Recensioni per
I Distruttori
di Garfield
Questo primo capitolo mi ha intrigato molto, ma mi ha anche fatto sorgere un dubbio : Per caso hai letto il lobro Angel ? |
Mi pare sia stata davver ouna buona idea affidare la parte conclusiva della storia a un personaggio comprimario che permettesse di distendere il tessuto finale della storia senza scomodare una volta di più i portaognisti che godono ora il meritao riposo dopo essere stati impegnati in vari tipi di combattimenti (e non mi riferisco solo agli esseri extradimensionali venuti a fare turismo nel nostro mondo...). La ragazza che finalmente ha un momento da protagonista nell'economia generale della storia ha avuto sì un ruolo da gregario, ma da gregario di lusso, è stata anche l'osservatrice ora divertita ora sconfortata di quello che combinava il fratello sia nell'attività "professionale" che in quella sentimentale, non capacitandosi del suo talento (evidentemente innato) di riuscire a impelagarsi in situazioni assurde, la si è vista spontaneamente avere moti di simpatia e far lega con quella ragazza che aveva avuto la (s)fortuna di conoscere il fratello, mossa forse dalla solidarietà di genere o più probabilmente da una certa disistima per i modi del fratello, ha dovuto assistere ai vari tira e molla tra i due che avrebbero stancato chiunque (in questo ha dimostrato di avere una fortissima fierezza morale, in primis evitando di mandarli a quel paese, in secundis perché avendo problemi suoi non proprio trascurabili dal punto di vista sentimentale non si è chiusa nell'autocommiserazione o nella chiusura agli altri, ma ha cercato di essere d'aiuto per quanto possibile, forse per non pensare alle difficoltà di far valere le sue ragioni in un ambiente chiuso, elitario, basato su regole considerate inamovibili e tendenzialmente conservatore). |
Holaaaaa! |
Nonm'è parsa male la struttura di questo capitolo denso di eventi, sostanzialmente la protagonista mi è parsa in balia di eventi molto più grandi di lei, ma a sua lode va detto che un briciolo di lucidità le è rimasto, almeno quello capace di tentare un abbozzo di analisi della cupa realtò che la circondava senza lasciarsi prendere dal terrore folla o dal cedimento delle facoltà intellettive come sarebbe stato possibile, anzi, nonostante tutto cerca di capire le ragioni del tizio che ha la poco bennata intenzione di farne una sorta di cavia (quanto al suo destino, non è certo da piangere, un avviso molto inportante negli antichi grimori riguarda il non evocare entità che non si è sicuri di controllare né di poter rimandare indietro, ha pagato giustamente il fio di una condotta poco assennata, non si gioca con le male arti); mi è parsa bemn descritta la scena dell'arrivo dello squadrone di Distruttori venuto a combattere l'essere evocato, in parte sa di un certo effetto da "arrivano i nostri", ma non storna afftto, anche perché si nota comunque in costoro tutt'altro che una coesione granitica, ma anzi una certa distinzione tra queli più ligi alla forma e queli più votati all'azione e ad un certo grado si "spontaneismo" (e tra questi ultimi figutrano i protagonisti della storia, a dire il vero avevo pochi dubbi in proposito, per l'idea che mi ero fatto di costorio nello svolgersi della storia pensavo che potessero avere problemi con i quadri dirigenti dll'organizzazione), ma se il detto dice che tutto è bene quel che finisce bene, mi pare sia un caso del genere. |
Finalmente il d..........istruttore (volevo dire un'altra parola, ma per rispetto per il suo lavoro, ho taciuto, son gesti che vanno apprezzati) si è dichiarato, a modo suo ma lo ha fatto, ed anche Aurora ha compreso definitivamente i suoi sentimenti per lui, benché anche lei a modo suo. Ora michiedo cosa accadrà nel prossimo capitolo ? |
Hola! |
Il capitolo mi sembra ben strutturato sui rapporti non sempre rose e fiori che vi possono essere tra fratello e sorella, specie se entrambi embrano inclini al narcisimo nonché al motteggio reciproco (anche se mi sembra più motivato quello della ragazza, dato che lei non arriva a tali abissi di disordine, o meglio, il suo è di natura più razionale, quellod el fratello è più fine a sè stesso, trattasi evidentemente di diversi modi di approcciarsi alla realtà. |
A quanto pare il rivale agiva per un secondo fine, decisamente poco salutare per l'umanità, purtroppo la portaoginst si trova a interpretare un ruolo che viene spesso usato in narrativa, il tema antichissimo della "fanciulla in pericolo", in questo caso accompagnata da un altro, anche questo piuttosto diffuso, della bambina, non riferito necessariamente all'età, che accetta "caramelle" da uno sconosciuto, anche se in questo caso non si tratta effettivamente di dolci, i modi gentili del ragazzo hanno ottenuto lo stesso effetto) ora, solitamente nella tradizione le fanciulle suddette sono tratte in salvo da prodi eroi senza macchia e senza paura, la persona candidata al titolo almeno in parte ha queste carateristiche, anche se gli fanno difetto altre, coem più volte narrato nel corso della storia. |
Beh, se è vero che gli aci si vedono nel momento del bisogno, il protagonista ne ha (o ne ha avuti) di pessimi, del resto non so che si aspettasse, l'amicizia èuna pianta vhc e va coltivata con cura, non ci si può aspettare che qualcuno dimenticato da anni possa dedicarti il suo tempo (o meglio, qualcuno c'era, peccato che volesse andare decisamente oltre l'amicizia...), purtroppo per lui chi semina vento raccoglei tempesta, si è dedicato così tanto all'arte della seduzione che s'è ritrovato incapace anche solo di chiedere aiuto, purtroppo per lui non è ancora riuscito a tovare la quadra per poter essere sè stesso e cercare di non ferire gli altri, anche quando dimostra che "l'altra" in questione non lo lascia indifferente (al punto da non voler chiamare altre ragazze o di rimuginare se procedere o no con quella che in altri tempi sarebbe stata una conquista sicura), ma l'altra di cui sopra sembra ormai stanca delle ubbie del ragazzo ed è passata a farglinotare chiaro e tondo che ci sono degli elementi che definire "poco simpatici" è un eufemismo, bisogna solo essere più comprensivi, ma il protagonista appare di ben dura cervice... |
Viene da pensare a cosa facesse questa genia di persone all'epoca della formazione dei cognomi, di solito un cognome nasce per una caratteristica particolare del capostipite, evidentemente già all'epoca la loro particolare attivià li aveva spinti ad adottare cognomi che facesero risaltare il potere e la loro funzione. |
Sarà forse interessante avere poteri sovrumani e combattere ( e vincere) contro esseri ultradimensionali, ma di certo il sistema scolastico di quella congrega mi sembra decisamente poco "montessoriano", certo servirà pure a forgiare elementi che nell'età adulta dovranno lottare contro avversari temibili, ma cuiò non toglie che una scuola del genere non sia proprioil massimo della vita, specie per uuna fascia d'età così particolare (e conoscendo la protagonista, non mi sembra affatto strano che non conservi alcun ricordo positivo della sua esperienza scolastica, del resto non è stata mossa dalla voglia di amarcord, o meglio, da quel che ho capito apprezza che venga conservata la memoria storica dell'organizzazione, anche se non lo è servito a dipanare il mistero che circonda quella strana amica del fratello). |
Con buona pace della protagonista, il Satyricon è un'opera molto bella, una di quella che dà uno sguardo sulla romanità piuttosto diverso da quello ammanitoci dalla visione neo-classicista e da certi film hollywoodiani...ma lasciamo l'OT e passiamo al capitolo, tanto ho il sospetto che la diffidenza non è tanto verso l'autore ma per la disciplina in genere. |
C'è un acanzone che mi piace molto, Caffé de la Paix di Battiato, che inun verso recita: "la mente comunica con i sogni frammenti di verità sepolte" in questo caso se il messaggio rigurada l'interesse per il protagonista per l'altro sesso più che una "verità sepolta" direi che è conclamata, dato che anche nei capitoli precedenti ha saputo dar prova della sua passione, se invece questo messaggio è di un tipo, come dire, più "subdolo", non saprei dire, dato che l'aspetto esteriore della fanciulla era certamente invitante, ma non sempre l'equazione bello = buono è vera, in questo caso il ragazzo sembra aver incontrato un Incubo nel senso più esatto del termine... |
Davvero molto godibile la lettura di questo capitolo, la narrazione delle avventure della ragazza al "lavoro" m'è parsa abbastanza ben resa, a cominciare dalla descrizione dell'ambiente, per lei, abituate ad avere come luogo operativo città delle pianura Padana, ritrovarsi in uno scenario da piccolo borgo alpestre non dev'essere stato facile (molto interessante anche la descrizione di come le differenze di genere portino ad una diversa organizzazione del lavoro), per non parlare della scena attraverso un paesaggio che sarebbe già da considerare lugubre senza avere poteri particolari. |
Di solito la superbia può suscitare ripulsa o ilarità verso il possessore della suddetta, nel caso di specie del protagonista almeno nel mio caso genera la seconda perché egli, pur avendo una grande opinione di sè, riesce anche troppo spesso a parlarsi addosso, mi riferisco a quanto si attribuisce il ruolo di attira demoni con la sua sola presenza, una mente più razionale (o anche meno vanitosa) avrebbe probabilmente pensato che quella recrudescenza di attività fosse proprio dovuta al fatto che la zona fosse poco battuta dalle forze preposte alla lotta contro di essi, insomma un altro caso in cui se la modestia gli salta addosso lui si scansa (del resto dalla lettura del capitolo si evince anche troppo chiaramente che preferisce che sia qualcun altro a saltargli addosso...) |