Recensioni per
A Hard Day's Night
di SignorinaEffe87

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
20/12/13, ore 21:43

Ehi, con quell'accenno al kudos che ti avevo lasciato mi hai fatto venire in mente che avevo sì letto questa storia, ma non l'avevo commentata. Male supremo, lo so... mi sono già inflitta del male da sola! Comunque, la storia mi è piaciuta davvero molto. E adesso ti dirò addirittura una cosa e te la dico a te perché so che sei fan della coppia: li ho shippati!! Per un momento nella prima puntata, la prima volta che ho guardato la serie. Non so perché, ma quando ho visto quella scena della conferenza stampa e Sherlock mandare i famosi messaggi: "wrong" non ti so dire, in quel momento li ho shippati, poi sono arrivati John e Mycroft e... sai, ho le ship deboli! In particolare penso che Lestrade stia bene con Mycroft, ma devo ammettere che una parte del mio cervello lo associa parecchio bene anche con Sherlock. E qui si ritorna alla tua storia.

Questa faccenda del caldo torrido è un qualcosa che pare anacronistico a Londra, ma entrambe sappiamo benissimo che quella Londra fredda e piovosa a ferragosto è un bel cliché fatto e finito, pertanto un cambio così repentino di clima, all'inizio mi ha anche fatta sorridere. Ma ci sta davvero bene, sì, specie perché mi aspettavo una scena rossa (e caldo torrido chiama sesso, si sa!) e poi ero curiosa di leggere come avevi fatto acclimatare Sherlock con il caldo torrido. Ovviamente è una specie di salamandra e se ne va in giro con la sciarpina mentre il resto del mondo boccheggia. è così tipica di Sherlock questa cosa... Che poi è quella famosa estate del 2003... cavolo, quella me la ricordo benissimo! Ero a Roma quell'anno, tu figurati... quindi mi sono immedesimata alla grande con Bell, Lestrade e gli agenti che stanno male per il caldo.

Devo dire che il caso non me lo aspettavo così cruento, ma si vede che ci hai pensato piuttosto bene e che hai fatto combaciare i varie elementi, questa faccenda dei delitti legati alla notte di san lorenzo, in effetti faceva pensare ad un killer intelligente, ed invece alla fine (per quanto perverso) Sherlock ha ragione a dire che è un idiota. Quindi la prima parte l'ho trovata molto interessante, e poi prima del finale c'è quella lunga scena in macchina che in parte mi ha fatta sbellicare.

Si vede molto bene che ancora i due non si conoscono bene, Lestrade non osa e si tiene a distanza. Forse è proprio in quel viaggio in macchina in cui si rende conto che non è che lo conosca poi così bene, o meglio, non pensava che Holmes potesse arrivare a simili livelli di cinismo.

E sì, il finale è bello eccetera... ma sono le citazioni che ho letteralmente adorato. La serendipità su tutti, ma poi il titolo legato alla canzone dei beatles (io sono una beatle #sappilo) la citazione iniziale di William Blake, un autore troppo sottovalutato per i miei gusti, dal resto del mondo. In ogni caso quoto in pieno tutto quello che hai detto sul doppiaggio italiano, sentire Lestrade con la voce di Buddy delle torte (programma tv che detesto con tutta me stessa) è aberrante! E non mi addentro nemmeno nei paragoni tra la voce da antro dell'inferno di Benedict con quella ridicolaggine che gli hanno appioppato. Ma Benedict è indoppiabile, dovrebbero vietarlo per legge.

D'accordo, basta vaneggiamenti. Ecco, penso che tu debba scrivere dell'altro in questo fandom. Su qualunque coppia, questo non è importante, io raramente bado ai personaggi, o alla trama. Sì, carini, bellini: va bene, ma quello che mi interessa davvero è il modo con cui è raccontata una storia. Lo stile, la narrativa, perché no le citazioni, l'empatia, la drammaticità dei concetti, la filosofia... Insomma sono queste le cose di cui mi importa e penso che autrici come te dovrebbero mettersi più sotto a scrivere, ecco. Sì, lo so, lo so: la tesi... e non aggiungo altro perché lo sai.

Ora la pianto davvero! XD
Koa

Recensore Veterano
26/01/13, ore 16:16

Poveri bimbi, il modo in cui hai descritto le loro morti è stato comunque buono, in stile csi. Sherlock è perfettamente lui e anche Greg mi piace. Ovviamente la mia fedeltà resta per John, è lui l'unico che può e deve stare con Sherlock, ma ho apprezzato davvero questa storia, complimenti! 

Recensore Junior
16/04/12, ore 16:30

Perfetta. Assolutamente perfetta. La prima parte tremenda per quel che riguarda il crimine, Sherlock esattamente fedele a quello della BBC, Lestrade attonito e reso violento dal caldo e dal sospettato.Mi è piaciuto anche Bell, nel suo ruolo tradito dall'essere padre. In generale, i personaggi di contorno, citati e basta, caratterizzati egregiamente in pochissime righe, wow. E poi... cavolo è dannatamente in character. 
Mi è piaciuta, tanto. 

Recensore Master
18/02/12, ore 23:42

Anche se penso che in questa serie divina, l'OTP siano John e Sherlock, mi affascina molto anche il rapporto tra quest'ultimo e Lestrade e tu l'hai sfruttato creando una storia molto intrigante, scritta benissimo, ben ritmata, dalle descrizioni chiare, concise ed esemplari.
Innanzitutto si tratta di una vera storia gialla, una delle poche che abbia visto da queste parti, ha il ritmo, le tempistiche e tutte le caratteristiche di un ottimo poliesco. Si tratta di un giallo che si avvicina molto al nero, per le tematiche trattate, l'esito del crimine e per l'atmosfera hard boiled che pervade tutto il racconto. Tematiche dure, difficili, che hai trattato con impegno e, soprattutto, rispetto, evitando di scadere nel pietismo e nel banale.
Adoro la descrizione, fisica e psicologica, di tutti i personaggi del tuo racconto, sia quelli inventati, sia Sherlock e Lestrade. Mi è piaciuto molto l'avvocato d'ufficio e come fai emergere in lui il papà orgoglioso. Terrificante la figura di Young, fisicamente emblema della banalità, piagato da anni di torture fisiche e mentali e spaventosamente lucido nella sua crudeltà, a partire dal suo restare impassibile di fronte alle immagini dei bambini seviziati.
C'è Sherlock, con i suoi occhi di ghiaccio ed il suo algido distacco, quel distacco, quel rifuggere dai sentimenti che ha affinato negli anni per mantenere sempre la lucidità necessaria alla sua mente geniale per funzionare, c'è la sua capacità di notare i più insignificanti dettagli e da essi dedurre la vita e le gesta di chiunque gli si pari davanti, c'è la sua arrogante consapevolezzadi possedere un intelletto superiore e la sua convinzione che le più comuni norme di comportamento civile siano solo una noiosa convenzione che lui può prendersi la briga di calpestare quando vuole.
E poi c'è Lestrade, che nella tua storia è un autentico poliziotto. Forse non una mente brillante, ma un uomo onesto, che nel lavoro crede, crede che debba servire a proteggere tutte le Marcia di questa terra e per questo lavoro è disposto a ingoiare rospi, sopportare l'ottusa stupidità dei suoi capi. Il suo lavoro lo ama, lo amma al punto da star male, da non riuscire a mantenere la giusta distanza, da accumulare dentro di sè tutto il male che vive, che si deposita in lui strato su strato fino ad esplodere.
Sembrano avere poco in comune Sherlock e Lestrade, ma l'attrazione che dipingi tra loro è autentica e palpabile fin dalle prime battute: Lestrade è un uomo dai sentimenti profondi e violenti, forse per questo è irritato, ma allo stesso tempo irresistibilmente attratto dal distacco e dalla freddezza di Holmes. Ha dalla sua parte una certa maturità dettata dall'età, che gli suggerisce prudenza verso quel giovane aitante ma pericoloso per la sua anima, ma le pulsioni che prova, che Sherlock gli fa provare sono un richiamo più forte del senso del pericolo e finisce per perdersi nel suo mondo che gira al contrario.

Recensore Junior
28/08/11, ore 11:31

Specifico di aver letto questa fic qualche giorno fa, ma di non aver avuto la forza di recensire subito perché ogni cosa sarebbe stata superflua. Insomma, mi hai impressionato e non avevo idea di che commento lasciarti. Adesso rileggo la fic, perché lo merita, e mano a mano tenterò di farti capire quello che provo nel leggere. Pronti, via!

L'atmosfera iniziale è qualcosa che già mi piace, questo caldo così opprimente, così esageratamente discusso da telegiornali e metereologi. Riesco anche ad immaginare Lestrade e il suo cervello ormai fuso a causa dei ventilatori. 
Ah, perdonami ma sono una puntigliosa rompiballe fino al midollo, quindi ti farò notare ogni piccolo errore/dimenticanza/cosa che secondo me suona male. Per esempio, nella frase Qualsiasi cosa sarebbe stato più sopportabile del ronzio incessante dei ventilatori, io avrei messo sarebbe stata, per una questione di concordanza. Ma passiamo oltre.

...rimandando il black-out totale ad un giorno in cui l'intero dipartimento non fosse sulle tracce di un pluriomicida e di una bambina scomparsa. In questa frase sarebbe stato meglio utilizzare fosse stato. Almeno, credo xD ti prego di non prendermi per un'alztezzosa che vuole fare la figa snocciolando grammatica a destra e a manca. E' solo che a me piace quando mi fanno notare i miei errori, è sempre un modo per migliorarsi e poi significa che il lettore è stato attento. Comunque spero non ti infastidisca, in caso me lo dirai e io non lo farò più. 

Dolce il riferimento di Bell alla figlia Lucy, promettente soprano notturno. Dà un'aria di veridicità alla fic, e di normalità. Di vita che scorre al di là di sbarre e omicidi e casi da risolvere.
Ah, giallo flou si scrive in realtà fluo, come lo si pronuncia. L'ho già detto che sono una puntigliosa rompipalle, vero?

Il tuo modo di scrivere è, se mi passi il termine, profondamente cinematografico. Ci sono molti aggettivi, molte descrizioni, che non sono ridondanti perché fatte bene. Permettono di visualizzare le immagini e la tua fic scivola via come un film. Le metafore e le similitudini usate poi - odiare l'estate quanto il Grinch odia il Natale, i ventilatori che ronzano come insetti fastidiosi - sono scelte a puntino. 

Come poteva fare il suo ingresso Sherlock se non con una frecciatina? *-*
E da qui in poi, Lestrade l'ho adorato. Con l'adattamento della BBC si è perso il Lestrade canonico, ma comunque è un personaggio che non mi dispiace, e che tu mi hai fatto ritrovare qui al massimo splendore. Anche se è stanco e sudato e follemente infatuato. Ma di quello parleremo dopo xD
Ecco, alla prima lettura, qua mi si è bloccato il cuore un attimo. Lestrade che vuole che Sherlock si accorga di lui? Poi mi sono risposta da sola che "è solo perché si è stancato di essere sempre messo da parte ed essere trattato come una pezza per i piedi" e poi mi sono risposta "smetti di dire idiozie, lo sai benissimo cosa intende Lestrade!". Sì, lo so *w* e nonostante non sia pro-Sherlock/Lestrade, per questa fic posso fare un'eccezione. 
Nulla in cui potesse permettersi di precipitare, in quel momento. *w* 

Ben fatta la descrizione del killer (ho avuto fino alla fine il dubbio che fosse la persona sbagliata xD) e del giallo in generale. Da quanto ho letto anche sul tuo lj, i gialli sono il tuo forte e credo proprio che sia il punto di forza anche di questa fic. 
Vedo Lestrade mentre parla *-* leggo delle immagini, che meraviglia.

ti faccio un piccolo appunto, che a mia volta mi è stato fatto notare. Nel primo episodio della serie, Lestrade dice che conosce Sherlock da cinque anni, ma tu ambienti la fic nel 2003 (quasi due anni dopo l'attacco alle torri gemelle), quindi sono passati all'incirca sette anni. Ci sono due anni in più di conoscenza. Nulla che rovini la fic, comunque.

Bella l'immagine che dai di Sherlock come su un palcoscenico, che ruba la scena a Lestrade e a tutti gli altri. E' IC. Sherl è teatrale, leggermente egocentrico, ama avere su di sé le attenzioni altrui. 
Ho già detto quanto ammiro la maestria con cui hai costruito il giallo? Beh, la ammiro tanto *-*

Prima ho detto che posso vedere Lestrade muoversi, ora ti dico che lo sento anche parlare. Sei dotata di qualche potere di stregoneria? 
E se prima quello che prova Lestrade verso Sherl era solo un dubbio, ora diventa certezza. Proprio un bel casino, povero ispettore. Il caldo, il killer e adesso pure Sherlock. Lestrade, preparati a morire xD

Geniale, perfetto l'elenco di Sherlock, che uno dopo l'altro svela indizi sul killer di cui solo lui poteva accorgersi. E di conseguenza bravissima tu che l'hai ideato. 
Ad un certo punto, dopo la confessione di Young, subentra la tristezza, la pena anzi, per quella vita rovinata dal padre e dalle stelle. Quella vita miscelata di follia. Gli abusi del padre, i desideri strappati al cielo, cielo che puntualmente si gira dall'altra parte, che se ne frega dei piagnistei e pensa solo a farsi bello ogni giorno di più. E a piangere di tanto in tanto qualche lacrima dorata. 
"Lei mi sta dicendo che ha commesso tre crimini, che per la loro particolarità io ho ritenuto degni della mia attenzione, perché a dieci anni è stato così ottuso da lasciarsi imbambolare da una ridicola superstizione?" *w* oooh Sherlock, se solo tu non fossi un personaggio inventato del diciannovesimo secolo, ti chiederei di sposarmi.

Potrei quasi fare una dichiarazione d'amore anche a te, per quella frase e tutto il pezzo che segue. Senza ombra di dubbio, il secondo pezzo è quello che ti è riuscito meglio. Si vede proprio che killer, assassinii, prove e detective sono il tuo campo (se ho capito bene), perché fai sfoggio di una maestria che è raro incontrare in questo fandom e, a parer mio, anche in altri. 

Oh, così anche Lestrade si definisce sposato con il suo lavoro! Ovviamente tutto il ragionamento di Sherlock per far sì che si incontrassero e che l'ispettore - puntualmente - gli offrisse un passaggio, è magistrale. Anche questo, uno dei pezzi che ho preferito. 
L'atmosfera in auto è strana, sospesa, a tratti densa, come se la si potesse tagliare con un coltello. Forse è per questo che Lestrade butta frasi un po' a casaccio, che Sherlock non lascia spegnersi ma anzi, agguanta con decisione facendo su ognuna una filippica. Tipico suo (: come quella sull'astronomia, per esempio.

Machettttenero Lestrade geloso *w*  
"Qualche mese fa, ha persino stilato un elenco di regole di pacifica convivenza e ne ha tappezzato i muri dell'appartamento: momenti in cui mi pento di non essere rimasto analfabeta" ahahahah :D anche questo pezzo è meraviglioso, i tuoi OC sono credibili e ben strutturati, e come succede per tutta la fic riesco a vedere l'immagine di Neil che sclera dopo aver trovato l'ultimo pezzo di cadavere nel frigo.
Quanto mi piace lo Sherlock che hai disegnato.. non riesco a torvare una critica decente da fare. E' lui in tutto e per tutto. I dialoghi sono sicuramente la cosa meglio riuscita nella caratterizzazione di Holmes e Lestrade, una cosa veramente ben fatta che ti costringe a continuare la lettura anche se la fic è assurdamente lunga (c'erano anche i presupposti adatti per farla essere una long!) e l'ora è piuttosto tarda. Ieri notte alle due ho mollato, sconfitta, e sono andata a dormire perché il mio cervello implorava pietà, ma adesso sono quasi le undici del mattino e ho tutta l'intenzione di finire di leggere e recensire. Tutto questo per dirti che di solito una fic così lunga mi annoia facilmente e mi fa deconcentrare, mentre con la tua succede il contrario. Ogni frase mi cattura più della precedente.

Ah, piccolo suggerimento che potrebbe facilitare la lettura: magari utilizza delle spaziature maggiori, oppure suddividi per paragrafi invece che utilizzare un corpo unico, perché l'occhio scivolerebbe sicuramente con più scorrevolezza e il rischio di perdere il segno (cosa capitatami ogni tanto) diminuirebbe. Solo un mio parere ;)
Decisamente ben fatti anche i pensieri in corsivo di Lestrade. Quello che ho apprezzato di più è Non è un gattino, caro, disse la madre al figlioletto che voleva a tutti i costi adottare un tigrotto, abbandonato sul limitare della giungla. Favoloso. 

E alla fine del terzo pezzo... BECCATO! :D Ovviamente Sherock ha smascherato Lestrade. Un Lestrade che, se ho dimenticato in precedenza di dirlo, mi piace particolarmente. Per quanto importante nella serie tv, non è stato caratterizzato a dovere - è forse uno dei personaggi che hanno trattato "peggio" - e tu gli hai dato un passato (e un presente) che gli si confanno alla perfezione, che potrebbero seriamente essere i suoi. La fatica di quel lavoro che sfilaccia i nervi, che lo mette davanti a parenti in lacrime e giornalisti affamati; l'appartamento vuoto, location ovvia per uno scapolo ultra quarantenne che non ha altro se non il suo lavoro; i tormenti che quel fig- ehm, che quel geniaccio di Sherlock gli procura. Il carattere che gli hai dato s'incastra bene con le poche informazioni che abbiamo su di lui.

Ora, l'ultimo pezzo. E' stato il più difficile da leggere per vari motivi. Il primo è perché non vado matta per il rating rosso, e lo leggo rarissimamente quando è proprio scritto bene (cosa che, a mio avviso, capita di rado). Un altro motivo è che io questi due non li vedo come probabile coppia, per quanto a volte possano esserci delle ambiguità negli sguardi o nelle parole. Poi va beh, il passato è passato e chissà cosa ha combinato Holmes prima di incontrare Watson...
Nell'ultimo pezzo non ho più visto immagini, ma ho letto una storia - quello che poi effettivamente è xD però non ho più ritrovato le scene e le azioni in tempo reale. Forse sempre per colpa della mia avversione verso le rosse. Avrei potuto saltarlo a piè pari, ma volevo vedere come sarebbe finita.
Azzeccata la risposta brusca di Lestrade  all'appunto sulle stoviglie sporche fattogli da Sherl, perché l'ispettore nasconde dietro quella frase irata il suo dispiacere. E' così umano, così tipico delle persone!

Per quanto riguarda l'IC di Holmes ora, non saprei. Immagino che lo sia, anche se non possiamo esserne del tutto certi, non conoscendo quel suo lato. Magari sarebbe capace di inebetirsi e lasciarsi guidare in silenzio in qualcosa di sconosciuto per lui - perché non sono convinta che Sherlock abbia avuto questa gran esperienza nel campo. Quello era Watson, la cui esperienza sul gentil sesso si estendeva a tre continenti (Conan Doyle docet). Non riesco a vedere Sherlock nei panni dell'uomo fatto e finito con decine di avventure alle spalle e la sicurezza ostentata tipica del latin lover. Come anticipato però, possiamo limitarci alle speculazioni, quindi parlare di IC o meno è praticamente impossibile. Sicuramente il suo chiacchierare instancabilmente, anche in quel momento, ha qualcosa di comico, che mi ha fatto sorridere. 

Il parallelo tra la bimba e Sherlock, che tace proprio quando non dovrebbe, ha fatto uscire di testa Lestrade, che con la sua reazione mi ha perplesso un po'. Poi, riflettendoci, il suo NO! improvviso ha un suo perché. L'ispettore vede tragedie ogni giorno,e vedersela sbattere in faccia - seppur in modo innocente ed inconsapevole - da Holmes, ha frantumato le barriere di cui si era faticosamente circondato.

Ed ecco tornare quelle chiacchiere impossibili da fermare, che tanti ruoli diversi hanno avuto in questa  fic. Ora il loro compito è di raccogliere i pezzi di  Lestrade, far sì che l'ispettore possa aggrapparsi a quelle parole come un naufrago ad una zattera di fortuna. Lestrade ne è commosso, ma deve continuare a nascondere quelle "debolezze" dietro una risata secca e una frase ruvida. Mostrarsi sentimentale con Sherlock Holmes significherebbe avere l'esistenza segnata da frecciatine e schermaglie varie. Un inferno.  

Grazie per aver resistito a questo parto. Perché si capisce trale righe quanto tu ti sia impegnata, quante energie ti abbiano portato via quei due deficienti (<3 con affetto), quanto tu ci tenga. 
E grazie anche per le note finali, che denotano il tuo amore per la chiarezza e per tutto ciò che può avvicinare il lettore al meraviglioso mondo dell'autore. 
Prendi le critiche che ti ho fatto per quello che sono, parole di una lettrice pseudo-autrice che ha speso due buone ore della sua esistenza a recensire un lavoro che ha apprezzato davvero tanto. E che, se la mia memoria penosa non m'inganna, ho già inserito nei preferiti. 


Recensore Veterano
25/08/11, ore 18:56

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Io non fangirlo questa coppia, però non la evito neanche come la peste, quindi posso ritenermi abbastanza qualificata (modestia vieni a me!) per dire che questa fanfiction è un piccolo capolavoro.

Stile elegante malgrado il rating rosso.
Ic da far impallidire -e Sherlock più giovane e malandrino e sfrontato che mai è perfetto-.
E soprattutto il giallo.

Leggendo diverse shot, spesso e volentieri ci si dimentica che in realtà Sherlock, John, Lestrade e compagnia bella non sono i protagonisti della serie. L'"attore" principale è il caso che seguono, e finalmente qua vieni preso e trascinato nella sua risoluzione. Alleluja!

Sì, è vero che i vari legami tra i personaggi sono intriganti, ma non dimentichiamoci il mistero, la suspense, gli enigmi.

E tu fai tutto. Hai scritto tutto.
I miei complimenti




rem#












-che commento osceno, non ci capisco nemmeno io molto...-

Recensore Junior
19/08/11, ore 22:43

E' una fic BELLISSIMA ;___; *innamorata* loro sono incredibilmente IC, soprattutto Sherlock, di cui ho adorato terribilmente il modo di parlare, che è troppissimo lui. Mi è piaciuta molto la storia del killer e la sua influenza su Lestrade, molto verosimile e molto umana. Poi AWWWW, è scritta benissimo, lo stile mi piace un sacco, e tutte le metafore sono SPLENDIDE *___* ottimo lavoro, è davvero bellissima! *7*

Recensore Junior
18/08/11, ore 15:19

Sei riuscita a farmi leggere una fic a rating rosso su una coppia che evito come la peste quindi stai contenta X'DD

No, scherzo, non devi essere contenta per questo ma perché la tua fic è scritta benissimo (solo qualche errorino qua e là ma si può rimediare u.u), i personaggi sono mostruosamente IC e la scena hot è elegante - nonostante parli di dita nel culo XDD - e con una bella aggiunta di introspezione psicologica che condisce il tutto.
Il caso del Killer di san Lorenzo è ben congeniato, i dialoghi hanno mordente, i pg originali sono interessanti, la narrazione scorre liscia come l'olio e insomma mi è piaciuto tutto XDD

Grazie per aver onorato il mio fest con una storia così ben fatta che ti ha richiesto tante energie *inchino*

<3