Ed eccoci al nostro appuntamento serale de "I Predatori della Scrittura Perduta".
Oggi il testo che analizziamo ci è piombato all'improvviso nello studio, dal nulla. Notiamo subito che comincia in un punto qualsiasi della vita della protagonista, senza alcuna indicazione sul passato o su di lei. Vista questa incredibilmente chiara introduzione possiamo supporre che questa storia provenga da un UFO andato in avaria, non solo perché non sappiamo la sua origine, ma anche perché è talmente assurda e brutta da far credere che le altre forme di vita nell'universo siano ostili e stiano cercando di distruggere la razza umana con pessime fan fiction.
Abbiamo subito una sconcertante rivelazione: il sex symbol di turno, alto, perfetto, divino, etereo, palesemente piatto come un foglio di carta tagliato a metà e con la personalità di un Moai, NON si chiama Justin Bieber. Il che è probabilmente l'unica nota positiva della storia, perché altrimenti gli alieni che l'hanno scritta sarebbero dei mostri.
Quindi, dopo essersi incontrati, o per meglio scontrati nel più classico dei modi (che abbiamo incontrato così tante volte in tutte le forme di intrattenimento da diventare quasi accettabile), il ragazzo decide di conquistare la ragazza in un modo alquanto bizzarro: prenderla a palline di carta. Sì, perché a quanto pare le ragazze amano riceversi pezzi di carta addosso nel bel mezzo della lezione e che potrebbero finire sul banco dei vicini, facendo così far loro una brutta figura davanti a tutti. Per fortuna la cosa non si è svolta in inverno, perché a quanto ci risulta nessuno ha mai tentato di conquistare una ragazza con palle di neve: sarebbe alquanto sbagliato.
Abbiamo poi la protagonista che decide di recarsi in un ristorante sconosciuto e che non ha mai frequentato in compagnia di un ragazzo di cui conosce solo il nome. Indubbiamente la ragazza si fida di lui per il colore delle sue orecchie, siccome decide di andare a cena con un ragazzo senza cognome, con un probabile nome falso, che l'ha presa a palle di carta in classe, in un ristorante senza nome. Diteci se non è così che avete conosciuto il vostro fidanzato lettrici: è chiaramente cosa comune.
Vediamo i due tipi solitari, scontrosi, emotivamente piatti essere attratti magicamente l'uno dall'altro senza però che venga dato spazio a cosa effettivamente li ha fatti innamorare. Passioni simili? Interessi affini? Il ragazzo la tiene sotto ricatto avendole rapito i genitori e abbandonato il suo cane in autostrada? I misteri del mondo dell'amore, ma fatto sta che grazie alla pura e semplice estetica i nostri due interessanti protagonisti capiscono di amarsi l'un l'altro. Capiscono che il loro amore è eterno, che ognuno sarà devoto all'altro per tutta la vita, che saranno puri e casti fino al matrimonio e simili: corbezzoli, queste sì che sono novità emozionanti nelle fan fiction amorose! E' una rivoluzione della scrittura! Certo, escludendo l'indefinito numero di casi precedenti che non hanno fatto clamore e che ci siamo già sorbiti in tutti i modi.
Ma le terribili vacanze natalizie sono in agguato, ed i due devono separarsi per mesi e mesi! Possiamo dire che i sette libri di Harry Potter sono orgogliosi di un tale plagio senza ritegno. Inoltre lo spessore intellettivo della ragazza è così acuto da impedirle di usare messaggi, e-mail, telefonate, lettere, piccioni viaggiatori o civette dal manto bianco per contattare il suo amato. Così è costretta a passare mesi e mesi nel dolore, benché potrebbe tranquillamente parlare con il suo ragazzo. Ma dobbiamo però aggiungere un pizzico di inconcludente ed inutile tristezza, che ci faccia pensare: "Oh, povera ragazza, così sofferente per amore...". Cosa non si fa per la scrittura.
Abbiamo quindi quell'abbozzo di ritorno strappalacrime, in cui i due personaggi sono così contenti di vedere l'un l'altro che, piuttosto che parlare del loro amore, si mettono a parlare delle rispettive famiglie. Perché ovviamente niente fa capire quanto si è innamorati di come la mamma fa il polpettone a Natale usando ingredienti sconosciuti. Indubbiamente con queste premesse l'amore tra questi due ragazzi continuerà per sempre, come dare torto?
Segue immancabile e sempre piacevolmente deludente caricatura dei professori antipatici e cattivi con gli studenti, che devono rappresentare la fredda e cattiva istruzione scolastica: se la fan fiction fosse ambientata in Italia potrei essere d'accordo, ma non è così.
Inoltre i due protagonisti sembrano soffrire di isteria collettiva, siccome scoppiano a ridere quando non c'è nulla, ma proprio nulla, di divertente. Il rettore è passato senza vederli e loro ridono come matti. Non lo trovate così divertente anche voi? Oh oh oh!
Chissà come si comportano al funerale di un parente: assumono un gruppo di clown vestiti in nero per rallegrare lo spettacolo? In questo caso vi comunichiamo che un certo clown di nome It è intenzionato a parteciparvi: fidatevi, è un tipo sano di mente!
Che dire su questo stellare primo capitolo? Beh, possiamo dire che è una stella cadente di tali proporzioni da disintegrare ogni forma di storia decente nel raggio di milioni di anni luce. Alcune teorie sostengono che sia questa fan fiction la causa della nascita dei buchi neri.
Alla prossima, temute, recensione, signori e signore. Qui da Xivren è tutto.
(Recensione modificata il 22/07/2014 - 08:11 pm) |
