Recensioni per
I Distruttori
di Garfield

Questa storia ha ottenuto 69 recensioni.
Positive : 68
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 5 [Prossimo]
Recensore Veterano
04/07/13, ore 18:05

Questo primo capitolo mi ha intrigato molto, ma mi ha anche fatto sorgere un dubbio : Per caso hai letto il lobro Angel ?
Ho trovato alcune affinità fra il tuo scritto e questo libro ,quindi me lo chiedevo ...
Comunque ora torno a leggere, complimenti !

Recensore Master
03/07/13, ore 14:17

Mi pare sia stata davver ouna buona idea affidare la parte conclusiva della storia a un personaggio comprimario che permettesse di distendere il tessuto finale della storia senza scomodare una volta di più i portaognisti che godono ora il meritao riposo dopo essere stati impegnati in vari tipi di combattimenti (e non mi riferisco solo agli esseri extradimensionali venuti a fare turismo nel nostro mondo...). La ragazza che finalmente ha un momento da protagonista nell'economia generale della storia ha avuto sì un ruolo da gregario, ma da gregario di lusso, è stata anche l'osservatrice ora divertita ora sconfortata di quello che combinava il fratello sia nell'attività "professionale" che in quella sentimentale, non capacitandosi del suo talento (evidentemente innato) di riuscire a impelagarsi in situazioni assurde, la si è vista spontaneamente avere moti di simpatia e far lega con quella ragazza che aveva avuto la (s)fortuna di conoscere il fratello, mossa forse dalla solidarietà di genere o più probabilmente da una certa disistima per i modi del fratello, ha dovuto assistere ai vari tira e molla tra i due che avrebbero stancato chiunque (in questo ha dimostrato di avere una fortissima fierezza morale, in primis evitando di mandarli a quel paese, in secundis perché avendo problemi suoi non proprio trascurabili dal punto di vista sentimentale non si è chiusa nell'autocommiserazione o nella chiusura agli altri, ma ha cercato di essere d'aiuto per quanto possibile, forse per non pensare alle difficoltà di far valere le sue ragioni in un ambiente chiuso, elitario, basato su regole considerate inamovibili e tendenzialmente conservatore).
Evidentemente il momento della felicità è giunto anche per lei, pur se inatteso, imprevisto e con la testa rivolta a qualcosa di poco piacevole, con buona pace di questa versione fantasy dei senes severiores e della loro visione corporativa e legata all'epoca in cui il matrimonio era un contratto non dissimili da quelli relativi a immobili e bestiame (oltre che di chi si è trovato nella biblioteca in quel momento...).
E' solo un'ipotesi, ma sarebba bello pensare che la presenza della protagonista abbia in qualche modo "contagiato" il suo ragazzo, facendogli aprire gli occhi sull'inutilità del suo "sacrificio" per gli obblighi di stirpe e casta, e costringendolo così a una scelta radicale (spero tuttavia che non l'abbiano davvero diseredato, perché va bene il "due cuori e una capanna", ma i beni, se non danno la felicità di certo aiutano), mi piace pensare che abbia compiuto la scelta giusta, e che i suoi dopo l'iniziale e compensibile s shock si aprano a nuovi modi di vedere il mondo e all'accettazione di nuovi valori (e un nuovo diritto di famiglia), di certo al loro rampollo non dispiacerà la compagnia della ragazza e dei cognati...
In sede di epilogo vorrei rivolgere due parole sulla storia in generale, l'ho trovata molto bella sia nelle basi (non sempre è facile scrivere di fantasy ambientato in Italia) sia nello svolgimento (in questa sede posso dirlo, all'inizio avevo dei dubbi sulla fisionomia della protagonista, decisamente troppo graziosa, uno di quegli aspetti della narrativa amatoriale e non che fanno scattare l'allarme Mary- Sue, ma per fortuna nel corso della storia ho cambiato idea su di lei, sei stata molto brava a mostrare il cambiamento (e la maturazione caratteriale) sua e del protagonista, sia pure in un quadro di schermaglie pressoché continuo, sia per necessità proprie sia perché gli eventi lo imponevano.
In sintesi, non mi dispiace affatto di averla letta, hai fatto un buon lavoro, a mio onesto parere.

Recensore Master
29/05/13, ore 22:29

Holaaaaa!
Non ci potevo credere quando ho ricevuto la tua risposta. Finalmente l'epilogo! Ah, quanto ho sperato che arrivasse? Tantissimo!
Pensavo a questa cara storia giusto qualche giorno fa ;)
Che tristezza, la fine; odio quando qualcosa finisce... Ma ci sarà un seguito, se non ho capito male.. Vero?! Boh, spero.
Sì, ho trovato alcuni errori di battitura! Ad esempio "gran ché" si scrive "granché" ed è sbagliato due volte, poi "un ultima" senza l'apostrofo, "scrive" al posto di "scrivere", "si" senza l'accento e... Basta :) Ora sono diventata più abile a scovare gli errori, sai? Quindi mi sembra di non averne intercettati altri, di evidenti, tranquilla! (Oppure non li ricordo)
Tornando alla storia in sé, be'... Yeeh, Alessandra! ^.^ L'adoro e penso di averlo ripetuto abbastanza nelle altre recensioni, ma chissene frega XD
Ottima l'idea di concludere con un personaggio secondario, perché ammetto che mi sarei aspettata Giacomo o Aurora. Mi hai veramente sorpresa!
Ma Ale.. Ale è mitica come sempre, perciò meglio xD
Uh? Ludovico? Sarà il tempo ma non mi ricordavo questo personaggio :) Cioè, il nome sì era familiare, ma non ricordavo che fosse l'ex di Alessandra.
Chi l'avrebbe detto che lui l'amasse ancora e lei lo amasse ancora?
(Ahaha, tutti che zittiscono il vecchietto! xD)
(Ahaha, bellissima anche la telefonata di Marco! xD)
(Yeah, Las Vegas 8) ottimo luogo!)
Giacomo non si smentisce mai! Lui e Aurora devono recuperare il tempo perso? Ahahah :')
Yeeh, si sono messi contro la legge senza ascoltare niente e nessuno ^.^ Per amore si fa tutto e le regole sono fatte per essere infrante, perciò li stimo! u.u
Questo capitolo penso sarà uno dei miei preferiti :)
Sigh... E' l'ultima recensione che posso lasciarti. Questa storia comunque è stata fantastica. Il migliore fantasy che io abbia mai letto, sarebbe degno di uscire come un libro vero, sul serio!
Che altro dire... Mi mancherai sia tu che questa storia, infatti se e quando pubblicherai un seguito/qualcos'altro vorrei che mi avvisassi con un messaggio privato. Puoi, per favore? :)
Complimenti, è stata una fic bellissima! La inserirei nelle preferite ma ci è già da un po' di tempo ;)
Ora vado altrimenti non la finisco più...
CiaoCiao!
-Alex-

Recensore Master
17/03/13, ore 00:09

Nonm'è parsa male la struttura di questo capitolo denso di eventi, sostanzialmente la protagonista mi è parsa in balia di eventi molto più grandi di lei, ma a sua lode va detto che un briciolo di lucidità le è rimasto, almeno quello capace di tentare un abbozzo di analisi della cupa realtò che la circondava senza lasciarsi prendere dal terrore folla o dal cedimento delle facoltà intellettive come sarebbe stato possibile, anzi, nonostante tutto cerca di capire le ragioni del tizio che ha la poco bennata intenzione di farne una sorta di cavia (quanto al suo destino, non è certo da piangere, un avviso molto inportante negli antichi grimori riguarda il non evocare entità che non si è sicuri di controllare né di poter rimandare indietro, ha pagato giustamente il fio di una condotta poco assennata, non si gioca con le male arti); mi è parsa bemn descritta la scena dell'arrivo dello squadrone di Distruttori venuto a combattere l'essere evocato, in parte sa di un certo effetto da "arrivano i nostri", ma non storna afftto, anche perché si nota comunque in costoro tutt'altro che una coesione granitica, ma anzi una certa distinzione tra queli più ligi alla forma e queli più votati all'azione e ad un certo grado si "spontaneismo" (e tra questi ultimi figutrano i protagonisti della storia, a dire il vero avevo pochi dubbi in proposito, per l'idea che mi ero fatto di costorio nello svolgersi della storia pensavo che potessero avere problemi con i quadri dirigenti dll'organizzazione), ma se il detto dice che tutto è bene quel che finisce bene, mi pare sia un caso del genere.
Non male per concludere anche il momento romantico, intelligentemente non portato a livelli troppo glicemici, nonostante tutto, la protagonista ha ancora abbastanza discernimento per capire quanto l'altro debba ancora dirozzarsi....
Insomma, lettura estremamente godibile, complimenti.

Recensore Master
08/03/13, ore 11:45

Finalmente il d..........istruttore (volevo dire un'altra parola, ma per rispetto per il suo lavoro, ho taciuto, son gesti che vanno apprezzati) si è dichiarato, a modo suo ma lo ha fatto, ed anche Aurora ha compreso definitivamente i suoi sentimenti per lui, benché anche lei a modo suo. Ora michiedo cosa accadrà nel prossimo capitolo ?

Recensore Master
06/03/13, ore 20:24

Hola!
Non puoi immaginare la mia felicità, quando mi hai avvisata che avresti aggiornato. (Sono saltata dalla sedia e tra un po' cadevo, lol.)
Continuerò sempre a seguire questa storia nonostante i "ritardi", per il semplice motivo che l'adoro :)
Adoro il tuo stile, preciso e sintetico, adoro i capitoli che vorrei non finissero "così presto" ;)
Oddio D: Riccardo è... è ... è.. non trovo un aggettivo adeguato per descrivere quanto sia orribile, folle, e molte altre cose, perciò quando lo troverò lo scriverò u.u"
Come al solito hai descritto benissimo la scena d'azione che mi ha lasciata col fiato sospeso molte volte, siccome temevo che quell'alienato avesse intenzione di ucciderla a tradimento da un momento all'altro (siccome ho paura di una gocciolina di sangue, siccome attendevo con impazienza che Giacomo si sbrigasse ad arrivare)
Per fortuna è finito tutto bene ed ora sono più chiare certe informazioni che o non mi ricordavo io o non avevo capito ^^"
Giacomo ed Aurora sono incredibilmente teneri nel loro dolcissimo rapporto amore-odio *w* ed Alessandra non si smentisce mai, perciò rimane uno dei miei personaggi preferiti.
Non so cos'altro scrivere, perciò per stavolta ho finito.
Attendo con impazienza un aggiornamento! ;)
Ricorda: finora, questa è la storia fantasy (quasi l'unica che seguo tra l'altro) più bella ed avvincente che io abbia mai letto :)
Alla prossima!
CiaoCiao
-Alex-

Recensore Master
16/12/12, ore 23:21

Il capitolo mi sembra ben strutturato sui rapporti non sempre rose e fiori che vi possono essere tra fratello e sorella, specie se entrambi embrano inclini al narcisimo nonché al motteggio reciproco (anche se mi sembra più motivato quello della ragazza, dato che lei non arriva a tali abissi di disordine, o meglio, il suo è di natura più razionale, quellod el fratello è più fine a sè stesso, trattasi evidentemente di diversi modi di approcciarsi alla realtà.
Ben fatta mi sembra la struttura del capitolo, che passa da quella che sembra una normale lite (con ovvie prese di posizione della sorella a favore della ragazza) alla presa di coscienza che qualcosa non sta andando per il verso giusto, anzi, sarà necessario tutto il know how teorico e pratico appreso negli anni per poter avere almeno qualche speranza di vittoria.
Però gli va riconosciuto che al momento in cui realizza che la ragazza con cui intrattiene una relazione agrodolce è in pericolo ecide di essere finalmente all'altezza della situazione e di non perdersi dietro inutili orpelli, si può dire che fosse una condzione cui doveva arrivarci già da solo e da tempo, ma evidentemente una bella ragazza ha un potere decisamente superiore a quello di consigli, prediche e ramanzine.
Insomma, per fortuna la storia almeno dal mio punto di ivsta non ha perso interesse, e spero che anche gli altri capitoli siano godibili come questi. E scusa ancora per il ritardo.

Recensore Master
16/12/12, ore 23:07

A quanto pare il rivale agiva per un secondo fine, decisamente poco salutare per l'umanità, purtroppo la portaoginst si trova a interpretare un ruolo che viene spesso usato in narrativa, il tema antichissimo della "fanciulla in pericolo", in questo caso accompagnata da un altro, anche questo piuttosto diffuso, della bambina, non riferito necessariamente all'età, che accetta "caramelle" da uno sconosciuto, anche se in questo caso non si tratta effettivamente di dolci, i modi gentili del ragazzo hanno ottenuto lo stesso effetto) ora, solitamente nella tradizione le fanciulle suddette sono tratte in salvo da prodi eroi senza macchia e senza paura, la persona candidata al titolo almeno in parte ha queste carateristiche, anche se gli fanno difetto altre, coem più volte narrato nel corso della storia.
Credo che comunque nonostate le apparenze qul momento potrebbe essere utile per la crescita della protagonista ammeso che riesca a sfuggire alle mire del tanghero, potrebbe capire la differenza tra la disperazione per una relazione sentimentale (ancora in bilico tra una cotta e qualcosa di più serio e soggetta a vari tira e molla) e quella di essere al centro nel ruolo della vittima di un complesso rituale per aprire il nostro mondo ad orde di demoni non animati certo da intenzioni turistiche e capire quali sono le vere priorità della vita.

Recensore Master
16/12/12, ore 22:28

Beh, se è vero che gli aci si vedono nel momento del bisogno, il protagonista ne ha (o ne ha avuti) di pessimi, del resto non so che si aspettasse, l'amicizia èuna pianta vhc e va coltivata con cura, non ci si può aspettare che qualcuno dimenticato da anni possa dedicarti il suo tempo (o meglio, qualcuno c'era, peccato che volesse andare decisamente oltre l'amicizia...), purtroppo per lui chi semina vento raccoglei tempesta, si è dedicato così tanto all'arte della seduzione che s'è ritrovato incapace anche solo di chiedere aiuto, purtroppo per lui non è ancora riuscito a tovare la quadra per poter essere sè stesso e cercare di non ferire gli altri, anche quando dimostra che "l'altra" in questione non lo lascia indifferente (al punto da non voler chiamare altre ragazze o di rimuginare se procedere o no con quella che in altri tempi sarebbe stata una conquista sicura), ma l'altra di cui sopra sembra ormai stanca delle ubbie del ragazzo ed è passata a farglinotare chiaro e tondo che ci sono degli elementi che definire "poco simpatici" è un eufemismo, bisogna solo essere più comprensivi, ma il protagonista appare di ben dura cervice...

Recensore Master
16/12/12, ore 22:10

Viene da pensare a cosa facesse questa genia di persone all'epoca della formazione dei cognomi, di solito un cognome nasce per una caratteristica particolare del capostipite, evidentemente già all'epoca la loro particolare attivià li aveva spinti ad adottare cognomi che facesero risaltare il potere e la loro funzione.
Non male la scelta di porre l'oscurità al centro della scena nella prima parte del capitolo, non solo perché segna un limite per gli eventuali visitatori (chi ha poteri può passare, chi non li ha o non li sa usare si perde) ma perchè credo simboleggi molto bene il sistema di governo adoperato dai maggiorenti della congrega, come se l'oscurità paradossalmente li aiutasse nel loro compito.
Quanto al capitolo in sè, non mi stupisce che la protagonista non abbia sopportato granchè la presenza di quelle vecchie cariatidi (e per vecchio non mi riferisco solo all'aspetto puramente anagrafico, anche i presenti all'apparenza giovani erano imbevuti fino al midollo dell'idea di essere nel giusto riguardo al loro modo di condurre l'organizzazione), mi sembra che sia trasparso abbastanza bene all'interno del capitolo che l'apparenza era fintamente amichevole ma in realtà piuttosto inquisitoriale, dato che le uniche risposte ammesse non andavano oltre il sì, va dato atto alla protagonista di aver capito che non era un incontro di cortesia, e di aver risposto per le rime alle avances del suo vecchio amico/amante (mi chiedo quanta sincerità possa esserci nelle sue parole, dato che avrebbe preferito avere il piede in due scarpe, pur di poter restare nelle grazie della famiglia, si può dire che per la protagonista sia stato un peso mollarlo, lo si evince da vari punti del testo, ma la sua soglia di svendità della dignità deve essere piuttosto alta, e certo lui con tutta la sua avvenenza non meritava che lei si trasformasse in una sorta di "favorita" per far divertire il giovane rampollo dalle ambasce di un matrimonio combinato).
Una scelta che perà temo non sia stata apprezzata, da quel che ho capito, non si tratta di gente che accetta i no senza reagire, e farlo con forza.

Recensore Master
16/12/12, ore 21:45

Sarà forse interessante avere poteri sovrumani e combattere ( e vincere) contro esseri ultradimensionali, ma di certo il sistema scolastico di quella congrega mi sembra decisamente poco "montessoriano", certo servirà pure a forgiare elementi che nell'età adulta dovranno lottare contro avversari temibili, ma cuiò non toglie che una scuola del genere non sia proprioil massimo della vita, specie per uuna fascia d'età così particolare (e conoscendo la protagonista, non mi sembra affatto strano che non conservi alcun ricordo positivo della sua esperienza scolastica, del resto non è stata mossa dalla voglia di amarcord, o meglio, da quel che ho capito apprezza che venga conservata la memoria storica dell'organizzazione, anche se non lo è servito a dipanare il mistero che circonda quella strana amica del fratello).
Mi sembra ben reso il personaggio dell'amica umana, non devono essere pochi quelli che pur non appartenendo al gruppo, hanno comunque capacità che si potrebbero definire "paranormali", come anche l'insieme delle scene al bar, compresa qulla della dichirazione d'amore per la cioccolata calda (decisamente condivisibile).
Il proseguio del capitolo mostra l'esistenza di un dissidio abbastanza profonda tra lei e i maggiorenti del gruppo, che a quanto pare non riguardava solo l'infanzia, mi pare di capire che in lei c'è un certo qual istitno alla ribellione, che sinceramente non posso dire quanto possa renderla simpatica nelle alte sfere.

Recensore Master
16/12/12, ore 21:24

Con buona pace della protagonista, il Satyricon è un'opera molto bella, una di quella che dà uno sguardo sulla romanità piuttosto diverso da quello ammanitoci dalla visione neo-classicista e da certi film hollywoodiani...ma lasciamo l'OT e passiamo al capitolo, tanto ho il sospetto che la diffidenza non è tanto verso l'autore ma per la disciplina in genere.
Posso dire che non è stato male seguire questa giornata di "calma" nella vita della protagonista, ho messo il termine tra virgolette perché ad un'analisi più attenta si tratta di una calma relativa, da una parte infatti cerca di analizzare lo stato dell'arte dei suoi rapporti con il ragazzo che sa essere allo stesso tempo ugualmente attraente tale da ritenere desiderabile stare in sua compagnia e respingente con repulsione per tutti quegli aspetti poco raccomandabili (tra questi il voler ostinatamente prendere sul serio cose che non vanno prese sul serio, o meglio, non come fa lui).
Non male inoltre l'entrata in scena della figura del possibile rivale, uno che sembra essere il contrario (in positivo) di quello che comunque resta al centro delle riflessioni della protagonista, nonostante ad una prima visione quest'ultimo dovrebbe essere decisamente scartato se posto su una bilancia pregi/difetti (tale distinzione nn dovrebbe essere interpretata in maniera apodittica, dato che dipende anche da circostanze soggettive, quello che dovrebbe essere un pregio, ad es. la vasta cultura, può trasformarsi in un difetto se la controparte non ha le capacità per apprezzarla).

Recensore Master
16/12/12, ore 21:07

C'è un acanzone che mi piace molto, Caffé de la Paix di Battiato, che inun verso recita: "la mente comunica con i sogni frammenti di verità sepolte" in questo caso se il messaggio rigurada l'interesse per il protagonista per l'altro sesso più che una "verità sepolta" direi che è conclamata, dato che anche nei capitoli precedenti ha saputo dar prova della sua passione, se invece questo messaggio è di un tipo, come dire, più "subdolo", non saprei dire, dato che l'aspetto esteriore della fanciulla era certamente invitante, ma non sempre l'equazione bello = buono è vera, in questo caso il ragazzo sembra aver incontrato un Incubo nel senso più esatto del termine...
Molto bella anche la parte più tranquilla, credo che con questo capitolo il ragazzo abbia fatto un deciso passao avanti per entrare nelle grazie della controparte, poiché solitamente si può sperare davvero nell'affetto di qualcuno solo se si riesce a esaudire i favori che ti chiede, soprattutto se questi riguardano il parentado (si fa un bel parlare delle nuove strutture affettive, ma ancora oggi se si sta con qualcuno è un po' come stare con la sua famiglia), per fortuna della narrazione il malcapitato ha l'ottima capacità di saper interrompere i momenti idilliaci, specie a suo danno.

Recensore Master
16/12/12, ore 20:49

Davvero molto godibile la lettura di questo capitolo, la narrazione delle avventure della ragazza al "lavoro" m'è parsa abbastanza ben resa, a cominciare dalla descrizione dell'ambiente, per lei, abituate ad avere come luogo operativo città delle pianura Padana, ritrovarsi in uno scenario da piccolo borgo alpestre non dev'essere stato facile (molto interessante anche la descrizione di come le differenze di genere portino ad una diversa organizzazione del lavoro), per non parlare della scena attraverso un paesaggio che sarebbe già da considerare lugubre senza avere poteri particolari.
Piacevolmente bizzarro anche il momento della caccia vera e propria (ad esempio il cambiamento di prospettiva che il satellite ha per lei e i suoi colleghi, quella che per i comuni umani è qualcosa di poetico o che spinge a ponderare riflessioni sulla natura umana per loro vuol dire solo stress da superlavoro).
Che dire poi della parte dialogica con il demone, dalla descrizione fatta, sembra qualcuno (o qualcosa) che non si vorrebbe avere come nemico, il tono delle sue parole sembra essere piuttosto ambiguo, se è vero che il discorso laudatorio in suo nome viene da quello che tutto sommato è un gregario del mondo parallelo, ergo potrebbe vedere come incommensurabilmente più potente (stando sempre ad una eventuale scala di valori presenti nel loro mondo) anche chi forse non lo è tale per gli umani, dall'altra parte mi pare di avvertire una nota di sottile soddisfazione, con un essere così un'eliminazione facile come quella non dovrebbe essere possibile, sempre se si vuol prestare fede a parole dette in articulo mortis da un essere che non ha l'amore per la verità tra le sue caratteristiche (ed infatti la protagonista non sembra dare loro particolare peso...)

Recensore Master
16/12/12, ore 20:08

Di solito la superbia può suscitare ripulsa o ilarità verso il possessore della suddetta, nel caso di specie del protagonista almeno nel mio caso genera la seconda perché egli, pur avendo una grande opinione di sè, riesce anche troppo spesso a parlarsi addosso, mi riferisco a quanto si attribuisce il ruolo di attira demoni con la sua sola presenza, una mente più razionale (o anche meno vanitosa) avrebbe probabilmente pensato che quella recrudescenza di attività fosse proprio dovuta al fatto che la zona fosse poco battuta dalle forze preposte alla lotta contro di essi, insomma un altro caso in cui se la modestia gli salta addosso lui si scansa (del resto dalla lettura del capitolo si evince anche troppo chiaramente che preferisce che sia qualcun altro a saltargli addosso...)
Anche la parte più propriamente agonale con la protagonista (va merito delle sue capacità sensorie l'essersi accorto che il capo prestato dalla sorella mal si concilia con la stessa idea di riposo, ma qui forse deve ringraziare la sua anima rettile, che non ha bisogno di complicati ragionamenti per giungere alla conclusione che quel capo le doni molto).
Anche in questo caso sembra comunque che la conquista di tale fortezze non sarà facile per il protagonista, decisamente se (a proposito di rettili) la sorella riesce così amabilmente ad invelenire la situazione...

[Precedente] 1 2 3 4 5 [Prossimo]