Io non credo di essere in grado di commentare questa storia...
E'... assurda. Si, assurda è l'aggettivo giusto per descriverla, secondo me, perché sei andata a prendere momenti importanti, particolari, che poi hanno portato a quella fine che mi ha chiuso la gola.
Mi dispiace per Petunia, perché lei era solo una bambina che soffriva di gelosia. Peccato che questo l'abbia resa la donna che poi ha trattato Harry nel peggior modo possibile. Eppure c'era, per lui. L'aveva accolto, per Lily.
Perchè Petunia, in fondo, non ha mai smesso di voler bene a sua sorella!
Complimenti, davvero. Sei stata bravissima.


 [Recensione partecipante all'iniziativa 'Babbo Natale segreto' del gruppo facebook Hpeace&Love]

Recensione partecipante all'iniziativa 'Babbo Natale segreto' del gruppo facebook Hpeace&Love
Mi sono accorta solo "dopo" che questa storia aveva già ricevuto un Babbo Natale, ma non importa, non rinuncerò a commentarla!
E' la prima volta che mi imbatto in una struttura narrativa di questo tipo e mi ha decisamente colpita. E per quanto mi riguarda è una scelta vincente, anche se molto particolare: penso che lo scopo primario della scrittura creativa/ricreativa sia trasmettere emozioni, quindi nel mio caso hai fatto centro. L'effetto che hai ottenuto, perlomeno su di me, è quello di una scena di film, che in questo momento per me è talmente vivida da farmi confondere con la scena corrispondente del film vero. Ad ogni modo, quello che io ho davanti agli occhi in questo momento è una donnetta bruttina, rigida, un po' ottusa, ferma in piedi in mezzo ad una stanza, col volto tirato, bombardata dai suoi ricordi che le parlano con le voci di due bambini.
Questa povera donna ascolta e rimpiange, secondo me. La malinconia della scena sta non nella nostalgia di cose vissute, ma di cose che avrebbero potuto essere e che non sono state. Non c'è stato un rapporto caldo ed amorevole con la sorella "diversa", non c'è stato un rapporto di tenerezza ed affezione con il nipotino affidatole. E questa è una cosa che a me, madre, basta per detestare Petunia con tutte le mie forze. Tuttavia non riesco ad odiarla, tant'è vero che l'ho chiamata "povera donna" perché la penso come una creatura paralizzata dalla paura del diverso, un essere soffocato e realizzato a metà che ha avuto il colpo di grazia quando si è legata per sempre a un essere come Vernon.
La vedo in mezzo a questa stanza irrigidita nella corazza che si è fatta per non soffrire troppo nella vita, a fare i conti con l'ennesima sconfitta. Avendo mancato le occasioni d'amore, ha perso tutto due volte. Harry non la amerà mai, e la sorella perduta non la amerà mai attraverso suo figlio; tra Harry e Petunia che si salutano io vedo il corrispettivo negativo dello scambio che avviene tra Harry e Severus quando quest'ultimo muore.
Non c'è molto da dire da un punto di vista stilistico, poiché questa storia si gioca il tutto per tutto nella struttura particolarissima.
Un piccolo appunto formale: dimentichi sempre le virgole che separa il vocativo (credo si chiami così, meglio se non ti dico quanti anni sono passati da quando ho aperto l'ultimo libro di grammatica...) e qualche altra virgola in giro.
-Guarda mamma! Riesco a trasformare ecc. ecc. = -Guarda, mamma!
Tu sei un mago Harry. = Tu sei un mago, Harry.
-Torna qui ragazzo! = -Torna qui, ragazzo!
Nel complesso una lettura piacevole e un'idea d'impatto.
Colgo l'occasione per augurarti un felice Natale e tante belle cose sotto l'albero!
J

(Recensione modificata il 13/12/2011 - 03:28 pm)

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Interessante scelta stilistica, veramente. Queste breve frasi, parallele sia nel contenuto che nella disposizione, che raccontano due storie in modo sintetico usando le frasi - o i momenti - più importanti dipingono esattamente l'istante in cui Petunia è uscita di casa per l'ultima volta. Il fatto che ripassino momenti poco amati da Petunia e che si concludano con l'addio alla sorella crea un interessante contrasto che indica il suo dolore latente (beh, almeno secondo la mia personale interpretazione!)
Semplice ma toccante, mi piace. :)



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Veramente stupenda l'idea di rendere tutto d'un fiato il "desiderio di normalizzare"
di Petunia, a metà fra stralci biografici, aspettative e autocritica. E degna di nota
la tua bravura nel riuscire a dare uno spessore inaspettato e inatteso al dolore
-e più in generale a sentimenti tanto forti e vividi- di un personaggio tanto difficile.
Storia meravigliosa, complimenti davvero...

Io ADORO Lily e Petunia, il loro rapporto come sorelle e il fatto che tutto si sia sgretolato per una "stranezza". E adoro questa tua fanfiction, è bellissima davvero, per poco non piangevo! Mi piace il fatto che ti abbia inserito quegli spezzoni, quelle frase dette da una Lily bambina alla scoperta della sua vera natura e le altre riguardanti Harry tanto simile alla madre, Complimenti, scrivi bene ^^
Ti mando un abbraccio, Arii.

Ciao! Mi sono particolarmente piaciuti gli spezzoni di vita di Lily e Harry da bambini ad adulti, hai paragonato due storie d'infanzia sorprendenti e, forse, un po' tristi. Il tutto riassunto secondo il punto di vista di Petunia. Da una parte, Lily era sempre in compagnia di Severus, si divertiva e aveva praticamente tutto... forse l'amore di sua sorella era qualcosa sul quale poteva avere dei dubbi, per via della sua magia, ma devo ricredermi! Petunia qui sembra molto più umana di quanto non abbia dato a vedere nei libri, quindi... un lavoro perfetto! Sei riuscita a trasmettere bene sentimenti ed emozioni provati in tanti anni di vita, con poche semplici righe!
L'infania di Harry mi ha sempre entusiasmato molto. Era straordinario scoprire come un bambino apparentemente normale riuscisse a fare certe cose, e come i suoi zii cercavano in tutti i modi di evitare che manifestasse la sua magia. Petunia in particolare, sempre invidiosa della sorella, è quella che ha sempre cercato di chiudere le ali a Harry... Non per niente è molto duro nei loro confronti nel momento in cui devono scappare e non sanno dove andare. Rancore.

Commento assolutamente positivo! Bravissima!

Tom