Recensioni per
No one will bomb us to silence
di KazeSlasher

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
08/09/11, ore 01:21

Sono dispiaciuta di non aver recensito prima ma non mi andava di leggere storie che parlassero di quell'infame avvenimento così a caldo, ho preferito lasciar passare il tempo ,anche se poco, mi è piaciuto il modo in cui hai scritto, "...Solo lo scricchiolio del vetro che si frantuma sotto i piedi...Un gelo senza nome ti attanaglia", mi sono voluta calare nello scenario descritto bruttissimo!Scusa mi esprimo come i bambini! Bellissimo il senso di forza con qui hai terminato(inserendo quella parte del discorso...) per me è molto buono.

Recensore Master
26/07/11, ore 00:53

Storia apprezzabile, a cominciare dalla struttura ad essa data, la scelta di frasi brevi e concise, in una forma che definirei poetica (credo che se qualcuno dovesse leggerla ad alta voce dovrebbe optare per una sorta di recitativo, che ad ogni frase dovrebbe interrompersi per qualche istante) in questo caso al lamento, dato che appunto la personificazione hetaliana si trova a dover trascinarsi in quello che sembrava una tranquilla giornata di una delle città più belle d'Europa e che invece s'è tramutata in uno scenario di guerra, con tutte le relative devastazioni (alle quali un paese come la Norvegia non era certo abituato, a meno di non riandare al secondo conflitto mondiale), che ha causato la perdita di tante giovani vite che non avevano altra colpa che avere idee diverse da quelle che aveva chi ha deciso che meritavano tal ingiusta fine; ma per fortuna la parte finale invita sì al non dimenticare quanto avvenuto ed al rispetto delle giovani vite stroncate, ma altresì nel rafforzamento della convinzione che non ci si può fare intimorire da chi si affida le sue ragioni alla forza delle bombe e delle armi (e in questo credo che il premier norvegese abbia ragione) e che le loro idee ed il loro stile di vita debba essere difeso.

Recensore Junior
24/07/11, ore 18:07


Sinceramente, mi aspettavo che qualcuno avesse scritto sull'accaduto. E sono felice che sia stato così, malgrado gli eventi.
È stato un modo per fissarlo in internet e nelle menti di qualcuno, almeno.
Iniziamo dal lato tecnico, per essere più distaccata: hai gestito il tutto benissimo.
Il tuo metodo narrativo, le parole, mi sono piaciute molto.
Ed ora entriamo nei fatti: davvero, tutto quello che hai scritto, il modo e le parole che hai usato, esprimono in poche parole quello che c'era da dire.
Senza poemi di pagine e pagine, senza troppe inutili metafore: perché è realistico, ecco.
In quel momento, non penso si andava ricercando una qualche metafora, un senso alla vita, o una promessa eterna.
E qui ci vorrebbe un applauso al premier norvegese per le sue parole, che spero siano condivise dalla sua gente - e da quanto ho visto in TV, mi sembra di sì, e sono felice che così sia.
Hetalia è nato per far ridere e scherzare su stereotipi senza senso, ma trovo che serva anche a far conoscere cose simili o del tutto sconosciute ai più, o comunque a far riflettere, con il senno del poi.
Scusa il poco senso della recensione!
Complimenti ancora!
_Ayame_


(Recensione modificata il 24/07/2011 - 06:42 pm)

Recensore Veterano
24/07/11, ore 17:43

Ho visto parecchie immagini che sembrano voler rendere omaggio alle vittime, negli ultimi giorni e la maggior parte di esse mi hanno messo un nervoso addosso incredibile. Completamente prive della sensibilità necessaria a non trasformarle in sciacallaggio e palesi mancanze di rispetto.
Ho visto telegiornali parlare di paradisi perduti, di zone di guerra peggio dell'Afghanistan, di uomini che odiano gli uomini. Inutili lirismi fuori luogo, modi per fingere che importi veramente qualcosa.
Ci vuole coraggio e tatto per affrontare un argomento del genere e tu ci sei riuscita benissimo, descrivendo con poche righe secche tutto il dolore di una nazione con un orgoglio ed una forza invidiabili. Solitamente il tuo stile è molto più elaborato, ma ho apprezzato che sia, qui, molto più scarno e diretto. Rende meglio l'idea della sofferenza e la tristezza. E' crudo.
Hai descritto alla perfezione una nazione che non vuole crollare di fronte alla violenza e che lo fa per un popolo che conta su di essa.
Le parole del Primo Ministro, poi, non fanno che rafforzare quest'idea.

Nuovo recensore
24/07/11, ore 12:28

Sapevo che qualcuno avrebbe scritto una Fic su quest'evento... Cioè di solito lo faccio io, ma questa volta non me la sono proprio sentita...
Il testo è fatto abbastanza bene, è incisivo e diretto, come è giusto che siano i testi di questo genere. Hai espresso il dolore e la paura di Norvegia (E di conseguenza di tutto il suo popolo), molto bene, me le sono davvero sentite sulla pella, quindi complimenti!
Ho apprezzato che le parole del premier ti abbiano ispirato (Magari anche noi avessimo leader politici così), sono davvero meravigliose.
In generale il mio giudizio è abbastanza positivo^^

Alla prossima!

Recensore Master
24/07/11, ore 11:39

Aspettavo una fic su quello che è successo. Non uno sciacallaggio schifoso accaduto in occasione del terremoto all'Aquila e in Giappone dove la tragedia era occasione propizia per ricamarci sopra una bella storiella sul pairing preferito. Una storia attraverso la quale esprimere la propria tristezza e la vicinanza a una nazione che sta soffrendo la perdita di tanti figli - giovanissimi- per mano di un mostro in seno alla nazione stessa, non proveniente da "fuori". Non posso che commuovermi leggendo le parole del Primo Ministro. I norvegesi sapranno dimostrare la dignità che li contraddistingue anche in questo duro momento. Grazie per aver scritto queste righe.