. Pansy non ha dato a Violet tutto l'affetto che una madre dovrebbe dare a una figlia ma è stata l'unica persona, fino ad ora, a dare a Violet affetto, anche sporadicamente. Perchè Violet non ha mai avuto altra famiglia o altre figure di riferimento. È normale che Violet si senta legata a sua madre anche se Pansy la ferisce e la controlla e la fa sentire giudicata. Quella è la normalità in casa Parkinson-Goyle, e quindi Violet si è convinta che sia giusto così.
Il confronto tra Domi e Violet sul fantomatico primo bacio conferma che Dominique ha empatia quando si tratta di capire le emozioni, le reazioni e gli stato d'animo altrui e agire (fisicamente) di conseguenze, ma non quando si tratta di PARLARE di emozioni, sentimenti e stato d'animo. Non è una campionessa dell'autoanalisi, tho. Non è che non AMMETTE che Violet le piace perchè nega a se stessa o chissà che altro, è proprio che NON LO HA CAPITO. Tonta. E un tantino egocentrica, come tutte le e i quindicenni.
E quindi Violet rimane ferita.
Poi arriva la madre di Violet e rimane ferita anche Dominique.
Victoire e il suo "troia mangiamorte" a proposito di Pansy, e del modo in cui Pansy con una semplice frase ha ferito Domi, mi ha fatto gridare "go Victoire go". Questa è una serie concentrata molto sullo stigma che vivono i figli, dei mangiamorte e dei "cattivi", e sul modo in cui la loro situazione non è poi tanto diversa dal fardello che i figli degli eroi sentono di dover portare sulle spalle, e ci sta, lo approvo; è un tema delicato e importante e tu lo tratti bene, ed è in linea con le tematiche principali della (tua) Saga, che riprende le questioni e i temi lasciati irrisolti dalla Saga di Harry Potter (l'originale della Rowling).
Ma a volte anche nella Dp Saga ci vuole qualcuno che ricordi, non ai figli ma a quelli che non hanno combattuto o che l'hanno fatto dalla parte sbagliata, che devono starsene schisci schisci, e non lanciare insulti razzisti perché se sono tutti liberi e impuniti è perchè gli ex-eroi sono stati clementi, molto più di quanto lo sarebbero stati LORO se avessero vinto. Quindi i vari Parkinson in Francia o Montague in Inghilterra siano riconoscenti e non tirino troppo la corda.
Epperò mi è piaciuta anche Dominique e il suo non voler attaccare pubblicamente Pansy perchè ne pagherebbe il prezzo Violet, sia con sua madre sia a livello di reputazione sociale.
Entrambe le sorelle Weasley-Delacour reagiscono in un modo che sembra opposto al loro carattere: ma entrambe reagiscono così per difendere una persona che amano. |