Ciao carissima^^
un figlio "scapestrato", come si sarebbe detto all'epoca.
Non dimentichiamoci che in quel contesto le idee giuste erano quelle della voce narrante, ovvero del padre, e solo dopo, con il susseguirsi degli eventi storici, sono diventate sbagliate.
Molto bella e interessante la riscostruzione storica che riesci a far trasparire dai pensieri del protagonista, chiaramente mediata dai suoi sentimenti di frustrazione per avere un figlio che a tutti gli effetti sarà un disabile, per usare una parola moderna, tutta la vita. Rendi bene i sensi di colpa e la rabbia per non essere stato presente in quel fatidico momento, e i dubbi sul non essersi comportato correttamente, con la giusta severità (che all'epoca, ricordiamolo, era un valore aggiunto nell'educazione) nei confronti del figlio e di non poter più fare di lui un vero uomo.
Quindi cosa posso dirti? Complimenti e alla prossima!^^ |