Sir Cavendish è il classico padrone che tutti i domestici vorrebbero: buono, paziente, generoso...
La sua scomparsa è una vera e propria tragedia che sconvolge il quieto vivere della villa, assolutamente non abituata a simili efferratezze; tuttavia, il movente dell'omicidio sembra piuttosto chiaro, e nessuno si fa poi troppe domande...
L'ambientazione storica, l'alone da anni '20, danno quel tocco in più alla trama: un retrogusto misto tra il noir classico ed Agatha Christie, con, come co-protagonista, il classico aplomb inglese. 
La storia è curata (non ho notato errori o distrazioni di sorta) e ben strutturata; il colpo di scena arriva al punto giusto e si integra perfettamente con la parte precedente, soprattutto il riferimento alla povera Cecilia, così spesso comprata per il suo silenzio...
Forse avrei dato un po' più d'importanza all'introspezione di Mary e Jack, ma non ci sono altri appunti da fare.
Molto piacevole da leggere, complimenti!

[Recensione scritta per la Writers Lotteria]

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Ha un sapore (oltre che di cioccolato) decisamente classico. L'ho visto in epoca vittoriana, gonne vaporose, cuffiette bianche in testa alle cameriere… con un finale per niente scontato.
Molto carina, complimenti.
Saluti, The_Heartbreaker.

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Son rimasta di stucco, non me l'aspettavo: effetto sorpresa 10 e lode!!

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il bimbo del piano di sotto sta cercando di imparare a fare i muffin al cioccolato da mesi e non ci riesce. Intanto io continuo a portargli quelli che sforno... E' ancora vivo peṛ... Ecco, delizioso racconto che penso di passargli assolutamente.

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