Recensioni per
Dietro ai tuoi occhi
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
16/04/12, ore 15:31

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Solitamente, non amo i racconti in prima persona, ma questa...è davvero un piccolo capolavoro.
Mi sono innamorata della voce narrante di Sakura, dei suoi pensieri che appaiono proprio come il vento che sembra l'elemento portante della storia.
E' presente un'analisi dei personaggi impeccabile, ottimamente IC, ma senza scivolare negli stereotipi classici di cui di solito si trovano intrise fic su questo fandom.
Sakura è la Sakura che vediamo ora nello Shippuuden: non più la bambina lagnosa che pende dalle labbra di Sasuke, di un'utopia, in fondo, ma una donna piena di speranza e di voglia di riuscire, che, però, si volge indietro malinconica verso il passato e guarda quasi con bonarietà la vecchia se stessa, senza rimpiangerla.
Anche gli altri personaggi, visti dai suoi occhi, sono resi benissimo.
Naruto, con tutta la sua voglia di vivere, Sai nella sua imperturbabilità forzata, Gaara, Temari, Ino, Shikamaru e tutti gli altri...
Per quanto riguarda Sasuke e Itachi, non ho parole.
Itachi è proprio così: solo. Un genio che si è elevato troppo e che ha bisogno di forgiare, di distruggere il fratello, per farlo rinascere come lui. Per renderlo come se stesso per non restare solo.
E' davvero difficile trovare buone storie in questo fandom, ma a mio parere questa è un eccezione che merita.

Nuovo recensore
28/11/11, ore 00:46

Ci presenti un Itachi maledetto dal suo stesso talento. E'la prima immagine che il manga ci dà di lui e tu l'hai sviluppata con analisi fine ma limitata alle scarse informazioni che si avevano allora. Deve essere stato molto difficile e sei rimasta legata allo schema del genio corrotto. Noi ora sappiamo che Itachi è molto più di ciò che si racconta: Itachi è un eroe di Konoha, un eroe del Credo ninja, una vittima sacrificale degli affari di stato.
Ma valutiamo quello che hai scritto.
Hai dipinto molto bene Itachi, paragonandolo ai Cercoteri: una forza devastante ribellatasi a chi credeva di averla in pugno. Itachi ha qualcosa in comune con Orochimaru e questa cosa è sicuramente la solitudine cui conduce la condanna la suprema eccellenza. Orochimaru aspirò all'immortalità pur di poter padroneggiare ogni tecnica; Itachi si dedicò alla devastazione del mondo perché non trovava posto in esso.
L'Uchiha ha a noia tutti, ha a noia qualunque cosa, Sasuke è l'unico che forse si salva in mezzo alle mediocri masse; tutto quello che vuole è combattere contro un altro prodigio, essere messo in difficoltà almeno un attimo, sentirsi vivo almeno per un giorno.
Mi sarebbe piaciuto se avessi dato più valore all'amicizia fra Itachi e Shisui. Restando fedeli al profilo che hai delineato di Itachi, un "perdente" come Shisui -che poi tanto perdente non era ma relativamente gli occhi di Itachi, sì- non avrebbe nemmeno potuto avvicinarsi all'Uchiha prodigio. Perché Itachi si lasciava seguire da uno che per lui non aveva valore? Ecco che si intravede una sfumatura che forse andava ampliata.

Ultima parte. Si ritorna bruscamente a Sakura e improvvisamente si illumina un po' la struttura di questi racconti perché l'immagine di Shikamaru a terra con accanto una Temari disperata si trova già in "Digitale Purpurea". E'stato un duro colpo vedermi Shikamaru ferito a morte e spero che Sakura faccia qualche miracolo! A meno che non si evolva una situazione paragonabile alla triste storia di Asuma, lo sviluppo speculare fra passato e presente, fra maestro e allievo, sembra una costante del mondo di Naruto.
Commovente Shikamaru che fino alla fine rinnega i romanticismi ma non dimentica tutte le speranze coltivate dai suoi compagni.

Come sempre un bellissimo racconto! Brava! ^^

P.S. Non mi vergogno di confesare che grazie a te sto imparando non poche parole nuove. XD
(Recensione modificata il 28/11/2011 - 12:57 am)

Nuovo recensore
27/11/11, ore 02:53
Cap. 6:

Il mio capitolo preferito, forse, fra quelli letti sino ad ora. la narrazione, grazie alla battaglia, si fa molto più scorrevole. Le immagini si imprimono bene nella mente, soprattutto nell'ultima parte. C'è più suspense. I nodi vengono al pettine.
La battaglia dà finalmente l'occasione ai personaggi di dimostrare quello che sono diventati confrontarsi apertamente; sembra di essere giunti alla fine ma in realtà si tratta della spinta enrgetica che muove tutto ciò che verrà dopo. Una spinta crudele e dolorosa ma che sciglierà tutto e rivelerà le connessioni, da troppo tempo sopite, fra personaggi e ruoli. Siamo allo sviluppo, forse quasi all'apice ma chi può dirlo?

Sakura e Ino sono una di fronte all'altra, la prima è consapevole dei propri progressi ma Ino che traguardi ha raggiunto?
Mi sono emozionata nel vedere Haruno così combattiva, mi è solo dispiaciuto un po' vederla di nuovo, come sempre, fare la parte dell'indifesa soccorsa dal cavaliere di turno. Tuttavia ho apprezzato che tu abbia mantenuto assolutamtne intatte le caratteristiche originali specifiche dei personaggi.
Rock lee... Rock lee è fantastico!
Mi sono innamorata di questa frase: "E poi non era neppure vero che Rock-Lee fosse del tutto spoglio di doni.
Il suo si chiamava ‘volontà’: delle abilità congenite era senz’altro la più rara e preziosa di tutte. "
Il flashback in cui nell'anime mostrano il passato di Lee è stato uno dei pochissimi momenti in cui ho pianto davanti alla TV. Non so perché, eppure ci sono scene e personaggi più toccanti. Ma Rock Lee è troppo ammirevole per non rimanere estasiati dalla sua voglia di darci dentro!
Arriva un punto in cui Sakura cita Karin e Tobi, rapidamente, senza soffermarsi. Mi ha trasmesso l'idea di un cuore già troppo appesantito dai problemi vissuti in prima persona per poter soffermarsi in ulteriori riflessioni anche su quelli dei suoi cari; mi ha dato l'idea di un cuore stanco. Stanco già a quindici anni.
Subentra in fine la Sabbia e qui si ha il momento che ho preferito in assoluto: il tenero svelarsi di un legame che aspettava solo la giusta occasione per sbocciare.
Shikamaru e Temari si intendono senza parlare, perché i loro cuori sono già uno solo, ma loro non lo sanno, almeno non prima di quella battaglia in cui i loro chakra rivelano di muoversi all'unisono. Sono mossi dalla speranza, dai sogni e dall'aspettativa di un domani. Ed è la stessa forza che muove tutti come un corpo solo.
Mi è piaciuta la scelta del titolo di questo capitolo: Anemone. Il nome di questo fiore saprai che significa Fiore del Vento. Applicabile sia in termini di "vento di cambiamnto" sia in riferimento alla terra del Vento.
O almeno questa è stata la mia interpretazione. ^^

Un saluto !!! Alla prossima!! ^^(scusa se scrivo tanto ma i tuoi capitoli sono densissimi!! é.è)
(Recensione modificata il 27/11/2011 - 03:15 pm)

Nuovo recensore
26/11/11, ore 16:24

Rieccomi qua! ^^

Ancora nodi del passato che si sciolgono in questo capitolo.
Nella prima parte abbiamo Orochimaru come filo conduttore delle riflessioni. Sakura e Naruto, che ancora non si sono totalemte distaccati dal Sasuke dei loro ricordi, si meravigliano del fatto che il vecchio amico non torni da loro. Inaspettatamente è Sai a dare le risposte. Sai, il ragazzo che non prova sentimenti, ragiona con oggettività meccanica, così abituato a capire la mente del nemico sa che Sasuke agisce secondo ciò che lo avvicina di più a suo fratello, punto. Ancora una volta Sakura si arrende alla verità.
Molto toccante l'approfondimento sui Sannin, in cui si riflette la stessa situazione ma alla luce del più doloroso degli sviluppi.
Segue poi il filo conduttore di Itachi dove elenchi svariate voci che girano per le strade di Konoha ma mi è piaciuta molto la versione di Sakura: "Io preferisco credere a quello che vedo". Molto saggia perché non si può giudicare senza conoscere a fondo una situazione (di cui lei stessa ammette di aver letto solo le pagine marginali)e molto adatta perché porta con sé quel sentore di impotenza per cui il pesonaggio rinuncia a rompersi la testa su una situazione troppo grande e troppo dolorosa. Io, personalmente, ho sempre amato credere che Itachi avesse agito secondo il suo credo ninja per la pace del villaggio e che poi avesse desiderato lasciare in vita il fratello per far sì che giustizia fosse fatta per sua mano. In paratica la pietà per Sasuke non sarebbe stata altro che un estremo atto di disperazione. Ma questo è personale XD
Nella parte finale i pensieri si ampliano e si parla dell'invasione della Foglia. Sakura ha un lampo di comprensione: ciò che acccade ad un membro del villaggio coinvolge tutti, pensare a Sasuke come a l'unico tesoro perduto implica perdere di vista tutto l'insieme che è molto più importante. Non si può stare solo a pensare a quelli che se ne vanno, bisogna proteggere quelli che restano. La ragazza scopre in seguito che, in virtù di quel principio per cui in un organismo tutto è concatenato indissolbilmente, restare al villaggio e difenterlo sarà l'unico modo per reincontrare colui che per anni ha inseguito.

E'un gioco di incastri meraviglioso, brava! Sempre un po' difficile da seguire e da memorizzare ma fa niente.

A presto! ^^

Nuovo recensore
03/11/11, ore 09:47

Ho letto la recensione di Pentesilea che devo dire essere molto esauriente e completa. Sasuke è sicuramente il "protagonista" delle riflessioni di Sakura, pensando a lui, la ragazza rievoca e mette a confronto una serie di immagini sul rapporto fra l'allievo-mestro. Pensa anche alla storia dell'Uchiha e alle dolorose evoluzioni della sua personalità tormentata. Man mano che andiamo avanti nei ricordi, Sakura perde sempre più le speranze e inizia a separare l'immagine del ragazzino ombroso di cui era innamorata da quella del giovane che si trova davanti. Sakura capisce che lei e Naruto, fino a quel momento, non hanno fatto altro che inseguire la proiezione di un Sasuke che non c'è e che, forse, non è mai esistito.
Sakura analizza, mette a confronto le persone e le vicende nella speranza, come lei stessa ammette, di trovare una soluzione ma una soluzione non c'è. Tsunade, infatti, ribatte sapientemente affermando che il tempo è una linea che non si ripete, non una spirale. Sasuke è diverso da Orochimaru, diverso nelle idee, nelle finalità, diverso in qualunque cosa; per questo motivo è assurdo cercare una regola risolutiva da applicare a tutti. La vita non è un manuale di medicina.

Nuovo recensore
25/10/11, ore 00:28

Bellissima *_*
Come sempre descrivi immagini meravigliose.
C'è vera saggezza nelle parole di Tsunade e Sakura si presta sempre bene a sviluppare le riflessioni che vuoi portare avanti.
Mi è piaciuto come hai trattato il rapporto maestra-allieva e il discorso dei petali e delle radici.
Kakashi dalla "felina indolenza",quando io lo avevo sempre associato all'ambito canino, non mi ha fatto uno strano effetto, anzi, ci stava tutto, forse meglio.
Le lacrime che scaturiscono nelle ultime righe, contro ogni regola, contro ogni procedura, perché arriva sempre quel momento in cui il cuore di un soldato, per forza, si ribella alla freddezza dell'inumana disciplina della guerra.
Temari e Shikamau: uniti da un amore tanto forte quanto discreto; al punto che solo Sakura, in virtù della sua scienza e della sua sensibilità, sa del bocciolo che in segreto si stringono al cuore.
La conclusione è tagliata a pennello; in quanto il vento, che soffia fra le foglie, conosce il respiro di ogni cosa che si muove al suo tocco.

Sai già quali sono i limiti che si incontrano in questa raccolta quindi non ti dirò altro. Purtroppo non seguo Naruto da tanto e non sono riuscita a capire il contesto generale in cui si svolge tutto questo capitolo.
Si inizia con Sakura che racoglie erbe e finisce con Shikamaru gravemete ferito. Non colgo, però, tutto il resto, mi dispiace...

Recensore Master
24/10/11, ore 15:29
Cap. 8:

Un finale bellissimo, pieno di forza, di malinconia e di speranza. I pensieri di Sakura sono descritti con grande intensità e non sono mai banali. Bello.

Recensore Veterano
23/10/11, ore 10:54
Cap. 8:

Letto!

Anche questo un capitolo superbo, ma oramai mi sento ripetitiva, quindi... passiamo ad altro.

Cosa mi colpisce? La forza di chi non c'è più. Di chi non essendoci, in realtà rende il gruppo più forte e consapevole. Anche questo fa parte della Volontà del Fuoco tanto cara al Maestro Sarutobi, e anche il Maestro Sarutobi è lì, sul campo di battaglia, e il suo spirito ne fa parte, ne sono sicura^^.

Che detta così questa Volontà del Fuoco sembra un pò come La Forza per i Jedi di Star Wars vecchia trilogia... ma va be'. Per come la interpreto io è così, punto e basta!

Il finale in ospedale poi è epico (e l'alzarsi di qualcuno moribondo dal letto altrettanto ricorrente nella saga di Naruto, se ricordo bene^^), il sentimento che ancora lega i due fratelli commovente. E quello che lega NAruto e Sakura a Sasuke davanti ai due anni che dovrà scontare ancora di più.

Su Shikamaru e Temari non mi pronuncio... tanto oramai avrai capito come la penso ^^

Recensore Veterano
23/10/11, ore 10:31
Cap. 8:

Non ho mai recensito questa storia semplicemente perchè prima di trovare il materiale adatto per farti un commento degno di questo nome, volevo avere in mano la versione completa.
Mi accorgo solo ora che non ho niente da dirti.
La cosa è molto strana in effetti. Su questa storia ci sarebbero tante cose da dire, ma il punto è che è così perfetta da farmi piangere.
Un introspezione impeccabile, non mi sorprende che tu sia stata scelta fra le autrici per il libro di EFP! (E a questo proposito, tanti ma tanti compimenti!)
Non spreco nemmeno due parole su questo ultimo capitolo: non ce ne sarebbero. Dopo sette in cui annegavo nella speranza di un lieto fine (?).. io non so come descriverlo, davvero.
Nella tragedia, nel dolore, nella sofferenza, Sakura continua ad amarlo.
Ogni giorno, dunque, corro fino alle porte del villaggio per chiedere al vento di portargli la mia voce. E lui, chissà… Forse, dietro ai suoi occhi, ora c’è anche il mio sorriso..
Hai il dono di tramutare ciò che scrivi in realtà.
Ho le lacrime agli occhi, ti dico solo questo.
Fra i preferitissimi, complimenti e.. grazie per questa storia semplicemente meravigliosa!

Recensore Master
20/10/11, ore 14:08

Andare a scavare dentro Itachi è davvero difficile! Sei riuscita a rendere una serie di sfumature notevoli, anche se trovo che il linguaggio a volte (solo a volte!) sia ancora un po' contorto. Molte belle le considerazioni finali.

Recensore Veterano
20/10/11, ore 08:13

Bella quest'introspezione di Itachi. E credo proprio che non sia stato affatto facile scriverla. Si tratta forse del personaggio più complesso da rendere IC, ma nondimeno di uno dei più affascinanti, perlomeno dal mio punto di vista.

Concordo su quanto dici. La perfezione, in Itachi quanto in Sasuke, è stata anche la loro rovina. Il motivo principe per cui nessuno dei due potrà mai essere felice. Del resto non ce ne accorgiamo, ma possiamo vedere ciò anche nella vita di tutti i giorni, quindi non vedo perché per dei personaggi di un manga la cosa dovrebbe essere diversa.

Poi, finalmente, ci dici cosa è stato a far crollare Shikamaru... vediamo un pò come procede ^^

Recensore Master
17/10/11, ore 16:14
Cap. 6:

Mi piace molto l'idea che nell'esperienza della guerra ci sia la crudeltà inoculata come un veleno. Ho apprezzato moltissimo anche l'idea degli umili che fanno il proprio dovere pur senza un grande talento e un grande chiasso. L'ultima frase è molto poetica :-)

Recensore Veterano
17/10/11, ore 08:22
Cap. 6:

Fantastico anche questo capitolo. In una settimana cominciata con grane lavorative e un'incipiente influenza, vedere che hai aggiornato ha sicuramente migliorato la mia mattinata!

Mi piace molto il modo in cui parli della determinatezza di Rock Lee. Quello in cui lo fai apparire come il vincitore, alla fine, di uno scontro contro la natura. E anche quello in cui lo fai ammirare da Ten Ten, perché molto eloquente.

Molto bello anche il modo in cui tratti Ino. Anche lei condivide in parte (secondo il mio parere, ovviamente), il destino di Rock Lee. Non è dotata, nè determinata come Sakura. Ha la bellezza dalla sua, ma in confronto alla mutazione dell'amica è un quadro incompleto, e non può farci nulla. Ciononostante non smette di essere Ino, e di essere "amica" di Sakura, forse anche proprio perché sua rivale. Ecco, la sua grandezza sta tutta in questo punto, e tu lo descrivi benissimo.

Buono anche l'approssimarsi rapido degli scontri per progredire nella narrazione. Peccato per Karin, perché mi sarebbe piaciuto vedere come avresti sviluppato la cosa.

Fantastico il finale, con Shikamaru e Temari che si scambiano poche parole, ma già abbastanza eloquenti. Denso e tristissimo, con Kurenai che è contenta, perché Asuma non ha insegnato a Shikamaru solo a essere un buon ninja, ma anche un vero uomo. E, alla fine, anche questo fa parte dell'immortalità.

Nuovo recensore
17/10/11, ore 00:01

Come al solito un raconto molto bello! Il fatto che tu l'abbia scritto quattro anni fa significa che ancora non sapevi come si sarebbe sviluppata realmente la trama, suppongo.
(A meno che non ci siano stati colpi di scena successivi alla morte di Itachi, perché io non seguo più Naruto da parecchio tempo.)
Questo fatto ha lasciato spazio alla tua immaginazione, offrendoci così uno scenario alternativo ed emozionante. Tutti i personaggi riuniti insieme quasi come se fosse una ricorrenza felice si trovano ad assistere ad un impressionante quanto dolente spettacolo: lo scontro finale fra i due Uchiha maledetti. Tutti sono cresciuti, maturati. Sakura ricostruisce il proprio percorso con l'occhio critico e disincantato di una giovane donna.

E'vero che da piccoli si crede che un amore o un'amicizia dureranno per sempre, che le fiabe si avverano, che tutto andrà benissimo grazie ad un ottimismo incrollabile ed ingenuo. Purtroppo poi le difficoltà dimostrano che è è tutto più difficile di quello che credessimo e la vita ci sembra di colpo più pesante, pesantissima, toppo pesante, impossibile da reggere da soli. In quel momenti ci rendiamo conto che soli siamo niente e che per sentirci davvero forti dobbiamo accettare di aiutare e essere aiutati da altri.
L'errore di Sasuke è stato, appunto, quello di non aver accettato di non poter reggere la vita da solo e di pensare solo alla sua egoistica vendetta.

Qualche piccola notazione: immagino già tu sappia che il tuo stile, per quanto molto bello ed elaborato, tende a disperdere un po' il filo generale del discorso. Facendo la recensione ho trovato difficoltà a sintetizzare il contesto. E' pur vero, comunque, che tu seipropensa a seguire il flusso di pensieri del personaggio e i pensieri, si sa, non hanno un filo conduttore preciso :) .
Da ultimo volevo dire qualcosa sull'infanzia in accademia di Sakura e Ino: forse le hai fatte u po' troppo adulte. A sette anni le bimbe giocano ancora con la bambola e, nonostante sappia bene che anche a quell'età ci si può innamorare, mi sarei aspettata più un comportamento che isolasse l'Uchiha e lo facesse sentire diverso dagli altri bambini (non da parte di Ino e Sakura ovviamente XD). Anche a causa della sua bravura. :(

Nuovo recensore
14/10/11, ore 02:10

Ciao! Amo tantissimo il tuo modo di scrivere! Forse è vero che può sembrare un po' pesante ma io credo che le tue siano storie da leggere con calma cercando di sfruttare ogni parola per provare i sentimenti che vuoi trasmetterci. Quando si legge per piacere non dobbiamo avere fretta. :)
Quello che mi colpisce è la poesia dei sentimenti che inserisci abilmente in bellissime descrizioni. Il risultato è un affresco di personaggi che non paiono più tanto un prodotto della fantasia, disegni colorati col carattere stereotipato dalla produzione manga giapponese; i personaggi acquisiscono un vero senso, un loro perché, riveli ciò che poche righe di fumetto non bastano a descrivere. Vai sotto la carta e crei loro un cuore di carne. Dai loro un'anima. Ricostruisci la storia rivelando i fili del dramma interiore che la guidano.
Non so se sono riuscita a spiegarmi... ma comunque grazie per la tua meravigliosa produzione. Spero di comprare un tuo libro in libreria un giorno...... ;)

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