Ma che splendore. Pur nella sua brevità, questa storia riesce sul serio a commuovermi: è come se a parlare fosse davvero la piccola Hagumi che fissa le sue piccole mani senza mai trovare una risposta. Cosa saranno mai in grado di fare, delle mani così piccine?
E' grandioso come un senso di impotenza così soffocante possa passare anche attraverso un brano così breve. Tanto di cappello!

Meraviglia. Adoro Honey and Clover e il rapporto che c'è tra Shu e Hagumi. E' commovente, queste poche righe sono commoventi. E' dolce il modo in cui hai fatto esprimere Hagu ed è dolce incentrare tutto sulle sue mani. Mi piace.